"La realizzazione del CAU di Novafeltria (centro di assistenza e urgenza) in prossimità di un Punto di Primo Intervento destinato a breve a diventare Pronto Soccorso rappresenta l’ennesimo spreco di risorse pubbliche" Lo dice il Comitato Giù le mani dall'Ospedale di Novafetria. Che prosegue: "Lo abbiamo scritto, lo hanno ripetuto i Sindaci ma da quell’orecchio l’Ausl della Romagna non ci sente. Che il PPI di Novafeltria debba diventare Pronto Soccorso, nonostante il parere contrario della direttrice del Dipartimento Emergenza, Internistico e Cardiologico Rimini è oramai un dato di fatto, per i seguenti motivi : A) Dal 2016 Regione e Conferenza dei Sindaci(CTSS), hanno certificato che il Presidio Ospedaliero di Novafeltria insiste in area disagiata (come riconosce la stessa Dr. Perin mentre scrive “nonostante il comune rientri nelle zone disagiate…” B) Il Pronto Soccorso nei presidi ospedalieri in aree particolarmente disagiate , è previsto da una legge dello stato (art 9.2.2 allegato 1 del DM 70 2 Aprile 1975 meglio conosciuto come decreto Balduzzi che recita “un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza, inquadrato nella disciplina specifica così come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA
A San Marino sono stati consegnati questa mattina, al Centro Farmaceutico dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, i nuovi vaccini antiCovid. Si tratta di una prima fornitura di 1.440 dosi, provenienti dall’HUB Nazionale Vaccini di Pratica di Mare, di vaccini Pfizer/BioNTech a mRNA di ultima generazione, specifici contro le nuove varianti del virus SARS-CoV-2 in circolazione. Si ricorda che la vaccinazione antiCovid è vivamente consigliata per tutti coloro che appartengono alle categorie a rischio, in particolare le persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento, operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, studenti delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione e persone con elevata fragilità o con condizioni che aumentano il rischio di Covid-19 grave. Per ricevere la vaccinazione antiCovid è necessario prenotarsi tramite il CUP, contattando il numero 0549 994889, oppure su internet dalla home page del sito ISS (www.iss.sm) accedendo alla sezione “Servizi on-line”. Si rammenta infine che è possibile ricevere la vaccinazione antiCovid anche in contemporanea a quella
Domenica 23 ottobre alle 12.30 si è tenuta presso il Centro Sociale “G. Del Bianco” la tradizionale “Festa della Solidarietà”, evento di raccolta fondi organizzato dai volontari del punto IOR di Misano Adriatico. Il pranzo è stato come sempre l’occasione per ritrovarsi, per fare il punto della situazione della lotta contro il cancro sul territorio e per realizzare qualcosa di concreto per la scoperta di terapie sempre più innovative e personalizzate. L’iniziativa è stata come sempre un grande successo: ben 150 persone si sono sedute a tavola, per un incasso di 6.650 euro. Il contributo, come spiegato, verrà utilizzato a sostegno dei progetti di ricerca oncologica più promettenti, affinché possano arrivare al letto dei pazienti nuove prospettive di cura il più velocemente possibile. Gli ospiti sono stati deliziati dai piatti sapientemente preparati dagli chef, Oto De Grutola, Solideo Lenti, Davide Pontoniere e Gianluca Sarnicola, mentre il servizio è stato curato, anche quest’anno, dal Maître Alessandro Oliveto ed i suoi studenti dell’IPSSEOA Severo Savioli di Riccione. A fare gli onori di casa il Sindaco Fabrizio Piccioni, che ha salutato i presenti ringraziando chi già si dedica in maniera del tutto gratuita ed altruistica a chi soffre e ha sollecitato quanti invece si
“Lunga vita alla sanità pubblica”. Un messaggio semplice, un obiettivo importante. Entro fine 2023 partono in Emilia-Romagna i primi 30 Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), che fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale. Rappresentano il nuovo modello di sanità territoriale potenziata pensato per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, sgravando così i Pronto soccorso, dove far confluire solo i casi più gravi. Per una presa in carico più veloce e appropriata. Sono strutture territoriali - a regime almeno una per ogni Distretto sanitario - dotate di équipe medico infermieristiche adeguatamente formate, che, quando il percorso sarà completato, saranno attive H24 7 giorni su 7, con un bacino d’utenza tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo, infatti, è garantire a tutti i cittadini la cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, in tempi rapidi e senza lunghe attese. Già illustrati in tutta l’Emilia-Romagna attraverso le Conferenze territoriali socio-sanitarie e molteplici incontri che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha avuto con le organizzazioni sindacali, i professionisti della sanità e le Aziende sanitarie e ospedaliere, ora vengono fatti conoscere più da vicino anche ai
“Grani antichi. Una moda piena di falsità” è stato il titolo dell’incontro organizzato lunedì 23 ottobre, presso la Sala del Cubiculum Artistarum di Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna, dall’Accademia Nazionale di Agricoltura in collaborazione con la casa editrice “Il Mulino” e l’Associazione Regionale Giornalisti Agricoltura (ARGA Emilia-Romagna). Il dibattitto ha tentato di analizzare luci e ombre delle tipologie di frumento dette “grani antichi” oggi presenti sul mercato. Ne hanno parlato, moderati dal Dott. Ercole Borasio, Accademico Ordinario già Direttore Generale della Produttori Sementi S.p.a, il Prof. Silvio Salvi, Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria, la giornalista Lisa Bellocchi, Presidente dell’European Network of Agricultural Journalist e il Prof. Luigi Cattivelli, Direttore del Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA, autore anche del volume “Pane nostro. Grani antichi, farine e altre bugie” (Edizioni “Il Mulino, 2023) presentato durante il dibattito. Senatore Cappelli, Aureo, farro, grano monococco: sono nomi ormai noti a tutti. Li incontriamo ogni giorno tra gli scaffali dei supermercati, ricolmi di prodotti – farine, pane, pasta – a base di “grani” con caratteristiche uniche o di varietà particolari, possibilmente “antiche”. Alla base di questa corsa al grano migliore, qualsiasi cosa voglia dire, cavalcata dal mercato e dal marketing, c’è molta
Fascicolo Sanitario Elettronico: come funziona? Quali opportunità offre ai cittadini? E ancora, perché e come attivarlo? Per far conoscere e spiegare a tutta la popolazione, in modo semplice e pratico, questa importante risorsa digitale che facilita l’accesso ai servizi sanitari semplificandoci la vita, Ausl Romagna promuovere su tutto il territorio, a partire dal 30 ottobre, un nuovo Ciclo di incontri informativi dedicati ai cittadini dal titolo “Digitalizziamoci: la P.A. Digitale viene da te”. Gli operatori aziendali degli Sportelli Unici si metteranno a disposizione dei cittadini per guidarli nell’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico e fare conoscere loro l’ampia gamma di servizi on line che questo importante strumento mette a disposizione, evitando di doversi recare agli sportelli: dalla prenotazione di esami e visite all’autocertificazione di esenzioni da reddito, dal cambio e revoca del Medico e Pediatra di Famiglia alla stampa delle ricette prescritte dal medico e alla consultazione dei referti, con l’opportunità di avere sempre a disposizione la propria storia sanitaria a portata di click. Non solo, nelle giornate successive agli incontri sarà possibile ricevere, presso gli Sportelli Unici aziendali anche un supporto personalizzato nell’utilizzo della piattaforma e se il cittadino è sprovvisto di credenziali SPID potrà ottenerle. Gli incontri, per i quali è stata
L'Azienda USL della Romagna informa tutta la cittadinanza dello Sciopero generale del personale del Comparto Sanità dipendente della Azienda USL della Romagna, proclamato dall’Associazione Sindacale FIALS, dalle ore 7.00 del giorno lunedì 30 ottobre 2023 alle ore 7.00 di mercoledì 1° novembre 2023. Nella giornata dello sciopero saranno assicurati i servizi pubblici essenziali attraverso l’erogazione delle prestazioni indispensabili non dilazionabili nel rispetto della vigente normativa.
Contributi diretti a quelle attività che decidono di eliminare dalle loro attività slot machine o apparecchi simili per il gioco d’azzardo. Un’azione a contrasto della diffusione delle ludopatie che il Comune di Rimini ha voluto inserire nell’ambito del programma SISE - Sostegno alle Imprese e Sviluppo Economico – che mette in campo incentivi ed agevolazioni a sostegno delle attività imprenditoriali del territorio. Nell’ultima seduta la Giunta comunale ha deciso di aggiungere di modificare le linee guida del programma di incentivi aggiungendo una quarta finalità alle tre già previste dal bando, che prende il nome dalla campagna avviata nel 2019 dalla Regione Emilia Romagna, “Slot Free ER”. Con questo strumento l’Amministrazione propone l’assegnazione di un contributo economico a fondo perduto della durata massima di tre anni per quegli operatori economici che decideranno di dismettere gli apparecchi da gioco d’azzardo e di aderire al marchio regionale “Slot Free ER”. La condizione per l’assegnazione del contributo è l’impegno a non installare più alcun apparecchio almeno per tre anni. L’incentivo non riguarda gli operatori che sono già chiamati a dismettere le slot per obbligo di legge, in quanto ricompresi nelle aree di prossimità ai luoghi sensibili individuati dalla normativa regionale (l.r. 5/2013). La misura sarà attuata
55 anni, Silvio Ferrari, originario di Morciano di Romagna, era morto per le conseguenze di una polmonite interstiziale acuta da Covid-19. Era il 12 aprile del 2020, e l'Italia era nel pieno del primo lockdown. In buona salute, rappresentate di commercio, si era sentito male il 13 marzo, aveva chiamato più volte il medico di base per essere visitato. Il professionista però gli aveva diagnosticato telefonicamente una semplice influenza di stagione. Quando le condizioni si erano aggravate Ferrari era stato ricoverato, il 20 marzo 2020 all'Ospedale di Riccione e poi trasferito in terapia intensiva a Rimini, dove era morto il 12 aprile con una diagnosi di Covid. Se fosse stato ricoverato prima, si sarebbe salvato? Perché il medico di base non ne aveva disposto il ricovero in tempi più rapidi? Domande alle quali i familiari dell'agente di commercio, rappresentati dall'avvocato Ninfa Renzini, hanno cercato una risposta presentato una denuncia-querela nei confronti del medico di base, a loro dire, responsabile di non averlo visitato o disposto il ricovero in tempi più rapidi. Sulla vicenda la Procura della repubblica di Rimini si è già espressa con una richiesta di archiviazione, ma il gip, Manuel Bianchi ha disposto l'imputazione coatta del medico di base, difeso dagli
Straordinaria partecipazione per la seconda edizione della sfilata di moda benefica tenutasi domenica scorsa a Rimini, presso l’Osteria dei Poeti, con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere la realizzazione di spazi di cura e di accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori presso i Pronto Soccorso dell’Ausl della Romagna, nell'ottica dell'umanizzazione delle cure. L’evento, nato lo scorso anno grazie alla generosità di Michela Stacchini, riminese, che per sostenere l’ospedale della città ha deciso di mettere a disposizione capi spalla pregiati della sua collezione privata, alla quale quest’anno si sono uniti numerosi esercenti di negozi con la donazione di altri capi di abbigliamento e accessori, per un totale di novantasei articoli. La sfilata si è svolta nella suggestiva cornice di Piazza Malatesta e ha visto sfilare un gruppo di amiche e di medici dell’Ospedale di Rimini che, a scopo solidale e per sensibilizzare sul tema della violenza di genere, si sono messi in gioco indossando i capi per la riuscita dell’evento. Moltissime persone, cittadini e cittadine, professionisti dell’Azienda sanitaria e rappresentanti delle istituzioni, si sono ritrovati all’insegna dell’amicizia e della solidarietà nell’ambito della manifestazione che aveva l’obiettivo di sensibilizzare e porre l’attenzione sul tema del contrasto alla violenza nei
Se n'è andato a 75 anni il dottor Sergio Pasotti, dal 1975 fino ad agosto 2013, Dirigente Medico presso l’Unità Operativa di Medicina Interna e Reumatologia dell’Ospedale Infermi Rimini. Precedentemente, aveva occupato posizioni di rilievo come Specialista in Medicina Interna e Specialista in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università di Parma. Anche il Direttore Sanitario dell’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino, anche a nome del Comitato Esecutivo e di tutto il personale dell’ISS, intende esprimere sentimenti di vicinanza e profonda commozione alla famiglia del dr. Sergio Pasotti, scomparso recentemente. Professionista di alto profilo, il dr. Pasotti ha collaborato per tanti con l’ISS in qualità si specialista allergologo, dando prova, nella sua lunga esperienza di possedere qualità non comuni a dimostrazione dell’elevata professionalità, competenza e preparazione. "L’intero Istituto intende stringersi attorno alla famiglia per far giungere la propria vicinanza in questo momento di profondo dolore", scrive l'ISS.
Dopo le dure prese di posizione delle Organizzazioni Sindacali della Romagna relativamente all’avvio della sperimentazione dell’istituto della Pronta disponibilità per supplire alcune difficoltà organizzative più critiche in caso di assenze improvvise, la Direzione Generale di Ausl Romagna precisa quanto segue: "Alla fine del 2021, è stato dato avvio in Azienda al progetto di autogestione all’interno delle singole equipe in merito alle soluzioni organizzative da mettere in campo in caso di assenza improvvisa del personale infermieristico in turno, che costituisce la forma più avanzata di livello di autonomia in una organizzazione professionale, in quanto sono gli stessi professionisti che, in base alle singole specificità, possono individuare le soluzioni più efficaci sotto la guida del coordinatore. Tuttavia, da parte di molte organizzazioni sindacali sono state avanzati dubbi e critiche, nonché riportati all’attenzione della Direzione aziendale modalità di realizzazione della autogestione non sempre aderenti al dettato contrattuale, per non dire lesive dello stesso (queste in realtà mai del tutto compravate da evidenze chiare). A questo punto, per dare una risposta integrativa alle soluzioni organizzative definite dai rispettivi documenti di autogestione, tale da consentire il superamento di alcune situazioni più critiche in cui le modalità organizzative interne non siano in grado di poter coprire