Bonaccini si candida alle elezioni Europee Stefano Bonaccini, il presidente dell'Emilia Romagna, ha deciso di accettare la candidatura alle prossime elezioni europee. «Le elezioni dell’8 e il 9 giugno sono una sfida decisiva per il futuro dell’Europa- scrive la segretaria Pd Elly Schlein - E dobbiamo schierare tutte le energie migliori di cui disponiamo. Per questa ragione ho chiesto a Stefano Bonaccini di guidare la lista del Nordest: la sua esperienza decennale da presidente dell'Emilia-Romagna e il suo ruolo di presidente del Pd ne fanno una proposta molto forte per la battaglia che dobbiamo condurre e l'Europa che vogliamo costruire. Lo ringrazio per aver accettato». La candidatura non comporta, automaticamente la decadenza da presidente di Regione. Infatti la legge gli consente di restare in carica fino ad elezioni concluse e dimettersi successivamente. Scelta legittima, tenendo conto che sta concludendo il suo secondo mandato. Non condividevo le preoccupazioni in casa Pd per il futuro della Regione e ritengo polemiche strumentali quelle di alcuni esponenti del centrodestra che lo accusano di fuggire dalla Regione colpita dall’alluvione. In questo caso il centrodestra non ha neanche il senso del ridicolo. Prima hanno impedito al presidente Bonaccini di fare il commissario per la gestione del post alluvione, come è
Il Metromare così non va Mi sono giunte, nei giorni scorsi, alcune segnalazioni di disservizi sulla linea del Metromare. Invece di passare ogni 15 minuti come da orario fino alle 21 è successo di utenti che hanno dovuto aspettare mezzora come se fossero passate le 21. In realtà erano le 19. Analoghi disservizi registrati in altre fasce orarie, dove erano sempre previste 15 minuti di cadenza tra un mezzo e l’altro. Per carità, può capitare; ma mi pare che capiti troppo spesso. Già nel passato erano state segnalate corse saltate con gravi disservizi per gli utenti. Start Romagna deve prendere adeguati provvedimenti per limitare o meglio annullare questi disservizi. Gli enti locali e lo Stato hanno investito sul Metromare cifre importanti. Oltre 100 milioni di euro (compresi i mezzi) per la prima tratta Riccione-Rimini. 15 fermate che si possono percorrere in 23 minuti. Ora il nuovo tratto, Stazione Rimini-Fiera con un investimento di oltre 60 mlioni di euro. Una tratta di 4,2 km con sei fermate che si possono percorrere in 9 minuti. Frequenza ogni 5 minuti. Quando tutto sarà realizzato si potrà fare il tragitto Riccione-Fiera di Rimini in 31 minuti. Un’opera strategica che si vuole fare proseguire a sud fino a
L’aeroporto di Rimini non decolla Mi associo ai tanti ad iniziare dal sindaco di Rimini, che ritengono l’aeroporto di Rimini strategico per il futuro della nostra economia turistica. Senza aeroporto difficile pensare di incrementare il flusso di turisti esteri. Difficile pensare di aggredire i mercati europei per sostituire il turismo Russo. Siamo arrivati nel 2023 al 34% di pernottamenti di turismo estero. Ma se si conteggiano solo i mesi estivi dove si fanno i grandi numeri della vacanza leisure o turismo di svago la percentuale è di circa il 25%. La differenza la fa il sistema fieristico e congressuale con molte fiere che hanno una forte presenza di operatori esteri. Per questa ragione l’aeroporto è strategico. Senza possiamo puntare al massimo al turismo italiano ed estero di prossimità. Troppo poco per competere. L’obiettivo dell’aeroporto di Rimini per il 2024 è di 350mila passeggeri. Praticamente significano 175mila arrivi. Infatti, i passeggeri negli aeroporti si contano sia quando arrivano che quando partono. I 175mila arrivi incidono per il 3% degli arrivi turistici nella provincia di Rimini. Le rotte previste per il 2024 sono 15 in 12 paesi. Ma non tutte le tratte dell’aeroporto portano turisti. Alcuni voli servono agli italiani per andare fuori
Sto con l’ONU: cessate il fuoco a Gaza Raramente mi occupo di politica internazionale. Si rischia la presunzione ed ovviamente l’irrilevanza con ben altri protagonisti in campo. Questa domenica che coincide con Pasqua però ne parlo: credo serva anche a livello locale. Dico subito che sto con la risoluzione dell’ONU. Con quattordici voti a favore e l'astensione degli Stati Uniti, il 25 marzo 2024 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione richiedendo un cessate il fuoco temporaneo nel conflitto tra Israele e Hamas, iniziato a seguito degli attacchi del 7 ottobre 2023. Hamas ha fatto un atto che deve essere condannato senza se e senza ma. Violenza, stupri, uccisioni, ostaggi. Non ci sono giustificazioni. La reazione di Israele è stata legittima. Ma ora dove si vuole arrivare? Oltre 30mila morti tra i civili palestinesi, pochi gli esponenti di Hamas catturati o uccisi, quasi nessun ostaggio liberato. Bambini che muoiono di fame, popolazione alla disperazione. Ripeto, dove si vuole arrivare? Basta. Israele accetti la tregua e si inizi un negoziato di pace. Chi sostiene questa posizione non è antisemita, ma cerca una via di uscita da un massacro di persone civili senza precedenti. Sto con Delrio sulla candidatura di Marco Tarquinio,
Turismo saldi di Pasqua. Una camera doppia a 60euro In questi giorni si stanno producendo statistiche e numeri su come andrà Pasqua sulla riviera. Come succede in questi casi si va dal bicchiere mezzo pieno (bene le prenotazioni) a quello mezzo vuoto (dati in calo rispetto al 2023). Ebbene per Pasqua sono disponibili (mentre scrivo) 470 strutture sul portale Booking e oltre 150 offrono un pernottamento per 2 persone da 60/100€ a camera la notte del 30.03 (Pasqua). Sicuramente incide una Pasqua “bassa”, incidono le incertezze meteo sta di fatto che questi prezzi sono da saldi di fine stagione. Troppi alberghi e poca domanda. Una riflessione andrà fatta sul turismo della nostra riviera e le prospettive. Con questi prezzi difficilmente si può guardare con fiducia al futuro. San Marino, è qui il nuovo paradiso fiscale per i pensionati: tasse al 6% per 10 anni. Ma attenti, non conviene a tutti C’è un nuovo paradiso fiscale per i furbetti delle pensioni. Con il grande vantaggio che si parla italiano e si può raggiungere in auto praticamente da ogni città d’Italia. Sembra insomma una valida alternativa a mete più scomode come il Portogallo, Spagna, Malta e la Tunisia. E’ a due passi della costa romagnola, si può
Lo Stadio di Rimini, grandi aspettative e grandi problemi In questa settimana ha tenuto banco la presentazione del progetto del nuovo stadio di Rimini. La proposta arriva da Aurora Immobiliare e Rimini F.C. Sono decenni che si parla di un nuovo stadio, più accogliente, con tutti i posti coperti e senza pista di atletica. Una struttura moderna. Ora anche grazie alla legge “sugli stadi” del Governo Draghi sono previste procedure e possibilità d’intervento da parte dei privati molto più agevolate degli anni passati. Dalla presentazione fatta in consiglio comunale sono emersi questi aspetti: Una capienza tra i 12mila e 15mila posti tutti coperti. Un investimento complessivo, tutto a carico del privato tra i 20 e 25 milioni di euro. Spostamento della pista di atletica (investimento di 10 milioni di euro a carico del Comune) Un parcheggio multipiano nell’area di proprietà del Comune di fronte allo stadio Sarà uno stadio a due livelli con la parte inferiore con funzioni, sportive, ricreative, centro medico palestra e spa, commerciali, ristorazione ecc. Previsti anche all’interno dello stadio Skybox, palchi e pitch view. Progetto interessante, che ha ricevuto ad ora consensi da parte di molti comprese le forze politiche presenti in consiglio comunale. Non è mia intenzione cambiare questo clima.
Ex caserma Giulio Cesare, decide lo Stato. Espropriato il Comune Qualche mese fa l’Agenzia del Demanio comunicava l’inizio dei lavori di demolizione dei fabbricati dell’ex caserma Giulio Cesare. Si tratta di un’area di circa 70 mila mq collocati nel cuore della città. A pochi passi dall’arco d’Augusto e dall’ospedale Infermi. Gli strumenti urbanistici del Comune di Rimini individuano l’area come “Ambiti Urbani da Riqualificare”. In particolare: “la zona Colonnella-Lagomaggio comprendente la caserma militare sulla Via Flaminia, lo Stadio Romeo Neri, e altri insediamenti circostanti”. Ebbene nulla di tutto questo succederà, perché con un atto d’imperio l’Agenzia del Demanio, proprietaria per conto dello Stato dell’area, ha deciso che in quel luogo verrà realizzata la “Cittadella della Sicurezza”. D’altra parte, nessuno della giunta Gnassi ha mai detto una parola in contrasto con questa decisione calata dall’alto. Anzi per anni si è sempre sostenuto che la cittadella della sicurezza andava fatta in via Ugo Bassi. Poi nel 2019 Andrea Gnassi, cambiando opinione, chiedeva che l’area della ex caserma fosse consegnata al Comune di Rimini per realizzare la sede della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza. E’ stato preso in parola ma senza consegnare l’area al Comune di Rimini. Di fatto un esproprio di funzioni nei confronti
Caro Marcello non farlo! È da qualche settimana che circola una voce, l’ipotesi che Marcello Tonini possa essere il candidato a sindaco dei partiti del centrodestra a Misano. Nel comune costiero si vota il 9 giugno. È un comune sotto i 15mila abitanti e quindi senza doppio turno e con liste elettorali uniche, che normalmente, pur facendo riferimento al centrosinistra o al centrodestra, non hanno i simboli dei partiti nazionali. Ma questo è un dettaglio. Il centrosinistra ha già indicato il sindaco uscente Fabrizio Piccioni per un altro mandato. Già il 21 gennaio Marcello Tonini diceva: “La gente di campagna lo sa che questo è tempo di innesti che sono l’unica possibilità per rinvigorire una pianta ormai stanca. Va così anche per gli uomini e le istituzioni”. Gli innesti, caro Marcello, in agricoltura si fanno su piante compatibili, altrimenti è manipolazione genetica. Ebbene ora l’area politica si restringe al centrodestra. Tu hai una storia di sinistra, hai fatto l’amministratore con il centrosinistra a Misano negli anni ’90. Sei stato direttore generale dell’Ausl Romagna. Hai difeso la sanità pubblica, hai potenziato l’ospedale di Rimini. Come puoi pensare di poter guidare una coalizione con Fratelli d’Italia e Lega che hanno programmi lontani anni luce dalle
Il governo vieta ai liceali di fare gli apprendisti in hotel e ristoranti Premetto che io appartengo ad una generazione che ha fatto la “stagione” mentre si studiava. Si iniziava a 14 anni e si andava avanti anche durante l’università. Era un “aiuto” economico vero alle famiglie ed una scuola di vita unica per le ragazze e i ragazzi. Poi le leggi sono cambiate. Il limite di età è passato 16 anni. Dai 16 ai 18 anni non si può lavorare oltre le 10 di sera e chi fa l’attività di barista o cameriere non può servire alcool. Norme in parte condivisibili. Altre, a mio parere, sono troppo restrittive almeno per il comparto turistico. Ma incredibile è la notizia di qualche giorno fa. Gli studenti del liceo non potranno fare gli apprendisti nel comparto del turismo. Infatti, il ministero del Lavoro ha stabilito che gli alunni non possono fare lavori diversi da quelli che il proprio percorso scolastico indica. Ad esempio, un liceale o uno studente di meccatronica non può fare il barista o il cameriere sfruttando il contratto da apprendistato, una tipologia contrattuale riservata a chi ha scelto quel percorso di studio. In sostanza, i ragazzi e le ragazze tra i
Il Festival di Sanremo si trasferisce a Rimini? Succede ciclicamente che parta l’idea che il festival di Sanremo si possa trasferire a Rimini o comunque sulla nostra costa. E’ successo già nel 2009 dopo una dichiarazione di Bruno Vespa: “Ci sono città, come Rimini, che pagherebbero per avere il festival di Sanremo, viceversa il comune di Sanremo si fa pagare dalla Rai e non è contento”. Allora, come assessore al turismo risposi che il Festival di Sanremo é di Sanremo. Tutto il resto sono chiacchiere. Ora a distanza di anni ci risiamo. Le critiche per i pochi alberghi e la logistica inadeguata a Sanremo ha riacceso il dibattito sullo spostamento del festival dalle nostre parti Tutto nasce dal fatto che Rimini ha ospitato tantissimi anni fa un paio di edizioni del Festival della Canzone Italiana. Ora, pensare che il Festival di Sanremo possa migrare in altra Regione, in altra costa, è semplicemente fantascienza. Non è sufficiente rilevare che il teatro Ariston è diventato troppo piccolo, che mancano gli hotel e molti servizi. Ci vuol ben altro per iniziare da capo rispetto ad una manifestazione tra le più apprezzate in Italia e all’estero. Direi che questa discussione vale da ultimo giorno di carnevale. Fratelli d’Italia
Turismo in Regione, ballano 20 milioni di presenze e crolla il prezzo di una camera “Sul turismo c’è un balletto di dati difficilmente comprensibile: secondo quelli dell’Istat le presenze in Emilia-Romagna nel 2023 sono intorno a 40 milioni, secondo l’Osservatorio regionale oltre 60milioni. Una differenza del 50 per cento che sembra poco spiegabile. Vorremmo capire quali sono le modalità di calcolo utilizzate". Non è mia questa affermazione ma della presidente dell’Associazione albergatori Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis dopo la diffusione del report gennaio - dicembre 2023 da parte dell’Osservatorio Turistico Regionale, realizzato da Regione e Unioncamere con Trademark Italia. Mi fa piacere. Ricordo solo che sono anni che vi sono due dati sulle presenze turistiche in regione. Quelli ufficiali dell’Istat (gli unici riconosciuti in Italia e in Europa) e i dati dell’Osservatorio regionale. 20 milioni di presenze turistiche sono i numeri che fa la Regione Campania (in realtà poco più di 17 milioni). 60 milioni di presenze mettono la nostra regione dopo il Veneto (prima regione con 65 milioni di presenze) e tra il Trentino Alto Adige e la Toscana (oltre 42 milioni di presenze). Una cifra troppo lontana dai dati Istat, per altro utilizzati da tutte le regioni italiane Questi sono i
Quale conflitto d’interesse di Andrea Gnassi “Quote di aziende e ruoli in Consigli di amministrazione. E al tempo stesso posizioni in Parlamento. Lobbisti di se stessi. Sono tantissimi i conflitti di interesse che riguardano ben cento deputati e senatori, alcuni anche ministri e sottosegretari. In alcuni casi siedono contemporaneamente in Parlamento e in due o tre cda di aziende che con lo Stato hanno a che fare per appalti milionari. Tanto in Italia non esiste una sola legge sul conflitto di interessi”. Inizia così una inchiesta pubblicata lunedì 29 gennaio sul quotidiano La Repubblica. Su alcuni dei cento parlamentari citati Repubblica fornisce i dettagli del conflitto di interessi. Su altri, la stragrande maggioranza, vi è solo il nome e cognome dell’onorevole in conflitto di interessi. In questo elenco si legge anche il nome di Andrea Gnassi. Deputato eletto il 25 settembre 2022 nel collegio plurinominale della Romagna di cui era il capolista del Pd. Era stato battuto nel collegio uninominale da Jacopo Morrone della Lega. Per quale ragione il deputato riminese del Pd sarebbe secondo Repubblica in conflitto di interessi? L’ipotesi più accreditata riguarda la sua partecipazione con il 16% alla “La Cremma Srl”. Si tratta di una società che gestisce il bar