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La critica mossa al governo dall'assessore per le politiche per la salute

Mentre raggiunge  l'85% di adesioni lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e infermieri iniziato alla mezzanotte del 5 dicembre, l'assessore alle Politiche per la salute del Comune di Rimini Kristian Gianfreda esprime tutta la sua preoccupazione per lo stato della sanità pubblica in questi mesi. “Stando alle ultime statistiche nazionali, ad oggi, mancherebbero circa 30 mila medici negli ospedali di cui 4500 nei pronto soccorso, 65 mila infermieri ed, entro il 2025, 40 mila persone tra il personale medico e sanitario. Questi numeri, purtroppo, dipingono un quadro eloquente dello stato di difficoltà in cui sta versando la sanità pubblica, vittima di un esodo di organico dovuto a pensionamenti imminenti e camici bianchi che, in cerca di stipendi più competitivi e migliori condizioni lavorative, scelgono il privato o, in alternativa, fanno le valigie ed emigrano all’estero. Tra il 2011 e il 2021 abbiamo assistito in Italia alla chiusura di 125 ospedali, e il Pil per la spesa sanitaria italiana continua a rimanere sotto la media Ocse.   Non si capisce bene la strada che vuole abbracciare il Governo attuale, ma quello che è ormai evidente è che se si continua su questa linea si rischia davvero di finire in un

Prestigioso riconoscimento internazionale. A Barcellona, in occasione di "Piscina & Wellness"

Il complesso termale attivo sulla spiaggia di Miramare di Rimini si è infatti aggiudicato il primo premio quale miglior centro per la talassoterapia a livello europeo. La cerimonia di consegna si è svolta il 27 novembre scorso a Barcellona, in Spagna, in occasione di "Piscina & Wellness", importante fiera dedicata ai professionisti e agli operatori della piscina, del benessere e del wellness che ha richiamato oltre 14mila visitatori da più di 100 paesi del mondo.   Un palcoscenico di prestigio, con oltre 367 espositori provenienti da tutta Europa e non solo, che ha visto salire sul palco il direttore generale di Riminiterme, Massimo Ricci.   La struttura termale riminese è stata selezionata da una giuria di esperti del settore, che ha compiuto una valutazione approfondita tenendo conto di vari elementi: dalla capienza dell'impianto all'accoglienza, dalla professionalità e preparazione dello staff fino ad arrivare all'elevatissima qualità dei trattamenti in ambito talassoterapico e riabilitativo, con elevatissimi standard di efficienza e di controllo delle acque impiegate.   "Si tratta di un risultato che certifica il lavoro svolto in questi anni da Riminiterme per ampliare e migliorare la propria offerta - spiegano il direttore Ricci e il presidente Ivan Gambaccini -. Un riconoscimento degli sforzi compiuti per

Non c'è nessun record di risorse per la nostra salute ma solo tagli e la spinta inesorabile verso il privato

Oggi la sanità si ferma. Medici ed infermieri, dirigenti e specializzandi di strutture pubbliche e convenzionate aderiscono allo sciopero di 24 ore proclamato dalle sigle sindacali più importanti del settore. Vengono garantiti i servizi d’urgenza, dai pronto soccorso alle terapie intensive, l'assistenza ai malati oncologici, l'emodialisi. I medici di famiglia non aderiscono allo sciopero. Numerose le manifestazioni previste in molte città italiane. Medici ed infermieri in piazza per dire: “La sanità pubblica non si svende si difende”. Uno sciopero dei lavoratori della sanità per salvare il Servizio Sanitario Nazionale. Uno sciopero che dovrebbe riguardare tutti. In passato, su temi che riguardano tutti  ci si fermava tutti: sciopero generale. E cosa c'è di più generale della salute? Abbiamo visto durante gli anni del Covid cosa ha significato un servizio sanitario radicato sul territorio. Abbiamo chiamato eroi quei medici e infermieri. A distanza di pochi mesi ci siamo dimenticati di tutto. Abbiamo un governo che taglia la spesa sanitaria riportandola sotto il 7% rispetto al Pil raggiunto con i governi Conte e Draghi. Aggiungendo ai tagli anche la beffa, proclamando di aver raggiunto il "record asslouto" di risorse per la sanità. Per il 2023 ci sono solo 3 miliardi in più al fondo nazionale

Astensione dal lavoro proclamata dalle Associazioni sindacali AANAO ASSOMED, CIMO FESMED e NURSING UP

L'Azienda USL della Romagna informa la cittadinanza dello sciopero nazionale proclamato dalle Associazioni sindacali AANAO ASSOMED e CIMO FESMED per l’intera giornata del 5 dicembre 2023 riguardante il personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa del S.S.N. ivi compresi IRCCS (istituti di Ricovero e Cura a Carattere scientifico), IZS (istituti Zooprofilattici Sperimentali) ed ARPA, dipendenti delle Aziende ed Enti del SSN, compresi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 della legge n. 146/90, quelli delle Strutture anche di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN, ed i medici specializzandi assunti ai sensi dell’art. 1, comma 547 della Legge 145/2018. Nella stessa giornata del 5 dicembre 2023 l’Organizzazione Sindacale NURSING UP ha proclamato lo sciopero generale nazionale del personale appartenente alle professioni infermieristiche e tutto il personale sanitario non medico afferente alle qualifiche del comparto della sanità operante nelle aziende sanitarie, nelle aziende ospedaliere e negli enti della sanità pubblica, al quale ha aderito anche COINA. Nella giornata dello sciopero saranno assicurati i servizi pubblici essenziali attraverso l’erogazione delle prestazioni indispensabili non dilazionabili nel rispetto della vigente normativa.

Mostra del fotoreporter Matteo Placucci "Cosa è rimasto dopo la tempesta" fino al 29 dicembre

E’ stata inaugurata venerdì 1 dicembre, alla Galleria Monoblocco - Dea piano rialzato dell'Ospedale Infermi di Rimini, la mostra fotografica del fotoreporter Matteo Placucci dal titolo "Reduci del Corona – Cosa è rimasto dopo la tempesta", che rimarrà visitabile gratuitamente fino al 29 dicembre.  Ad effettuare il taglio del nastro è stato lo stesso Placucci, affiancato dal dottor Matteo Ciotti della direzione medica ospedaliera e da Manuela Guido e Francesca Palmarini dell’ufficio Fundrasing dell’AUSL Romagna. Con questo suo progetto fotografico Matteo Placucci ha documentato con immagini e narrativa l’aspetto emotivo e le ripercussioni psicofisiche a danno del personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19. Avvalendosi della collaborazione della dottoressa Laura Ravaioli (psicologa e psicoanalista), dall'insorgere della pandemia e per i successivi tre anni il fotoreporter ha elaborato un percorso in grado di interpretare la condizione emotiva degli operatori del settore sanitario delle regioni maggiormente colpite, propedeutico ad aprirsi e ad esternare le proprie emozioni, condividendo con loro ansie, paure, dubbi, rabbia, smarrimento, depressione. “Le foto sono state scattate in venti strutture ospedaliere della Penisola, tra cui quelle romagnole, e ritraggono un centinaio di operatori sanitari – spiega Placucci, originario di Cervia, prossimo a partire per il Kosovo – seguiti sul posto di

Copertura vaccinale fra le più alte d'Italia ma copre solo il 13,2% degli over 60 anni e il 18,5% degli ultraottantenni

Salgono in Emilia-Romagna, nella settimana compresa tra il 24 e il 30 novembre, i contagi da Covid: i nuovi casi positivi sono stati 3.847, con un incremento del 73% rispetto alla settimana compresa tra il 3 e il 9 novembre. E' quanto emerge dai numeri presentati dalla Regione secondo cui i decessi sono passati da 19 a 39, il numero di ricoveri ordinari è cresciuto del 61% (1.257 rispetto a 782) e la terapia intensiva si è resa necessaria per 27 malati (+35% rispetto ai 20 della prima settimana del mese). "Per favorire la più ampia adesione possibile alla vaccinazione - spiega una nota - la Regione ha convocato le Aziende sanitarie lunedì prossimo per concordare una strategia condivisa, invitandole nel frattempo a rafforzare la somministrazione del vaccino anti Covid nei soggetti fragili". Tra le iniziative possibili, viene evidenziato, "anche gli Open Day anti Covid senza prenotazione: l'Ausl di Piacenza farà da apripista con due giornate ad accesso libero domani e sabato 9 dalle 9 alle 12.30 nella Casa della salute e della comunità di piazzale Milano. Intanto sono oltre 722mila vaccinazioni antinfluenzali effettuate, a fine novembre, in Emilia-Romagna (esattamente 722.314), con un’elevata copertura dei più fragili: sul totale, quasi 589mila sono state somministrate

Tra gli interventi anche l’acquisto di dotazioni tecnologiche per i Centri di Assistenza Urgenza - CAU

12,5 milioni di euro: per ridurre le liste d’attesa in ambito chirurgico, migliorare la prossimità delle cure, completare la dotazione tecnologica dei CAU – Centri di Assistenza e Urgenza, acquistare defibrillatori. Sono le nuove risorse che la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini stanzia per una serie di interventi di riqualificazione funzionale del patrimonio edilizio, impiantistico e tecnologico del Servizio sanitario regionale, che coinvolgeranno tutte le Ausl dell’Emilia-Romagna. 9,2 milioni di euro sono risorse regionali e 3,3 milioni delle Aziende sanitarie: serviranno a implementare e migliorare l’offerta sanitaria e assistenziale in un quadro di sostenibilità economico-finanziaria. La ristrutturazione di blocchi operatori o l’acquisto di sistemi robotizzati per la chirurgia serviranno, ad esempio, ad aumentare le prestazioni chirurgiche riducendo le liste d’attesa. Così come la realizzazione delle Case della Salute permetterà di garantire la prossimità e continuità delle cure. Tra gli interventi anche l’acquisto di defibrillatori e di strumentazione tecnologica per i Centri di Assistenza Urgenza (CAU), che stanno aprendo in tutto il territorio regionale e fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza dell’Emilia-Romagna. “I fabbisogni sanitari - spiegano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - cambiano

Continua la gara di solidarietà dopo che il 15 settembre scorso qualcuno ha ucciso Oscar, mascotte del reparto

Grazie alla sensibilità della società civile si va popolando sempre più di pesci d’acqua dolce l’acquario del reparto di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini, per la gioia dei piccoli pazienti ricoverati. Dopo l’intervento di restyling effettuato in collaborazione con lo staff di biologi professionisti dell’Acquario di Cattolica (Gruppo Costa Edutainment) e gli esperti dell’Acquario Club di Cesenatico, culminato nell’inaugurazione del 7 novembre, è proseguito il ripopolamento degli spazi con tante specie diverse, reso possibile dalla mobilitazione di tantissimi donatori privati, provenienti da tutta la Penisola, mossi dal desiderio di regalare un momento di svago e magari un sorriso ai bimbi presenti in reparto. Il 15 settembre scorso un pesciolino che era stato battezzatto Oscar, divenuto la mascotte del reparto, era stato prelevato un pesce dall’acquario e sbattuto per terra, dove era stato ritrovato morto. Da allora è scattata la gara di solidarietà per riportare ai piccolo pazienti la compagnia di psci colorati. In particolare nei giorni scorsi, ad allietare le giornate dei bambini, sono arrivati altri pesci nell'acquario della Chirurgia Pediatrica dell'ospedale di Rimini. “Il nostro più sentito ringraziamento, anche a nome dei piccoli pazienti che si allietano della presenza dei coloratissimi pesci – sottolinea il chirurgo e primario del reparto di Chirurgia

William Raffaeli: "Salute e Verità: un binomio essenziale per una buona sanità"

Dopo gli incontri in Valmarecchia con dirigenti Ausl, il PD fa il punto per voce del suo responsabile sanità, il dottor William Raffaeli. Il tema è quello del CAU, il Centro Assistenza e Urgenza, che dovrebbe nascere a Novafeltria ma sul quale le perplessità sono molte, anche in relazione a un  temuto depoeanziamento del locale ospedale "Sacra Famiglia". "La "Salute" è una condizione che contiene molte sfaccettature a seconda del valore primario a cui si fa riferimento. L'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce nel 1948 la “Salute” come uno “stato di benessere bio-psico-sociale”. Il diritto alla salute è un "bene” primario impresso nella Costituzione italiana che ne garantisce la fruibilità mediante il servizio sanitario nazionale, universalistico e gratuito. Come preservare la salvaguardia sostanziale di questo diritto se non con una analisi guidata da rigore etico e scientifico della realtà in cui si opera promuovendo la "verità giusta”!", premette Raffaeli. Che prosegue: "Da molti mesi i cittadini, i rappresentanti istituzionali e politici dell'Alta Valmarecchia si confrontano per reclamare sul loro territorio l’attivazione di un Pronto Soccorso ospedaliero e non l’attivazione di un “Centro di assistenza urgenza-CAU” associato al Presidio di Primo Intervento (P.P.I.).  L’idea imprecisa di cosa faccia e come operi il CAU

Il riconoscimento ricevuto dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere

Tutti gli ospedali dell’AUSL Romagna sono stati premiati, quest’anno, con i Bollini Rosa, per il biennio 2023-2024, dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. I bollini, con validità dal 1° gennaio 2024, sono stati assegnati alle seguenti strutture ospedaliere dell’Ausl Romagna: Presidio Ospedaliero “Maurizio Bufalini” di Cesena Presidio Ospedaliero 'Degli Infermi' di  Faenza Presidio Ospedaliero “Morgagni-Pierantoni” di Forlì Presidio Ospedaliero “Umberto Primo” di  Lugo Presidio Ospedaliero “Santa Maria Delle Croci” di Ravenna Ospedale “Ceccarini” di  Riccione Presidio Ospedaliero “Infermi” di  Rimini Fondazione Onda ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre a una crescita numerica, assistiamo a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre Bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso Bando a 126 di questa edizione. 188 strutture hanno conseguito due Bollini e 53 un Bollino. La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute. «L’11esima edizione

Una mattinata e un pomeriggio di approfondimenti organizzati  dal dottor Marco Fravisini

Più di trenta specialisti da ogni angolo dello Stivale a confronto per un’intera giornata sulle nuove frontiere della protesi al ginocchio, una mattinata e un pomeriggio di approfondimenti organizzati  dal dottor Marco Fravisini (Ospedali Privati Sol et Salus e Villa Maria di Rimini) e riconosciuti e accreditati dal Ministero della Salute.   Si terrà sabato 2 dicembre alla Sala Congressi dell’Hotel Lungomare di Riccione – Via Milano 7- un Corso a numero chiuso e gratuito per 80 partecipanti dal titolo: “The perfect knee Novità in tema di protesi di ginocchio. Il futuro è ora”. Medici chirurghi specializzati in ortopedia e traumatolgia parleranno davanti a una platea di 120 persone, giovani medici, fisioterapisti, fiasiatri, Ortopedici e Medici dello Sport (cui l’esperienza varrà 7 crediti formativi) dell’artrosi di ginocchio, patologia estremamente frequente che coinvolge sempre di più la popolazione giovanile e che nei casi avanzati necessita di trattamento chirurgico. Il focus sarà sull’impianto ideale con un corretto allineamento e bilanciamento, in grado di soddisfare il paziente. Si parlerà di studi biomeccanici e ingegneristici, di modelli che  portano allo sviluppo di impianti protesici di nuova generazione con  materiali innovativi e design personalizzati.   “L’artrosi di ginocchio è una patologia estremamente frequente e coinvolge sempre di più la

Ma nel 2022 il numero maggiore in assoluto e percentuale si è registrato a Parma, le iniziative per la Giornata mondiale

Informare e informarsi può fare la differenza, soprattutto quando si parla di infezione da Hiv. In Emilia-Romagna, negli ultimi 17 anni, si è registrato un calo costante del numero di persone che la contraggono: nel 2022 i casi registrati sono stati 162, contro i 368 del 2006, circa il 56% in meno. Un dimezzamento che interessa sia gli uomini che le donne e che rappresenta, complessivamente, un risultato importante. Resta però alta - nel 2022 il 56% dei casi - la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi Hiv tardiva, cioè persone diagnosticate sieropositive che presentavano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) o con un numero di linfociti CD4 - i globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell’organismo - basso, inferiore a 350 cellule/mm (una persona sana ha un numero medio di CD4 che oscilla tra i 500 e i 1.200). Per questo motivo anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, il 1^ dicembre, la Regione Emilia-Romagna, assieme al Servizio sanitario regionale e a HelpAids e in collaborazione con Arcigay, Gruppo Trans APS e Plus Odv, promuove la campagna di sensibilizzazione e comunicazione “Il lato positivo” (https://www.helpaids.it/il-lato-positivo). Con un messaggio importante: “Amo la mia vita anche con l’Hiv. Grazie