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La Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un’allerta meteo valida per tutta la giornata del primo aprile. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara, Ravenna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.Spiega il bollettino: "Nella giornata di lunedì 1 aprile il transito di un sistema depressionario porterà condizioni di tempo perturbato, associate a precipitazioni intense sulle aree appenniniche, anche a carattere temporalesco e che potranno generare rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici, con occupazione delle zone di espansione dei corsi d'acqua, in particolare nel settore centrale della regione. Nelle aree montane centro-occidentali saranno possibili localizzati fenomeni franosi sui versanti, caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, ruscellamenti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore. Si prevede inoltre una ventilazione sud-occidentale, di burrasca forte sulle aree del crinale appenninico (tra 80 e 90 km/h) e di burrasca moderata (tra 60 e 80 km/h) sulle altre aree dei rilievi, sulle zone collinari e di

Dopa una fase di instabilità da metà della prossima settimana dovrebbero arrivare bel tempo e temperature in rialzo

La Prtezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'allerta meteo valida per tutta la giornata del 31 marzo. E' Allerta ARANCIONE per vento nelle aree montane delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. L'Allerta è GIALLA sempre per vento nelle aree collinari delle medesime province più quella di Ravenna. Spiega il bollettino: "Dal pomeriggio di domenica 31 marzo sono previsti sulla dorsale appenninica, venti di burrasca da moderata (60-80 Km/h) a forte (80-90 km/h) da sud-ovest, con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore nel corso della sera". Le previsioni di ARPAE per la Provincia di Rimini: Tendenza del tempo in Emilia-Romagna previsra da ARPAE da martedì 2 a venerdì 5 aprile: Correnti atlantiche manterranno condizioni di tempo debolmente instabile nella prima parte del periodo; in seguito, per il consolidamento di un'area anticiclonica sulla Penisola Italiana, sono attese condizioni di maggiore stabilità, associate a un graduale aumento delle temperature.

Il fenomeno potrebbe durare fino a lunedì ma niente allarme PM10

Atmosfera carica di sabbia con cieli color rosso mattone. Da ieri pomeriggio e fino a Pasquetta (con apice proprio tra domenica e lunedì) risentiremo di questo enorme pennacchio proveniente dall'Africa (molto visibile in Romagna) chiamato dai meteorologi dust plume (pennacchio di sabbia) dirigersi verso le regioni centro-settentrionali italiane fino a raggiungere addirittura Polonia e Paesi Bassi. Dal satellite si osserva una massiccia intrusione di polveri desertiche risalire il cuore del Mediterraneo sospinte da una forte ventilazione di Scirocco. Oltre a saturare l'atmosfera medio-alta di PM10 (ma senza particolari preoccupazioni sulla nostra salute) l'animazione satellitare ci aiuta a definire l'entità della massa d'aria molto calda sahariana. In tutto questo movimentato sistema oceano-atmosferico si nota quanto possa essere importate l'avvezione proveniente dall'Algeria e dalla Libia secondo gli schemi meteorologici classici. Spingendo le temperature a superare abbondantemente i 22-23 gradi. Nei prossimi giorni probabilmente le regioni meridionali potrebbero sfiorare anche i 30 gradi

Ancora estrema variabilità e temperature sopra la media

Mentre la Settimana Santa volge al termine, si avvicinano le delizie di gite fuori porta, ma anche il cruccio per meteorologi e previsori del tempo costretti a dare informazioni sull’inaffidabilità del tempo. Tutto questo sommato a un periodo in questione che continua a presentare condizioni molto variabili soprattutto sulle regioni del Nord. Il quadro meteorologico che ne deriva sulla nostra Penisola è quindi a due facce, con circolazioni anticicloniche ad Est e cicloniche ad Ovest, messe a confronto in una sorta di tiro alla fune, dove l’Emilia-Romagna risulta teatro di vivaci scontri. In sintesi, diversi impulsi perturbati continueranno a sfilare nei prossimi giorni lambendo le regioni di NordOvest in parziale estensione a Toscana, Emilia e Triveneto costantemente affiancati da una massa d’aria piuttosto calda stimolata a risalire lungo lo Stivale attraverso delle forti correnti meridionali. Ma giunti a questo punto è lecito chiedersi che tempo farà per Pasqua e Pasquetta, considerando che in Emilia-Romagna ci siamo appena lasciati alle spalle un periodo in cui il sole non è mai stato garantito, diversamente dalla pioggia e dal vento. Con una certa dose di affidabilità è legittimo attendersi della nuvolosità che risultando a tratti più compatta potrà dare origine a dei piovaschi veloci

Nel fine settimana previsto miglioramento e temperature in aumento pur con tempo ancora variabile

La Protezione civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'allerta meteo per la giornata di mercoledì 27 marzo. E' Allerta ARANCIONE per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. Allerta GIALLA per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Nella serata di mercoledì 27 marzo è prevista sulla fascia appenninica ventilazione sostenuta da sud-ovest con venti che raggiungeranno intensità di burrasca moderata (60-80Km/h) e possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore. Si prevedono deboli precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale, moderate anche a carattere di rovescio nel settore appenninico centro-occidentale, dove potranno generare localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, ruscellamenti e innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore". Le previsioni di ARPAE per la provincia di Rimini: Tendenza del tempo in Emilia-Romagna prevista da ARPAE da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile: "La persistenza di un promontorio anticiclonico, seppur in indebolimento, potrà favorire condizioni di tempo prevalentemente stabili ma con la possibilità di deboli piovaschi sulle aree del crinale centro-occidentale; al termine del periodo, un probabile ingresso di correnti sud-occidentali sul territorio regionale potrà dare luogo

Perturbazione il Lunedì dell'Angelo con conseguenze ancora difficili da valutare

Con l’inizio della Settimana di Pasqua il sole sarà destinato a lasciar posto ad un progressivo aumento della nuvolosità per l’arrivo di un nuovo peggioramento più organizzato. Una vasta depressione centrata sull’Europa sud-occidentale spalancherà la porta a correnti più umide e instabili che ben presto raggiungeranno anche la nostra regione. Nel corso della notte e poi martedì la prima perturbazione (n.10) si metterà in moto verso est e scivolando lungo lo Stivale oltre a portare delle piogge diffuse determinerà un rinforzo della ventilazione: dapprima di scirocco e successivamente tra libeccio e ponente. Ma poi una seconda e probabilmente più intensa perturbazione (la n.11 del mese) verrà a farci visita tra martedì sera e mercoledì. A questo ulteriore peggioramento potranno essere associati fenomeni concentrati anche di forte intensità con possibili ripercussioni meteo-idrogeologiche e criticità idrauliche sui settori occidentali: come rovesci temporaleschi e rischio di nubifragi lungo il relativo tratto appenninico. Nel frattempo le temperature subiranno un calo anche sensibile che porteranno i valori diurni, ma solo temporaneamente, inferiori alle medie. Minime ancora miti per il periodo fra 6/8 gradi della pianura, e 10/12 gradi della costa. Massime in diminuzione intorno a 11/13 gradi in pianura, fino a 14 sulla costa. Ma cosa accadrà in

L'allarme riguarda le zone montane ma non si esclude qualche goccia anche sulla costa

Le sera del 18 marzo sulla costa romagnola diversi Comuni hanno rinviato le tradizionali figheracce di San Giuseppe a sabato 23  a causa delle previsioni meteo sfavorevoli. Ma siccome siamo appunto nel mese più capriccioso dell'anno, anche per dmani sera Protezione Civile e ARPAE hanno diramato un'Allerta GIALLA per vento nelle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. L'avviso riguarda però solo zone montane e soprattutto l'intensità del vento di garbino oltre alla possibilità di rvesci, anche se qualche goccia in serata potrebbe cadere anche sulla riviera. Spiega il bollettino: "Nella giornata di sabato 23 marzo è previsto un generale aumento della ventilazione sud-occidentale con venti che sul settore cento-orientale dei rilievi raggiungeranno intensità di burrasca moderata (62-74 km/h), anche associati a raffiche di intensità superiore. Si segnala inoltre il possibile sviluppo di locali rovesci temporaleschi tra il pomeriggio e la sera sulle zone di pianura settentrionali". Il tempo previsto in provincia di Rimini: Tendenza del tempo prevista da ARPAE in Emilia-Romagna da lunedì 25 a giovedì 28 marzo: Il passaggio di un minimo depressionario, che dal Mediterraneo occidentale transita verso est, apporterà condizioni di tempo perturbato sul territorio regionale, con cielo coperto e precipitazioni diffuse nelle giornate di martedì e mercoledì. Le temperature, dopo un'iniziale

Tempo estremamente variabile con bello prevalente nel prossimo weekend e Settimana Santa all'insegna dell'incertezza

Forse in pochi di noi se ne saranno accorti, ma con mercoledì 20 marzo scorso, il sole è salito sopra un punto dell’equatore celeste dove di fatto sancisce l’inizio della primavera astronomica. I suoi raggi ora si trovano perpendicolari all’asse di rotazione e, illuminando la Terra in egual misura da Nord a Sud,  il giorno e la notte hanno la stessa durata (equinozio) in tutto il mondo. Il legame astronomico che lega i due volti diversi esibiti dalla stagione della rinascita si manifesta attraverso i contrasti accesi offerti dall’atmosfera in questo periodo. Una sorta di tiro alla fune tra diverse tipologie di masse d’aria che molto probabilmente ritroveremo dalla Domenica delle Palme fin dopo la Settimana Santa, a scandire le fasi stabili e miti alternate a quelle fresche e piovose a cui molto probabilmente andremo in contro. Alta pressione e clima mite avranno la meglio sul tempo almeno fino alla prima parte di sabato 23, con delle veloci perturbazioni che cercheranno a piccole dosi di scalfire il muro di stabilità offerto in protezione delle regioni settentrionali. La prima di queste (la n.8 del mese) ci riuscirà in parte tra la sera giovedì e le prime ore di venerdì, la seconda (la

Dopo una veloce perturbazione settimana con temperature elevate quindi nuovo peggioramento e aria fredda nel weekend delle Palme

La nuova settimana inizia con un nuovo peggioramento che si sposterà dal Nord Europa ai Balcani e alla Grecia, lambendo anche le regioni adriatiche. Una perturbazione non intensa (la n. 7 di marzo) ma che nel corso del pomeriggio di lunedì 18 riuscirà a portare un passaggio di piogge sui settori orientali della nostra regione anche associati a possibili acquazzoni. Nel corso della notte la situazione tenderà a migliorare garantendo in seguito delle giornate più stabili con qualche velatura di passaggio e modesti annuvolamenti locali, ma senza piogge. D’altra parte le condizioni rimarranno favorevoli alla formazione di nebbie sulle pianure sopratutto lungo l’asse del Po. Le temperature minime non subiranno grosse variazioni attestandosi tra 8 e 10 gradi, mentre le massime, dopo una temporanea flessione, torneranno ad aumentare fino a 18-20 gradi. Fino ad allora, come abbiamo detto, il clima resterà particolarmente mite: a poche ore dall’equinozio (mercoledì 20) le temperature si manterranno in molti casi su valori tipici della fine di aprile, dunque oltre la norma anche di 5-6 gradi. L’alta pressione infatti tornerà ad abbracciare tutta l’Emilia-Romagna fin quando un debole disturbo nuvoloso, dopo essersi addossato all’arco alpino, dovrebbe apportare qualche goccia di pioggia tra la seconda parte di

Il febbraio più caldo dal 1880, secondo alcune proiezioni nel 2100 estate di 6 mesi e inverno di 30 giorni: con quali conseguenze?

L'inverno 2022-2023 è stato molto mite in Europa. Secondo i dati di Copernicus, è stato il secondo inverno più caldo registrato in Europa, superato solo dall'inverno 2019-2020. In Italia, l'inverno 2022-2023 è stato addirittura il più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore di 2,2°C rispetto alla media. Il livello medio dello zero termico invernale in Italia ha mostrato un aumento significativo dal 1941, basato sul clima trentennale 1981-2010. Dai dati ERA-5, che forniscono stime orarie di molte variabili climatiche, si può notare un aumento di quasi 400 metri dal 1941. Questo indica un innalzamento significativo del livello dello zero termico, che potrebbe avere implicazioni importanti per l'ambiente e il clima. Risorsa Nivale e Indice di Salute della Vegetazione (VHI) Le intense precipitazioni recenti hanno portato a un notevole aumento del profilo nivometrico sulle Alpi. Attualmente, si registrano accumuli di neve superiori alla norma, in particolare nei settori occidentali. La quota media della neve è più alta della norma di alcune centinaia di metri. Tuttavia, la situazione sugli Appennini rimane molto critica. A livello nazionale, il deficit di risorsa idrica nivale, o più precisamente, l'acqua contenuta nella neve (conosciuta come Snow Water Equivalent o SWE), è in fase di recupero. Nonostante un notevole

L'estrema variabilità sembra proseguire anche nella prossima settimana

Con la fine della prima decade di marzo anche le piogge che hanno caratterizzato gran parte della prima parte del mese sembrano voler lasciar posto alla variabilità tipica della stagione primaverile. E’ bastato un allentamento del grosso blocco anticiclonico presente tra Russia e Scandinavia, per riaccendere la circolazione atlantico-mediterranea e con essa anche l’alta pressione, seppur non particolarmente potente, che tutto sommato manterrà lontano le perturbazioni più significative dall’Italia. Ciò nonostante i flussi umidi che l’accompagnano, scavalcando l’onda dinamica che la contraddistingue, riusciranno in parte a disturbare la sua azione stabilizzante dando vita a possibili ma temporanei fenomeni sparsi. Sarà proprio con questa ondulazione che dovremo fare i conti. I corpi nuvolosi in questo modo saltando a piè pari l’arco alpino scivoleranno lungo il versante adriatico, tuttavia senza che il primo di questi possa portare particolari scossoni al tempo previsto nel weekend in Emilia-Romagna. Nello specifico avremo un iniziale aumento della nuvolosità, qualche pioggia occasionale più probabile sulla Romagna e, a seguire, un ritorno a condizioni di variabilità con il basso rischio di precipitazioni. Al netto di questa modesta perturbazione (n.6 del mese) le temperature si manterranno miti e tendenti ad un progressivo aumento con valori prossimi a 18-20 gradi. Venerdì: cielo

Da quanto emerge dal dataset climatico Eraclito61, gestito dall’Osservatorio Clima di Arpae Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, come in altre regioni d’Italia e d’Europa, l’inverno meteorologico 2024, che copre il periodo da dicembre 2023 a febbraio 2024, è stato il più caldo dal 1961. Da quanto emerge dal  dataset climatico Eraclito61, gestito dall’Osservatorio Clima di Arpae Emilia-Romagna e che copre il periodo 1961-oggi, nel trimestre appena passato, tutte le variabili termiche hanno superato i valori massimi storici, con temperature medie, massime e minime mai registrate nella stagione invernale nel periodo di disponibilità dei dati. La temperatura media regionale ha raggiunto un valore di 6,6 °C, superiore di +2,7 °C rispetto alla media del trentennio 1991-2020, e di +0,4 °C rispetto al precedente record, registrato nel 2020 (figura 1). [caption id="" align="alignnone" width="498"] Serie delle temperature medie regionali invernali (dicembre, gennaio, febbraio) dal 1962 al 2024[/caption]   Le temperature massime hanno registrato un valore medio stagionale di 10,7 °C, superiore al clima recente di +3,1 °C e record della serie dal 1961. Per le temperature minime si osserva uno scostamento leggermente inferiore, ma comunque elevato, con media di 2,5 °C rispetto ai 0,2 °C attesi. Il grafico in figura 2 mostra la distribuzione delle temperature massime invernali dal 1961 al 2024 ed evidenzia lo scostamento dell’ultimo inverno (in rosso) rispetto ai precedenti (in blu gli anni appartenenti