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Le ultime due pubblicazioni di Fosco Rocchetta sulla storia della Perla

Le ultime due pubblicazioni di Fosco Rocchetta sulla storia della Perla

Il libro di Edoardo Crisafulli addetto culturale italiano in Ucraina sorpreso un anno fa dalla guerra

Il libro di Edoardo Crisafulli addetto culturale italiano in Ucraina sorpreso un anno fa dalla guerra

Il libro di Rosita Copioli "I fanciulli dietro alle porte"

Il libro di Rosita Copioli "I fanciulli dietro alle porte"

Lo straordinario romanzo di Marco Pivato trovato dopo la sua scomparsa a soli 42 anni

Lo straordinario romanzo di Marco Pivato trovato dopo la sua scomparsa a soli 42 anni

Il libro di Giancarlo Zoffoli, Paolo Pacini, Domenico Eusebi, Roberto Ballarini:"Montebello. A' stìmi bèn insèn!”

Il libro di Giancarlo Zoffoli, Paolo Pacini, Domenico Eusebi, Roberto Ballarini:"Montebello. A' stìmi bèn insèn!”

Maurizio Temeroli: "L’ultima estate" Capponi Editore. Il pensionato Segretario Generale della Camera di Commercio di Rimini Maurizio Temeroli ci ha preso gusto: dopo il romanzo familiare “Ritrovarsi. Due famiglie e cento anni di storia italiana” (Digitalprint, 2021) ora questo delicato e drammatico romanzo “L’Ultima estate”. Protagonisti due giovani bolognesi, Rachele e Aurelio. Rachele è ebrea, insegna come supplente in una scuola pubblica. Aurelio, di famiglia cattolica, è avvocato in uno studio legale. L’ultima estate felice per Rachele e Aurelio è quella del 1938, quando decidono di sposarsi mentre si sta scrivendo uno dei capitoli più tristi della storia italiana. L’ultimo scampolo di quiete prima della tempesta, prima che le leggi razziali e la seconda guerra mondiale, gli stenti e la distruzione, rendano anche la realizzazione dei più piccoli progetti di vita una corsa a ostacoli. “In Italia, durante l’immane tragedia del secondo conflitto mondiale, due eventi hanno distrutto la speranza di migliaia di individui: le leggi razziali emanate a partire dal 1938 e la campagna di Russia del 1941-43”. La vicenda ha inizialmente come sfondo tre città: Bologna, la città dei due giovani, e poi Venezia e Rimini, mèta del loro viaggio di nozze. Bologna, con i suoi portici e le sue piazze, è complice

Il libro di Annamaria Gradara "La storia di Rimini. Dalla preistoria ai giorni nostri"

Il libro di Annamaria Gradara "La storia di Rimini. Dalla preistoria ai giorni nostri"

Gianfranco Miro Gori: "Ceppo e mannaia. Anarchici e rivoluzionari romagnoli nel mondo"

Gianfranco Miro Gori: "Ceppo e mannaia. Anarchici e rivoluzionari romagnoli nel mondo"

Il libro di Angelo Turchini "La Romagna nel Cinquecento. V – La Romagna nello Stato pontificio. Istituzioni, governi e comunità"

Il libro di Angelo Turchini "La Romagna nel Cinquecento. V – La Romagna nello Stato pontificio. Istituzioni, governi e comunità"

Andrea Pollarini, Claudio Villa: "Imparare da Riccione. Analisi storica dei significati di una capitale turistica" - Maggioli. Imparare da Riccione? Sì certamente, perché spesso Riccione è stata la prima in tante situazioni: la “città giardino”; i grandi spazi per avvenimenti ricreativi, sportivi, culturali; i parchi tematici; i locali da ballo; le mode susseguitesi nei decenni; e tanto altro ancora. Ma quello che è straordinario complessivamente è la storia della trasformazione di un piccolo ghetto di case, frazione periferica di Rimini, che nel 1881 contava appena 2.228 abitanti, in uno dei centri turistici più importanti d’Europa nei suoi 160 anni di storia turistica (l’atto fondativo del turismo riccionese viene comunemente ricondotto all’inaugurazione della fermata ferroviaria posta lungo il tratto Bologna-Pesaro, avvenuta il 1° gennaio 1862, e fortemente voluta da don Carlo Tonini, parroco di San Martino). I due autori hanno contribuito negli ultimi decenni a “leggere” l’evoluzione di Riccione, meta turistica: Andrea Pollarini, autore di questi testi del volume, come animatore della Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione; Claudio Villa, come testimonial e autore dell’iconografia del libro, in quanto direttore dei parchi riccionesi e consulente per la comunicazione turistica. “Queste caratteristiche particolari (l’esistenza di un’’intelligenza collettiva’ che ci consente di considerare questo

"Rimini ritrovata. Immagini degli anni Cinquanta negli scatti inediti di Amedeo Montemaggi" a cura di Sabrina Foschini, Associazione Rimini Sparita APS NFC. Casa Montemaggi è uno scrigno che conserva, nei vari piani (dalla cantina alla soffitta), ancora numerose sorprese. Oltre a libri (in tante lingue), cartine, manifesti, quadri ora la moglie Edda assieme ai figli Andrea, Luca e Marco ci svelano questo tesoro fotografico (dicono 40.000 scatti) fatto da Amedeo (1923-2011) nel corso di una vita (a partire dal 1954), riemerso nel 2020. Con la collaborazione di “Rimini Sparita APS”, data da Nicola Gambetti e Maurizio Bonora, sono stati digitalizzati le migliaia di negativi conservati da Amedeo. Questo volume è uscito (quasi) in contemporanea con la mostra fotografica “Rimini Ritrovata. Immagini degli anni Cinquanta negli scatti inediti di Amedeo Montemaggi”, curata per il Comune di Rimini da Sabrina Foschini e dall’Associazione Rimini Sparita APS, con il coordinamento di Andrea Montemaggi e la collaborazione della Biblioteca Gambalunga, rimasta aperta dal 21 gennaio al 12 marzo 2023 presso la Galleria dell’Immagine. Da questo enorme archivio emerso da casa Montemaggi il volume e la mostra presentano una selezione di immagini (oltre 150) scattate nel corso degli anni ’50. Suddivise in due sezioni (La città e La

Nè alla città nè al regista serve altra magia oltre a quella che già hanno saputo suscitare

Nè alla città nè al regista serve altra magia oltre a quella che già hanno saputo suscitare