In un vecchio film con Bud Spencer e Terence Hill c’è una famosa e gustosa scena detta “schiaffi e pistole”. Terence Hill con il suo sorrisetto mostra la pistola al suo avversario per distrarlo e cogliendolo di sorpresa gli affibbia sonori ceffoni , più e più volte, con rapide mosse imprevedibili, finché l’avversario non crolla. Ecco, quella degli “schiaffi e pistole” è metaforicamente la stessa tattica che vediamo ripetersi ultimamente in ambito sanitario un po’ ovunque da parte della azienda sanitaria. L’ultimo ceffone affibbiato a Novafeltria, dopo l’addio al pronto soccorso e la chiusura forzata dell’ambulatorio di continuità assistenziale consiste nel taglio del 50% dei medici (ai dirigenti piacciono le statistiche, che statistica sia!) - cioè uno su due- presenti il sabato e la domenica, medici che essendo stato chiuso l’ambulatorio di continuità assistenziale sono dedicati alle visite domiciliari. Il tutto in un territorio di pertineza con una superficie di 364,88 km quadrati, 487,85 km di strade, 17.629 abitanti al 01.01.2023, Un unico medico pertanto d’ora in poi nei diurni del weekend dovrà effettuare secondo la asl tutte le visite domiciliari su quel vasto e accidentato territorio montano. Naturalmente c’è anche la “pistola” cioè il regalo del CAU, centro di assistenza e urgenza
Via libera, con voto all'unanimità, della commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli, al rinnovo del protocollo operativo di collaborazione in ambito sanitario tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino. Un’intesa strategica, con la proroga dell’applicazione dei contenuti del protocollo fino al gennaio 2025, rivolta a migliorare la qualità delle strutture sanitarie nei due territori. “La Repubblica di San Marino – come riferito dai tecnici della giunta regionale – non risulta autosufficiente rispetto a tutte le prestazioni sanitarie e molte di queste vengono eseguite, con compensazione economica, dall’Ausl della Romagna”.
Rinnovata anche per il 2024 l’esenzione del ticket per visite ed esami specialistici a favore di chi vive e lavora nei territori colpiti dal sisma 2012 in situazione di forte disagio. Stessa esenzione, prorogata fino al 31 marzo in linea con la scadenza di validità delle autocertificazioni, per le persone, e i rispettivi familiari a carico, coinvolte in situazioni di crisi. La Giunta regionale conferma le misure di sostegno ai cittadini in maggiore difficoltà, per i quali anche la compartecipazione alla spesa sanitaria può rappresentare un costo rilevante: è di questi giorni l’approvazione delle delibere con cui viene rinnovato il duplice impegno, che corrisponde a un mancato introito complessivo di circa 200mila euro. “Continuiamo di anno in anno a rinnovare il sostegno concreto a chi si trova in situazioni di difficoltà e crisi economica, consapevoli che vedersi garantite queste prestazioni da parte del sistema sanitario significa avere un pensiero in meno- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Anche in considerazione del momento storico che stiamo vivendo ci sono persone che hanno perso il lavoro, che hanno dovuto chiudere una propria attività, o che non hanno superato completamente le conseguenze economiche del terremoto del 2012. Non pagare il
Inaugurato ieri alla presenza del Sindaco Filippo Giorgetti e dell'Assessore Flaviana Grillo, l'“Ambulatorio sociale a rilevanza sanitaria” presso il Centro Culturale Vittorio Belli. Un nuovo, prezioso servizio sul fronte del welfare e dei servizi socio sanitari, accessibile gratuitamente il martedì e il giovedì dalle 9 alle 11. A disposizione dei cittadini personale specializzato volontario composto da medici, infermieri e OSS, che si occupa non solo della misurazione ad esempio dei parametri vitali ma anche dell’instaurazione di rapporti di fiducia, per far emergere eventuali situazioni di fragilità. Un approccio innovativo e di prossimità frutto della collaborazione tra Anteas Rimini Odv, associazione Amici di ISAL, Oltre la ricerca ODV e Amministrazione Comunale.
“Poi non ricordo più nulla, se non che il tempo si ferma. Lo accompagno in sala operatoria e aspetto 5 ore di operazione… Sono passati due anni e mezzo da quell’esperienza che ad oggi credo sia stata la più forte e spaventosa della mia vita”. Sono le parole di una mamma che ha avuto il proprio bambino ricoverato in un ospedale italiano in cui lo ha dovuto lasciare per due notti senza di lei. Partiamo da questa storia per parlare della promozione dell’assistenza centrata sulla famiglia all’interno della XI edizione del convegno intitolato “La Famiglia nella Terapia Intensiva Neonatale”, organizzato dalla Dott.ssa Gina Ancora, Direttrice della Terapia intensiva neonatale di Rimini, e patrocinato dalla Società Italiana di Neonatologia, dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia-VIVERE Onlus e dal Comune di Rimini, che si terrà sabato 20 gennaio, dalle ore 8.30 alle 17, a Rimini, al Centro Congressi SGR (via Chiabrera 34/B). L’obiettivo del convegno è promuovere il modello di Family Centered Care che considera la famiglia l’unità di cura fondamentale lungo tutto il percorso di malattia di un bambino, così come raccomandato anche dalla Federazione Internazionale NIDCAP a cui la TIN di Rimini afferisce, insieme ad altri 24 centri a livello
Nel plesso scolastico di Dogana sarà attivo un nuovo defibrillatore: l'installazione è frutto della donazione di Marlù alle UOC di Cardiologia e UOC di Pediatria dell'Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino a sostegno del progetto Repubblica Cardioprotetta. Ad intervenire questa mattina durante l'inaugurazione la Dott.ssa Marina Foscoli, coordinatrice dell'iniziativa e Presidente della Società Sammarinese di Cardiologia, e i Dottori Roberto Bini e Laura Viola, rispettivamente Direttori delle UOC di Cardiologia e Pediatria. Tutti hanno sottolineato la grande importanza e utilità di questo strumento affinché anche questo plesso scolastico del territorio sammarinese fosse provvisto di un dispositivo per il primo soccorso. Dispositivo, inoltre, collocato in una posizione accessibile agli utenti della Scuola e fruibile anche da tutta la cittadinanza. All'inaugurazione sono intervenuti anche il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale Mariella Mularoni, il Segretario Particolare per l'Istruzione e la Cultura Lazzaro Rossini, la Direttrice delle Scuole Elementari della Repubblica di San Marino Arianna Scarpellini e Marta Fabbri, Corporate Governance Marlù. Presenti alla cerimonia anche il Capo della Protezione Civile Pietro Falcioni, Maria Nicoletta Gasperoni in rappresentanza della Giunta di Castello di Serravalle, il Direttore del Dipartimento Socio Sanitario dell'ISS Pierluigi Arcangeli, il Responsabile della UOS Formazione, Comunicazione, URP
Il punto di primo intervento dell’ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria non verrà eliminato. Ma non sarà vtrasformato in un centro di assistenza per le urgenze, ovvero in un Pronto Soccorso come inizialmente era stato previsto. A ribadirlo è stato l'assessore in Regione alla Sanità Raffaele Donini, ieri sera nel corso di un intervento al Teatro Sociale di Novafeltria. Di seguito la sintesi del Partito Democratico, che aveva fortemente promosso l'incontro. "A seguito dell’incontro che si è tenuto ieri, mercoledì 17 gennaio, presso il teatro Sociale di Novafeltria, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Salute, Raffaele Donini, e del Direttore Generale AUSL Romagna, Tiziano Carradori, e in particolare leggendo oggi sulla stampa ricostruzioni del tutto parziali di quanto avvenuto, il PD Novafeltria ritiene opportuno fare alcune importanti precisazioni. Innanzitutto, prendiamo atto che la richiesta di convertire il Punto di Primo Intervento in Pronto Soccorso, avanzata anche dal nostro partito, non potrà essere accolta. Tuttavia, abbiamo conferma che a Novafeltria il PPI rimarrà operativo e sarà presidiato da un organico medico dedicato all’emergenza-urgenza. Inoltre, è stato garantito che il servizio continuerà ad essere assicurato anche qualora dovessero diminuire gli accessi. In questo quadro, il CAU si pone dunque come un servizio aggiuntivo che non toglie nulla
Ancora più integrazione tra professionisti e maggiore prossimità per garantire al cittadino una presa in carico tempestiva e globale. Ecco ciò a cui punta la nuova Centrale Operativa Territoriale di Rimini, che funge da Hub di riferimento provinciale, entrata in funzione lunedì 15 gennaio e presentata ufficialmente con una conferenza stampa, seguita dal taglio del nastro e dalla visita della sede, posta nell’edificio a piano terra a lato dell’ingresso principale dell’ospedale Infermi (totalmente ristrutturato: Ausl Romagna ha investito 240.000 euro di finanziamenti PNRR Missione 6 Salute). Il modello organizzativo trova le sue radici all’interno del DM 77 – il decreto ministeriale che illustra il rinnovo dell’assistenza sanitaria territoriale e fornisce i nuovi indirizzi per la sanità del futuro – e rappresenta la chiave per l’integrazione interna tra la filiera dei servizi e i professionisti coinvolti nei diversi luoghi e livelli di cura, assicurando continuità, accessibilità e complementarietà dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. La COT, inserita nel Piano approvato dalla Conferenza territoriale socio sanitaria e la cui attività è stata illustrata ai Sindaci dal Direttore del Distretto Mirco Tamagnini nell’ultima riunione del Comitato di Distretto di Rimini (11 gennaio), garantisce al cittadino una visione completa del suo stato di salute, così da permettere ai singoli
Dopo quelli di Cervia e Cattolica che hanno cominciato ufficialmente la loro attività il 18 dicembre, questa mattina hanno aperto in Romagna i Centri di Assistenza e Urgenza (Cau) di Santarcangelo di Romagna, Cesenatico e Mercato Saraceno. I nuovi servizi, che vanno a potenziare la medicina del territorio, si trovano rispettivamente presso l’Ospedale Franchini di Santarcangelo di Romagna, l’ospedale Marconi di Cesenatico e la Casa della Comunità ‘Valle Savio’ di Mercato Saraceno, subentrando ai Punti di Primo Intervento. Fanno capo alle Cure Primarie, con medici di assistenza primaria e infermieri pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi di salute urgenti ma non gravi, 7 giorni su 7 24 ore su 24, in accesso diretto. Entro gennaio in Romagna è prevista l’apertura di altri 4 CAU: il 22 gennaio a Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia e il 29 gennaio a Novafeltria. L’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo entro il 2025. Prosegue così la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting più adeguati i bisogni
In merito alle affermazioni sui servizi sanitari di assistenza territoriale a Novafeltria da parte dello Snami e del Comitato Giù le mani dall’Ospedale, arrivano le precisazioni dell'Azienda USL della Romagna. Direttore Generale Tiziano Carradori: “Alle affermazioni pretestuose di questa sigla Sindacale della Medicina Generale abbiamo già fornito una risposta articolata con la nota del 30 dicembre, per cui di fronte alla loro riproposizione preferiamo limitarci a ricordare al dottor Pietro Pesaresi che per perseguire i particolari interessi corporativi non c'è bisogno di dire falsità e procurare così ingiustificato allarme nella popolazione. Con l’attivazione aggiuntiva del CAU il 29 gennaio, il Punto di Primo Intervento di Novafeltria è confermato intonso, al pari di quelli di San Piero in Bagno e Santa Sofia”. Mirco Tamagnini, Direttore Distretto di Rimini: “I sopralluoghi dei tecnici Ausl Romagna a Novafeltria sono settimanali considerando i lavori in corso con importanti investimenti già in più occasioni rappresentati. Nel mese di dicembre i sopralluoghi hanno avuto anche l'obiettivo di verificare gli spazi del nuovo CAU ed è stata evidenziata l'opportunità, considerando anche il periodo influenzale, di migliorare i flussi di gestione dei pazienti. Per tale motivo si è convenuto di aprire una porta di comunicazione fra l'area del PPI e il locale
Un’ambulanza con 3 addetti pronti a intervenire in caso di necessità, dalle 8.30 alle 12.30. L’Amministrazione comunale ha confermato anche per quest’anno il servizio a tutela della salute e della sicurezza di cittadini e turisti che affollano l’area del mercato del sabato in piazza De Curtis. Un servizio messo in campo con i volontari della Croce Rossa italiana del comitato di Cattolica-Morciano di Romagna. Il presidio sarà attivo fino al 30 aprile 2024 e garantirà assistenza per 17 sabati. Un'iniziativa su cui l'Amministrazione ha investito una cifra pari a 2.388 euro. “Abbiamo confermato il presidio al mercato anche quest’anno perché lo riteniamo fondamentale in quel luogo per la salute delle persone – spiega il Vice sindaco e Assessore al commercio Alessandro Belluzzi –. Quando ci siamo insediati, il covid era ancora un tema centrale sul fronte sociale e avevamo deciso di posizionare l’ambulanza il sabato mattina, durante il mercato affollato di gente, per garantire un pronto intervento. E ora che il covid non è più un’emergenza, siamo convinti che il presidio al mercato del sabato continui a essere un servizio prezioso per la collettività”.
Continua la battaglia dello SNAMI, sindacato autonomo dei medici, contro AUSL Romagna sulla chiusura delle ex Guardie Mediche per sostotuirle con i CAU. Dopo le diffide già inviate riguardo Rimini9, Santarcangelo e Ravenna, ora è la volta di Novafeltria. Scrive lo SNAMI: "In merito alla proposta unilaterale da parte di questa Azienda ASL di chiusura dell’ambulatorio di Continuità Assistenziale prefestivi e festivi a Novafeltria: con la presente, per evitare eventuali disagi, rischi e disguidi per l’utenza, (criticità peraltro innescate e accentuate dalla proposta aziendale di attivazione nella stessa sede del cosiddetto “cau”) si diffica dal procedere alla soppressione ingiustificabile di tale servizio di continuità assistenziale della assistenza sanitaria primaria per la cittadinanza, si diffica altresì questa azienda Asl da qualsiasi ipotesi di riconversione e/o riduzione funzionale o operativa del Punto di Primo Intervento di Novafeltria". La diffida è firmata dal Dott. Pietro Pesaresi Presidente Provinciale SNAMI RIMINI. Sempre a proposito del CAU, il Comitato Giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria interviene ancora una volta così: "I sindaci da tempo stanno chiedendo la conversione del nostro PPI in Pronto Soccorso come prevede il decreto Balduzzi e da nove anni aspettiamo che L’AUSl della Romagna attui quel diritto che la Regione ci ha riconosciuto nel 2018,