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Dopo l'illusione dell'estate precoce un inverno tardivo che potrebbe sconfinare anche in maggio

Quando anche la primavera risente dei cambiamenti climatici ecco che una “normale” stagione di transizione può amplificare gli effetti della variabilità atmosferica, determinando l’inasprimento di eventi meteorologici di segno opposto. Con il brusco ribaltone termico che abbiamo potuto sperimentare in questi giorni, si è potuto dimostrare, ancora una volta, quanto lo stato di affezione in cui versa la nostra circolazione sia in grado di produrre con una certa rapidità episodi anche di freddo intenso. Potrebbe sembrare ironico, ma il nuovo clima ci insegna che ci potremmo trovare sempre più spesso a dover far i conti con cambi repentini di questo genere: passando dalle immagini di gente che affollava le spiagge a torso nudo a persone che circolano per le strade con la giacca pesante in poco meno di 48 ore. Da simil estivo al quasi invernale il passo è stato veramente breve, poiché delle correnti artiche provenienti dal Mare del Nord hanno fatto la loro irruzione nel cuore del Mediterraneo. L’aria fredda groenlandese affluita in Italia attraverso la Scandinavia ha scalzato così piuttosto velocemente la massa d’aria calda e polverosa che accompagnava la risalita dell’anticiclone sub-tropicale, confinandola in aperto oceano Atlantico, dove rimarrà per diversi giorni. Ora la grande ruota ciclonica

Il Comune di Rimini: attenzione a gazebo e strutture instabili

La Protezione civile regionale dell’Emilia Romagna ha diramato un’allerta meteo “arancione” per vento e “gialla” per temporali, stato del mare e criticità costiera per la giornata di giovedì 18 aprile. Sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, più probabili su fascia costiera e settore centro-orientale. Sono previsti venti da burrasca moderata (62-74 Km/h) a burrasca forte (75-88 Km/h) da nord-est con rinforzi di intensità superiore sul settore costiero e crinale appenninico. È previsto mare al largo da molto mosso ad agitato. Si prevedono condizioni del mare sotto costa che possono generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed  erosione del litorale. Il Comune di Rimini raccomanda di prestare attenzione a strutture in esterno, gazebo e quant'altro possa essere soggetto al vento. Si consiglia anche di consultare il portale della Regione Emilia Romagna dove è possibile trovare tutti i consigli su cosa fare in caso di forte vento e le informazioni sui comportamenti da tenere in caso di allerte meteo: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it    

E a Rimini l'acqua alta inonda il parco Marecchia, temporali e fiocchi sulle cime almeno fino a venerdì

Il primo fronte freddo ha già lasciato il segno in maniera percebile con un calo deciso delle temperature che ha visto in una manciata di minuti portare uno scivolone di 10 gradi in meno rispetto ai valori del giorno precedente. Venti in rotazione ai quadranti settentrionali con qualche raffica sostenuta e rovesci tra la Valconca e il Sammarinese sono stati gli effetti del preannunciato sistema frontale carico di aria fredda. A questi si è aggiunta l'acqua alta, che a Rimini fra l'altro ha allagato una porzione del parco Marecchia facendolo tornare all'originario ruolo di alveo del fiume. Nelle prossime ore e fino a venerdì il forte calo termico, avvertibile anche in virtù delle temperature eccezionalmente alte di questi giorni, porterà a compimento il cambio di circolazione previsto. Mercoledì ma soprattutto tra giovedì e venerdì il transito di un nucleo freddo porterà ancora rovesci e temporali in Emilia Romagna e sulle regioni adriatiche. Ulteriore calo termico con ritorno della neve in Appennino. Valori che dovrebbero mantenersi inferiori alle medie fino a 23-24 aprile (anomalie tra i -3 e i -5 °C in Italia, fino a -5/-6 °C sull'Europa centrale). Minime in Emilia-Romagna attese in pianura tra 6 e 10 gradi e massime intorno a 11/15

Previsto tempo perturbato per tutta la settimana in miglioramento nel weekend

La Protezione Civile dell'Emlia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'Allerta GIALLA per temporali nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Nella giornata di Mercoledì 17 Aprile sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche di forte intensità, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centro-orientale della regione a partire dalle ore pomeridiane. Nelle prime ore della mattina, non si escludono localizzati fenomeni di erosione in condizioni di mare sotto costa prossime ai 2 metri". Le previsioni di ARPAE per la Provincia di Rimini: Tendenza del tempo in Emilia-Romagna prevista da ARPAE da venerdì 19 a lunedì 22 aprile: "Per tutto il periodo preso in considerazione sono previste condizioni di instabilità, con annuvolamenti irregolari a tratti più consistenti, associati a rovesci sparsi, più probabili sul settore orientale della regione. Attenuazione dei fenomeni a termine periodo. Temperature senza variazioni di rilievo".

Anche i forti venti accentueranno la percezione del freddo

La situazione meteorlogica è destinata a cambiare radicalmente a partire dalla serata di martedì 16, quando una profonda depressione (996 hPa), denominata tempesta “Gori” (dal CNMCA) andrà a formarsi tra Lombardia e Triveneto portando un brusco calo delle temperature, venti forti e rovesci anche temporaleschi. L’azione congiunta del vortice ciclonico assieme alla perturbazione n. 4 in risalita dal Nord Africa andrà a spegnere letteralmente l’ondata di caldo che ha visto infuocare gran parte dell’Europa, noi compresi, battendo innumerevoli record: con valori paragonabili alla terza decade di giungo. Ora l’Italia così come l’Emilia-Romagna entreranno in una fase diametralmente opposta, per mezzo di un flusso freddo perturbato in discesa dal Nord Atlantico che, con il passare delle ore, si addosserà ad Oltralpe colmandosi sempre più di aria fredda di origine artica. Queso netto cambio di circolazione smantellerà in un sol colpo l’insediamento anticiclonico seguito da un tracollo termico. Lo scontro tra masse d’aria diametralmente opposte darà luogo ad accesi contrasti. Dapprima perché lo scarto termico ci farà perdere una quindicina di gradi: dai 30-31 gradi diurni con valori superiori alle medie di 10/12 gradi, si passerà a 14-16 gradi con 3/6 gradi al di sotto delle medie. In secondo luogo perché la vasta

Previsto tempo perturbato almeno fino a domenica con brusco calo delle temperature

La Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'Allerta ARANCIONE per vento nelle zone montane province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. E' inoltre Allerta GIALLA per vento nelle zone collinari  e pianeggianti delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; stato del mare nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.Spiega il bollettino: "Per la giornata di martedì 16 aprile sono previsti venti di burrasca forte (75-88 km/h) sul crinale centro-orientale da sud-ovest. Sono inoltre previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud-ovest sulla collina centro-orientale e, dalla serata, da nord-est sul mare, sulla costa e sulla pianura orientale. Il mare al largo sarà da molto mosso ad agitato. Non si escludono localizzati fenomeni di erosione, in condizioni di onda sotto costa che, nel tardo pomeriggio, potrebbe superare i 2 m. Non si esclude infine la possibilità di locali brevi rovesci e/o temporali durante il pomeriggio-sera sul settore orientale". Il tempo previsto da ARPAE in Provincia di Rimini: Tendenza del tempo prevista da ARPAE in Emilia-Romagna da giovedì 18 a domenica 21 aprile: "L'intero periodo sarà caratterizzato dalla presenza di un'ampia area depressionaria con aria fredda di origine artica che manterrà condizioni di tempo instabile. Sulla nostra regione avremo

Dopo le prove d'estate di questi giorni ritorna il freddo e brutto tempo

Questo fine settimana sembrava estate. Tanta gente sulla spiaggia, molti in costume. D'altra parte le temperature sono arrivate fino a 30 gradi. Purtroppo questa anomala ondata di caldo subirà una brusca inversione di tendenza già dall'inizio della prossima settimana, quando arriverà sul nostro territorio un nuckeo di aria fredda dal nord dell'Europa. Ritornerà il freddo, pioggia  e neve sopra 1000 metri. Già da domani, lunedì 15 aprile, gli esperti di Arpae in collaborazione con la Protezione civile hanno diramato un’allerta meteo arancione per vento nelle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Mentre un’allerta gialla per vento è stata diramata nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Per la giornata di lunedì 15 aprile, il meteo si prevede con “nuvolosità variabile di tipo alto e stratificato, salvo addensamenti in serata sul settore occidentale. Temperature minime in lieve aumento comprese tra 13 e 16 gradi; massime comprese tra 23 e 26 gradi, in lieve flessione sulle province occidentali, in aumento sul settore orientale”. Martedì 16 aprile, invece, ancora “nuvolosità variabile” ma “con precipitazioni sparse in serata, più probabili e consistenti sul settore orientale, anche a carattere di rovescio o temporale. Temperature stazionarie le minime comprese tra 13 e 17 gradi; in sensibile diminuzione le massime tra 21 e

Altra ondata di caldo anomalo ma fra martedì e mercoledì in arrivo piogge e termometro a picco

Dopo che marzo ha praticamente spodestato tutti i record di caldo con 3,5 gradi in più sull’andamento del clima emiliano-romagnolo, anche aprile prosegue la folle corsa verso l’alto con l’ennesima ondata di caldo simil estiva. Dopo quello di Pasqua altri due sprint anticiclonici si susseguono rapidamente caratterizzati da masse d’aria estremamente miti per il periodo e destinate a portare uno scenario completamente nuovo nel panorama meteorologico Europeo. Non solo per le presenza sempre più ingombrante che questi super anticicloni denominati “monster” hanno acquistato nell’ultimo decennio, ma piuttosto per una serie di cambiamenti sostanziali che gli stessi riescono con maggior facilità ad amplificare sul nostro territorio: aumentando il rischio di grandi ondate di caldo contigue in qualsiasi stagione dell’anno e promuovendo una sequenza di primati senza fine. Con l’uscita di scena dell’intermezzo depressionario, che più che una perturbazione si è trattato di una “goccia” fredda in mezzo ad un mare caldo, l’alta pressione è pronta a ricucire lo strappo creatosi per mezzo di una rapida rimonta anticiclonica. Poco importa se si tratta di Azzorre, il fatto è che sarà sempre alimentato da calde correnti di estrazione sub-tropicale in grado di riportare le massime su valori ragguardevoli per il periodo. Se già sabato

Nel fine settimana il termometro potrebbe superare di nuovo i 25 C°

Se i vecchi detti popolari come “aprile non ti scoprire” avessero un fondamento scientifico sull’andamento climatico, allora potremmo dire che in questo cadrebbero decisamente a pennello. Mentre la circolazione atmosferica sull’Europa occidentale sta facendo i conti con un vigoroso vortice atlantico che determina temperatura sotto media, l’Italia, come parecchi paesi dell’Est, è alle prese con un robusto anticiclone alimentato da correnti nord africane che spingono i termometri su valori estivi da record. Questa spirale depressionaria non ci riguarderà direttamente, ma l’aria fredda che lo alimenta avrà una storia sulle sorti del tempo dei prossimi giorni sulla nostra regione. Una breve ondata di maltempo, associato alla perturbazione n.2 del mese, sarà infatti la causa del peggioramento che andrà in scena da martedì 9 sera a partire dai settori più occidentali. Così, mercoledì 10, piogge e rovesci avranno la meglio, prendendo di mira sopratutto l’Emilia e il rispettivo tratto appenninico: con picchi di pioggia localmente abbondanti. Ma ciò che potremmo avvertire maggiormente potrebbe essere il sensibile ridimensionamento termico associato al calo delle temperature in alcuni casi anche consistente dell’ordine di 10-15 gradi e un marcato rinforzo della ventilazione durante le fasi più instabili. Martedì: nuvolosità irregolare con tendenza ad un graduale aumento della nuvolosità

Temperature sempre più alte almeno fino a mercoledì

Le ultime incertezze meteorologiche di mercoledì chiudono, almeno per ora, una lunga serie di perturbazioni che ha visto interessare sopratutto il nord-ovest italiano nel mese di marzo. Ancora una volta, la posizione scomoda di una vasta circolazione ciclonica a ovest delle Isole Britanniche sprofonderà verso le Isole Canarie richiamando, di tutta risposta, una massa d’aria eccezionalmente calda dal cuore del Sahara verso l’Europa centro-occidentale. Ciò che sperimenteremo sull’Italia, così come in Emilia-Romagna, sarà determinato dalla presenza ovunque di tempo stabile, mite e soleggiato almeno fino al prossimo fine settimana. Visto la chiara impronta che assumerà, questo ruggito dell’alta pressione sub-tropicale porterà un aumento delle temperature che diverrà via via sempre più pronunciato sopratutto con l’avvicinarsi della nuova settimana. Potremmo parlare proprio di un weekend da leoni, quando domenica ci troveremmo a dover fare i conti con temperature in Pianura Padana diffusamente superiori a 20 gradi e punte più alte nei centri urbani: Bologna, per esempio, al netto di qualche copertura, potrebbe raggiungere i 25-26 gradi tra domenica e lunedì. Un’impennata termica verso valori decisamente oltre la norma tipici della tarda primavera o, localmente, da inizio estate sospinta da venti di scirocco che, oltre a far salire i termometri con picchi di

Prevista poi una settimana variabile ma senza piogge

Ancora allerta meteo ma in attenuazione quella annunciata per domani 2 aprile da Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia, Modena. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna; per vento nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena Rimini.Spiega il bollettino: "Nella giornata di martedì 2 aprile sono previsti residui rinforzi di ventilazione sud-occidentale di burrasca moderata (tra 60 e 80 km/h) sulle aree montane e collinari dell'appennino romagnolo, in progressiva attenuazione pomeridiana. La criticità idraulica sul settore centro-occidentale della regione è riferita alla previsione di propagazione della piena sul tratto vallivo del fiume Secchia, con possibile occupazione delle aree golenali, e al transito della piena del fiume Po. Nelle aree montane centro-occidentali saranno possibili localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, a seguito delle piogge dei giorni precedenti". Le previsioni di ARPE per la provincia di Rimini: Tendenza del tempo prevista da ARPAE in Emilia-Romagna da giovedì 4 a domenica 7 aprile: Il periodo sarà interessato da condizioni di variabilità, con alternanza di schiarite ed annuvolamenti e da temperature in progressivo aumento nel corso

Nutrienti per i terreni ma anche rischi per la salute nelle sabbie africane da giorni nell'atmosfera

Un pennacchio di sabbia accompagnato da una vivace ventilazione di Garbino, ha portato una giornata in stile africano, con temperature nel riminese che hanno superato i 25°C. Le temperature massime osservate alle 16:30 (a causa del cambio d'ora legale) a Rimini Ausa sono state le più alte rispetto al resto della regione, raggiungendo i 25,7 gradi. Questi valori, decisamente superiori alla media del periodo (14,8 °C), sono tipici della prima decade di giugno. Le temperature sono state particolarmente elevate soprattutto in Romagna. Non sorprende che abbiamo appena concluso un altro mese, quello di marzo, che si aggiunge ai mesi particolarmente miti di questo lungo periodo. Così, dall'inizio dell'anno, l'anomalia media in Emilia-Romagna ha superato abbondantemente i 2 gradi rispetto all'andamento 1991-2020 (già di per sé più caldo rispetto ad altri trentenni di riferimento). Inoltre, si sono osservate anche concentrazioni elevate di particolato grossolano (PM10) in regione, derivanti da fonti organiche naturali che hanno contribuito in diverse zone a far salire il loro rapporto peso/volume sopra i 90 µg/m3. La granulometria delle polveri arrivate nella nostra regione varia tra 0.5 e 30 μm (milionesimi di metro), con i picchi centrati sui 10 μm, quindi di dimensioni analoghe alle polveri fini che inquinano le