Con l’apertura del CAU a Santarcangelo H24 ancora più risposte ai bisogni dei cittadini: replica alle affermazioni del dottor Domenico Samorani del Dott. Mirco Tamagnini, Direttore ad interim Distretto di Rimini e Riccione. “In relazione alle affermazioni del dottor Domenico Samorani sul CAU di Santarcangelo che aprirà lunedì 15 gennaio, pubblicate sugli organi di informazione venerdì 12, a nome di Ausl Romagna desidero fornire una serie di precisazioni nell’intento di fornire una corretta informazione ai cittadini. Innanzitutto, per amor di chiarezza - scrive il Dott. Tamagnini - la chirurgia senologica è diventata Unità Operativa Complessa per decisione della Direzione Generale di Ausl Romagna, alla luce delle valutazioni compiute nelle sedi competenti, senza alcun riferimento alla candidatura a sindaco del dottor Samorani, allora dipendente all’interno dell’ospedale ‘Franchini’, ora in pensione dal 28 dicembre scorso. Riguardo al presunto depotenziamento del Punto di Primo Intervento - continua la nota del Direttore ad interim Distretto di Rimini e Riccione -, trasformato in ambulatorio a chiamata, stupisce dover nuovamente rileggere parole già sentite nella seduta del Consiglio Comunale del 28 novembre scorso. Già in quell’occasione il Direttore Generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori, aveva espresso chiaramente quelle che sono le reali caratteristiche della riorganizzazione dell’assistenza territoriale, in un’ottica
L'Azienda USL della Romagna informa tutta la cittadinanza dello Sciopero generale di 48 ore di tutti i lavoratori del Comparto dell’ Azienda USL della Romagna, in data 11 e 12 gennaio 2024 proclamato dall’Associazione Sindacale FIALS. Nella giornata dello sciopero saranno assicurati i servizi pubblici essenziali attraverso l’erogazione delle prestazioni indispensabili non dilazionabili nel rispetto della vigente normativa.
Sono 33.923 gli accessi dalle aperture (con date differenti) nei 19 CAU – Centri Assistenza Urgenza da Piacenza a Rimini. Solo 5.885 nella prima settimana di gennaio, dall’1 al 7. Sono i numeri, al 7 gennaio 2024, di questa prima fase di attività di 19 Centri di assistenza urgenza dell’Emilia-Romagna, dei 20 già attivi su tutto il territorio. L’ultimo ad aprire quello di Podenzano, in provincia di Piacenza, l’8 gennaio. I numeri riguardano, in particolare, i CAU di Piacenza, Bobbio (PC); Parma, Fidenza (PR); Reggio Emilia, Correggio (RE); Castelfranco Emilia, Finale Emilia (MO); Budrio, Vergato, Bologna Navile e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA) e Cattolica (RN). “I nuovi dati - sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- confermano che i CAU stanno diventando un punto di riferimento per i cittadini per le prestazioni urgenti di bassa criticità. La riorganizzazione dell’emergenza urgenza ha intercettato un bisogno delle nostre comunità e siamo certi che, grazie al lavoro dei professionisti impegnati nei CAU e nella Continuità assistenziale, i CAU diventeranno presto un luogo di cura sempre più in sintonia con i territori”. Gli accessi per territorio Sono complessivamente 33.923 gli accessi nei 19 CAU attivi in Emilia-Romagna dall’apertura (con date differenti) e 5.885
Sono oltre 885mila le vaccinazioni antinfluenzali, all’8 gennaio 2024, in Emilia-Romagna (886.076 esattamente), che continua ad essere la regione con la più alta adesione alla campagna vaccinale. Dati incoraggianti e in aumento rispetto all’ultima rilevazione di fine novembre 2023 (722.314), ma che non bastano per tutelare i più fragili. Infatti, nella nostra regione ad oggi sono stati accertati 32 casi gravi di influenza, tutti confermati per A(H1N1)pdm09. Secondo i dati del Settore Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, tra i 26 casi che avevano patologie predisponenti ben 22 non risultavano vaccinati in questa campagna, ovvero l’85%. Inoltre, sono stati notificati ulteriori 45 casi ancora in fase di analisi e che, se confermati, farebbero salire la quota a 77 casi. Al momento si registrano, purtroppo, tre decessi, uno dei quali da confermare. “Gli emiliano-romagnoli- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- hanno aderito in queste settimane alla campagna vaccinale, ma questi numeri non bastano. Siamo in prossimità del picco influenzale e c’è ancora tempo per vaccinarsi. Per questo occorre ancora uno sforzo ulteriore. Nelle ultime settimane, purtroppo, sia l’influenza che il Covid hanno ripreso a circolare e c’è il rischio che molti pazienti non vaccinati possano essere contagiati. Per questo
L’Emilia-Romagna è al primo posto tra le Regioni italiane per la capacità delle sue strutture sanitarie di soddisfare i bisogni di salute dei cittadini. A certificarlo è Agenas, l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari che, nell’ambito della sua analisi annuale sulle principali dinamiche della mobilità sanitaria interregionale in Italia, relative al 2022, ha calcolato un nuovo indicatore - l’Indice Isdi di soddisfazione della domanda interna - utile a misurare il livello di risposta della sanità regionale rispetto ai bisogni di assistenza e cura espressi dalla popolazione. L’Emilia-Romagna si classifica prima in Italia, con un indice pari a 1.11: quando l’Isdi è superiore a 1, infatti, significa che le strutture sanitarie offrono più prestazioni di quante siano richieste dagli abitanti, mentre nelle regioni con un valore inferiore a 1 la produzione non risponde ai bisogni, ed è necessaria la mobilità sanitaria per assistere tutte le persone che hanno bisogno di cure. Dopo la nostra regione, si posizionano Lombardia (1.06), Veneto e Toscana (entrambe con un indice di 1.02). “Un risultato importante, che ancora una volta certifica la qualità della nostra sanità pubblica regionale e l’eccellenza dei nostri professionisti - afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Pur davanti alle enormi
Il sindacato autonomo dei medici ha diffidato AUSL Romagna dal chiudere la ex Guardia Medica (l’ambulatorio di Continuità Assistenziale prefestivi e festivi) di Santarcangelo in concomitanza dell’apertura del CAU clementino il 15 gennaio. Analoga diffida è stata inviata riguardo la medesima operazione che dovrebbe avvenire a Ravenna: dopo la diffida, Ausl Romagna ha risposto al sindacato con una lunga lettera. "Ancora una volta sorprendono le affermazioni pretestuose di questa sigla Sindacale della Medicina Generale, che invece di adoperarsi per assolvere al proprio ruolo istituzionale appare molto più intenta a diffondere inutili allarmismi e disinformazione, ventilando esposti in procura, diffide e fantomatiche chiusure di servizi. E' necessario fare chiarezza, in maniera tale che possano giungere alla popolazione le informazioni corrette. Si fa presente che, ai sensi della DGR 1260/2023 di riordino della rete di Emergenza-Urgenza e potenziamento dei servizi di assistenza primaria, ciò che può essere erogato negli attuali ambulatori della continuità assistenziale, senza compartecipazione alla spesa (Visite mediche, certificazioni, terapie farmacologiche, piccoli procedimenti di chirurgia minore - suture, medicazioni, rimozione punti), continuerà ad essere reso disponibile alla popolazione confluendo nel contesto di un servizio più strutturato, con presenza di operatori di diverse professionalità - infermieri, operatori tecnici, socio-sanitari oltre che medici - e
Oltre 12.000 accessi nel primo mese di attività, 1 ora e 25 minuti il tempo medio di attesa, con l’83% dei pazienti (8 su 10) che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura e l’84% che vi accede in orario diurno. Tra i principali motivi di accesso, problemi di tipo ortopedico e gastrointestinale e disturbi minori, proprio quelle urgenze a bassa complessità per cui la Regione ha istituito i CAU. Ė la fotografia, aggiornata al 28 dicembre, del primo mese di attività di 16 Centri di assistenza urgenza dell’Emilia-Romagna, dei 19 già attivi su tutto il territorio, sempre alla stessa data. I numeri riguardano in particolare i CAU di Piacenza, Bobbio (PC); Parma; Reggio Emilia; Castelfranco Emilia (MO); Budrio, Vergato, Navile e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA) e Cattolica (RN). “Il monitoraggio - afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- conferma la buona partenza per tutti i CAU, nonostante la complessità del periodo dovuta alla stagione invernale, con una maggiore diffusione di influenza e Covid: i tempi di attesa sono limitati e la quasi totalità dei pazienti trova risposta e soluzione al proprio problema direttamente all’interno della struttura. Questa riorganizzazione va nella
Il sindacato autonomo dei medici diffida AUSL Romagna dal chiudere la ex Guardia Medica (l'ambulatorio di Continuità Assistenziale prefestivi e festivi) di Santarcangelo in concomitanza dell’apertura del CAU clementino il 15 gennaio. Analoga diffida è stata inviata riguardo la medesima operazione che dovrebbe avvenire a Ravenna. Pietro Pesaresi, Presidente Provinciale SNAMI Rimini, scrive di "proposta unilaterale da parte di questa Azienda Asl". La diffida è stata inviata "per evitare eventuali disagi e disguidi in capo alla utenza dal procedere a tale riorganizzazione in assenza di qualsivoglia comunicazione alle OOSS o tantomeno accordo sindacale locale, ricordando che la attività CAU (che richiede formazione specifica) e la attività di Continuità Assistenziale sono attività diverse, normate differentemente e rispondono a diverse esigenze assistenziali e protocollari". Pertanto, "in attesa di un accordo sindacale nel merito, i medici di C.A. soprattutto al fine della continuità della assistenza primaria per la cittadinanza, proseguiranno regolarmente nella programmazione e nella attività ambulatoriale prefestiva e festiva", comunica lo SNAMI.
Analizzando i dati che fanno riferimento ai casi di melanoma in Italia del 2022, si evince che, in valori percentuali, sono in continuo aumento (circa del 7%). Sulla base di questo presupposto occorre prevenire ed effettuare controlli dermatologici periodici tramite una mappatura nei, in particolar modo, a seguito dell’insorgenza di macchie sulla pelle di forma e colore sospetti. Alla domanda qual è il tumore della pelle più pericoloso, c'è una sola risposta: il melanoma. Ma partiamo prima col capire cos'è il melanoma, una terribile malattia che, se diagnosticata in modo tardivo può provocare la morte di chi ne è affetto nel giro di pochi mesi. Il tumore più pericoloso della pelle, il melanoma, può colpire sia uomini che donne, e si manifesta a causa della trasformazione tumorale e della modificazione delle cellule cutanee che ne determinano il colore, ovvero, i melanociti. Il tumore da melanoma può comparire sul tessuto cutaneo apparentemente sano, anche per via di fattori genetici, ma può insorgere persino dalla modificazione dei nei preesistenti, che assumono forma, colore, dimensione e spessore irregolari, tenendo conto della storia familiare in merito a questo tipo di tumore della pelle, che viene valutata dal medico specialista. Chi colpisce il melanoma? Le persone di ceppo
Nell’ultima seduta del 2023 il consiglio comunale di Misano Adriatico ha approvato lo schema di accordo interistituzionale per la gestione associata dei servizi sociosanitari tra l’azienda USL della Romagna e gli Enti Locali del Distretto di Riccione. Con tale accordo viene rinnovata per il triennio 2024-2026 la convenzione per la gestione in forma associata ed integrata di funzioni attinenti agli ambiti della non autosufficienza e dei bisogni complessi di anziani, persone con disabilità, minori e famiglie. La convenzione prevede anche la realizzazione di sinergie interistituzionali l’integrazione delle politiche sociali e sanitarie con le altre politiche educative, culturali, formative, del lavoro, urbanistiche ed abitative, che impattano con la salute e il benessere del cittadino. Ai servizi sociali il comune di Misano Adriatico, nel 2’23, ha destinato complessivamente circa 725.000 euro. Gli importi più significativi riguardano la gestione associata di anziani disabili e minori, per cui sono stati destinati, rispettivamente, 174.763 euro e 193.578 euro. Per il fondo affitto, di cui hanno potuto beneficiare 110 famiglie, sono stati erogati 134.955 euro, mentre il fondo emergenze abitative ha erogato 20.671 euro destinati a 8 famiglie. Per il Centro Giovani sono stati erogati complessivamente circa 33.000, tra contributo, spese per affitto e utenze. Ventimila euro sono stati
Un prezioso regalo di Natale per tutti i pazienti del reparto di Medicina Interna e Reumatologia dell’ospedale Infermi di Rimini. E’ quello effettuato dall’Associazione Giovani Soci di RivieraBanca Credito Cooperativo “Fabbrica Giovani Idee”, attraverso una donazione di 3.400 euro finalizzata all’acquisto di una sonda ecografica. La cerimonia di consegna della somma si è svolta sabato 23 dicembre proprio nel presidio ospedaliero riminese, da una delegazione composta da Giulia Pensalfini, vice presidente dell'Associazione Giovani Soci di RivieraBanca "Fabbrica Giovani Idee", Leonardo Gerboni, Luca Bonfè e Nicola Sarti. “Sono felice di annunciare che l'Associazione Giovani Soci di RivieraBanca Fabbrica Giovani Idee abbia sostenuto un progetto così innovativo e solidale – ha sottolineato Matteo Merlini, responsabile Marketing, Multicanalità e Digital Innovation dell’istituto di credito che ha partecipato all’incontro – promosso dal team dei giovani infermieri dell'Unità Operativa di Medicina Interna e Reumatologia dell'Ospedale Infermi di Rimini. Sono sicuro che il dialogo tra le due associazioni giovanili continuerà e porterà benefici alla comunità”. A rappresentare Ausl Romagna erano presenti Cristina Fabbri, Direttore Direzione Infermieristica e Tecnica ambito di Rimini, Domenico D’Erasmo, responsabile Direzione Infermieristica e Tecnica Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità Rimini, Fabio Mascella, Direttore Unità Operativa Medicina Interna e Reumatologia dell’ospedale di Rimini,
Dieci anni in filigrana. Per festeggiare i primi dieci anni del Poliambulatorio Sociale promosso dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Fondazione dell’Ordine Commercialisti di Rimini ha deciso di destinare a questa preziosa opera la sua annuale devoluzione. “La Filigrana – commenta il Presidente della Fondazione, Paolo Gasperoni – ci ha segnalato la necessità di dotarsi di un prezioso strumento per valutare sotto vari aspetti la condizione psicologica e mentale dei pazienti che si rivolgono agli specialisti, che qui offrono il loro tempo volontariamente. È stato immediato l’assenso del Consiglio ed eccoci qui a sostenerne l’acquisto”. “L’aiuto della Fondazione dei Commercialisti ci consentirà di dotarci di uno strumento che non è disponibile alla sanità pubblica che ci permetterà di effettuare una valutazione diagnostica normalmente molto costosa e quindi inaccessibile per le fasce più fragili - dice la psicologa Lara Maestri – e che consente test di approfondimento, con valore scientifico, sullo stato psicologico delle persone, con declinazioni sullo stato cognitivo, intellettivo e della personalità. Dai risultati si può partire per intraprendere un percorso di accompagnamento o terapeutico efficace." Al poliambulatorio operano una quindicina di sanitari, la metà sono psicologi e psicoterapeuti, ma sono coperte anche le prestazioni di neurologia, ginecologia e ostetricia, cardiologia, fisiatria e da