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Studio AUSL Romagna ‘TAVI at Home’. La stenosi aortica si tratta anche senza Cardiochirurgia

La stenosi della valvola aortica è malattia dovuta alla calcificazione dei lembi della valvola che progressivamente ne limita l’apertura; la frequenza della malattia cresce all’aumentare dell’età ed oggi, anche a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita, è divenuta estremamente frequente. Quando compaiono i sintomi, la sopravvivenza del paziente è limitata, 50% a 2 anni, simile a quella delle più gravi neoplasie. In questi casi l’unica cura efficace è la sostituzione della valvola, che tradizionalmente è  effettuata mediante intervento cardio-chirurgico a cuore aperto. Da diversi anni è disponibile una tecnica alternativa, la TAVI (“Transcatheter Aortic Valve Implantation”), che consiste nell’impianto di una protesi valvolare biologica attraverso l’albero vascolare del paziente per via percutanea. L’intervento viene di regola eseguito da cardiologi interventisti esperti nella metodica, su paziente sedato, in sala di Emodinamica dedicata, in ospedali dotati di cardiochirurgia in sede per affrontare possibili gravi, per quanto rare, complicanze immediate. Nei pazienti anziani o nei più giovani con rischio chirurgico elevato la TAVI ha efficacia paragonabile a quella dell’intervento tradizionale a fronte di un netto vantaggio in termini di sicurezza e recupero funzionale; per tale motivo è ora considerata il trattamento migliore per la maggior parte dei pazienti, spesso anziani e fragili, affetti da questa

Sarà in vigore fino al 30 settembre e i controlli verranno effettuati dalla Polizia Locale, AUSL e da tutte le Forze dell’ordine

Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha firmato l'ordinanza che introduce misure straordinarie per contrastare la diffusione delle zanzare e prevenire l'infezione da West Nile Virus, seguendo le nuove linee guida appena fornite dalla Regione Emilia-Romagna. L’ordinanza obbliga tutti i soggetti pubblici o privati, gestori di strutture socio-assistenziali (residenziali e no residenziali) e di ospedali, laddove siano presenti spazi verdi circostanti fruiti dagli utenti, a effettuare trattamenti adulticidi settimanali fino al 30 settembre. Gli interventi straordinari preventivi con adulticidi devono essere eseguiti da ditte specializzate con le modalità indicate nelle “Linee guida regionali per un corretto utilizzo dei trattamenti adulticidi contro le zanzare” reperibili al seguente link Documenti tecnici (zanzaratigreonline.it) Inoltre è obbligatorio sarà data comunicazione e verranno affissi avvisi informativi alla cittadinanza nelle aree interessate, con almeno 48 ore di anticipo e che riportino la data e l’ora del trattamento e le misure di sicurezza a cui attenersi. Ricorda anche l’obbligo di informare preventivamente il luogo e della data del trattamento all’Associazione Apicoltori e di dare comunicazione della data del trattamento e dei prodotti impiegati al Comune (sportello.unico@pec.comune.rimini.it) ed all’Azienda USL – U.O. Igiene e Sanità Pubblica (ip.rn.dsp@pec.auslromagna.it) Come da precedente ordinanza sindacale del 1 agosto 2024, si ricorda che anche agli organizzatori

E l'opposizione va all'attacco della sindaca Foronchi: "Dove sono finite le promesse del PD?"

"Problemi a non finire al CAU Cattolica – Medici esasperati dalle condizioni di rischio continuo": ancora una denunca del sindacato autonomo medici di famiglia SNAMI. "Stamattina - srive il sindacato - risulterebbe che una famiglia straniera scambiando il CAU per un PS, essendo in ospedale, abbia portato un bambino con grave insufficienza respiratoria e condizioni critiche a rischio di vita. Bambino e genitori stranieri, barriera linguistica, necessità di un interprete per capirsi. Il personale del CAU avrebbe chiamato il 118, che tuttavia in un primo momento avrebbe inviato una sola ambulanza infermieristica in codice Giallo, ambulanza che appena giunta sul posto e vista la situazione di estrema criticità, avrebbe immediatamente attivato anche l’automedica 118. Fortunatamente nella struttura in quell’orario era anche presente un anestesista rianimatore anch’esso chiamato dai colleghi del CAU e assieme all’ Automedica del 118 per gestire l’emergenza a rischio di vita e portare il paziente al nosocomio riminese. Ennesimo “scambio” di CAU per un presidio di pronto soccorso, ennesimo rischio fortunatamente senza esiti negativi, affidandosi, come recentemente dichiarato dall’ azienda sanitaria, al “giuramento di ippocrate”, nuovo motto per la gestione del Risk Management". "Per rimarcare il precedente: Rimane quel “perché”, in una situazione così drammatica, quei cittadini qualificati come

Pesaresi: "L'Azienda sanitaria non si chiede perchè la gente va al CAU di Cattolica credendo che ci sia ancora un pronto sccorso"

"L’Azienda Usl Romagna non la può certo “mandare a dire” mistificando senso, contenuto e termini del comunicato stampa SNAMI, cercando di correlare il “Far West” al “tentativo degli operatori presenti al CAU di Cattolica” di “salvare una vita umana”: non si placa la polemica fra il sindacato autonomo dei medici di Famiglia SNAMI e l'Azienda sanitaria romagnola. Ultimo motivo del contendere è il CAU di Cattolica, dove i famigliari del 37enne accoltellato a morte a Tavullia si erano recati in cerca di un pronto soccorso. "Quello a cui si è inequivocabilmente inteso descrivere - scrive il presidente SNAMI Rimini Pietro Pesaresi (nell'immagine in apertura) è per converso quella “scena da Far West” a cui “gli operatori si sono trovati di fronte” rappresentata dall’irruzione di persone con “un ragazzo in arresto cardiaco dopo essere stato accoltellato”, situazione critica alla quale non risulta ontologicamente strutturato il CAU. Null’altro. Risulta parimenti del tutto puerile, oltre che sterile, cimentarsi nel fare aritmeticamente le pulci al riferimento “ai numerosi familiari” allorquando è lo stesso comunicato aziendale che rendiconta scriminando quelli che indica come “alcuni conoscenti” che hanno portato il paziente in CAU dai “due familiari” e “dagli altri pazienti presenti” accreditati nel numero di “cinque” oltre a “tre

L’Assessore Kristian Gianfreda: “Rimini come modello per la promozione di stili di vita”

Il Comune di Rimini ha aderito ufficialmente alla “Rete italiana Città Sane”, un'iniziativa promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questa adesione, formalizzata nella recente nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024-2026, rappresenta un'importante tappa nel percorso che il Comune ha intrapreso per trasformare Rimini in una “Città in salute”. Il riconoscimento della città come membro di questa rete, infatti, va di pari passo con un più ampio e ambizioso progetto di innovazione della medicina territoriale e di trasformazione urbana portato avanti dall'amministrazione comunale negli ultimi anni. Il concetto di "Città in salute" si basa su un approccio globale alla sanità pubblica, che va oltre il tradizionale modello di assistenza sanitaria. L'OMS definisce questa visione come "health in all policies", ovvero l'integrazione della salute in tutte le politiche locali. L'obiettivo non è solo quello di migliorare i servizi sanitari esistenti, ma di creare un ambiente urbano che faciliti e promuova stili di vita sani, incoraggiando i cittadini a fare scelte consapevoli e salutari. Il progetto “Città Sane” nasce nel 1995 come movimento di comuni italiani impegnati a perseguire gli obiettivi dell'OMS in materia di salute pubblica. Nel 2001, questo movimento si è formalmente costituito in Associazione, raggruppando numerose città italiane. La rete lavora in stretta collaborazione con il Centro per la Salute Urbana dell'OMS,

L'Azienda sanitaria contesta duramente il sindacato dei medici di famiglia: "Solito gratuito attacco denigratorio del sistema di soccorso"

L'Azienda USL della Romagna contesta duramente "la falsa ricostruzione" fornita dal sindacato dei medici di famiglia SNAMI  di quanto accaduto qualche giorno prima al CAU di Cattolica dopo il drammatico accoltellamento avvenuto a Tavullia costato la vita a una persona. "Quello che viene definito come “far west” - scrive la Direzione Generale di AUSL Romagna - non è stato altro che un tentativo degli operatori presenti al CAU di Cattolica (due medici, altrettanti infermieri e una OSS, dotazione ben superiore agli standard previsti), ai quali si è poi aggiunto il personale del 118, di salvare una vita umana, di una persona portata in autonomia da alcuni conoscenti, che dopo il drammatico accoltellamento avvenuto a Tavullia si sono recati spontaneamente alla più vicina postazione medica senza allertare il 118 Romagna. E come qualunque medico anche chi presta servizio al CAU è tenuto (in base al Giuramento di Ippocrate) a tutelare la salute e intervenire in qualunque situazione di emergenza in cui si trovi coinvolto in base alle proprie competenze. Anche se il CAU è una struttura di assistenza e urgenza a bassa complessità, tutti i professionisti sono formati e hanno svolto corsi di rianimazione cardiopolmonare, per cui in quella situazione hanno con

“Il servizio di automedica a Riccione non è stato ‘perso’, come Pullè vorrebbe far credere, ma è stato riorganizzato”

“Affinché il dialogo possa essere costruttivo è necessario che gli interlocutori siano credibili. Lo avevo sostenuto durante il periodo di commissariamento e lo ribadisco a maggiore ragione oggi. A Riccione, lo dico con rammarico, non tutti i componenti dell’opposizione possono essere considerati credibili. Fare terrorismo sulla salute dei cittadini, ad esempio, non rende un amministratore più credibile ma lo qualifica come irresponsabile”. La sindaca di Riccione e presidente del Comitato di distretto Daniela Angelini interviene a seguito della polemica sollevata dal segretario della lista civica di centrodestra Fabrizio Pullè sul funzionamento del servizio di automedica. “Il servizio di automedica a Riccione non è stato ‘perso’, come Pullè vorrebbe far credere, ma è stato riorganizzato nell’ambito di un’ottimizzazione complessiva della rete di emergenza urgenza e garantisce continuità su tutto il territorio sud della provincia di Rimini”. La medicalizzazione, contrariamente a quanto affermato, è operativa e risponde nei tempi standard previsti, continuando a svolgere un ruolo cruciale nel sistema di emergenza urgenza territoriale, con l’automedica posizionata a RiminiTerme dal prossimo mese di settembre. Inizialmente era stato individuato nel 2023 uno stabile a Miramare ma per problemi legati alla proprietà l’accordo è “saltato” e quindi sono in stato avanzato i lavori a Rimini Terme.

La facilitazione per le persone non autosufficienti

Il servizio per l’acquisizione delle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) è ora attivo anche a domicilio per le persone non autosufficienti: la novità dà seguito alla mozione proposta dal consigliere Patrick Wild (PenSa-Una Mano per Santarcangelo) e approvata dal Consiglio comunale il 29 luglio scorso.   Il Comune di Santarcangelo si è attivato per la raccolta delle Dat sin dal 2018, con l’entrata in vigore della legge 219/2017 che prevede che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, possa esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari attraverso le Dat, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche a singoli trattamenti sanitari.   Oltre 200 le dichiarazioni anticipate di trattamento registrate ad oggi nel Comune di Santarcangelo: se fino ad ora per poter depositare la dichiarazione era necessario recarsi presso il Municipio, adesso le persone impossibilitate a rivolgersi personalmente presso l’ufficio di Stato civile, a causa delle proprie condizioni di non autosufficienza, potranno richiedere il servizio a domicilio contattando i numeri 0541 356241 o 0541 356264.    

Ancora almeno tre giorni di disagio bioclimatico forte su tutta l'area di pianura dell'Emilia-Romagna

Ancora almeno tre giorni di bollino rosso per il caldo a Bologna e una situazione di disagio bioclimatico forte su tutta l'area di pianura dell'Emilia-Romagna. Il ministero della Salute, infatti, ha esteso fino a mercoledì il bollino rosso per la città di Bologna (l'unica monitorata dell'Emilia-Romagna), ma l'Arpae estende, sempre fino a mercoledì, la previsione di disagio bioclimatico da Rimini a Piacenza, fatta eccezione per le aree montane e collinari. La protezione civile ha emesso un'allerta gialla per temperature estreme sulla pianura di Bologna, Modena e Ferrara e sulla collina bolognese, con massime attorno ai 38 gradi. Le misure del Comune di Rimini Con l’estate nel suo clou, le temperature continuano a salire, rendendo fondamentale adottare ogni precauzione possibile per salvaguardare la salute, soprattutto delle persone più anziane. Proprio per rispondere a questa necessità, il Comune di Rimini, in collaborazione con l’AUSL, la Protezione Civile e il terzo settore, ha messo in atto già da maggio il Piano Caldo, un'iniziativa pensata per affrontare l’emergenza caldo in maniera strutturata e coordinata. Il Piano Caldo, che resterà operativo fino alla fine di settembre, si pone come obiettivo principale il monitoraggio costante delle condizioni fisiche e psicologiche della popolazione anziana del distretto. Questo avviene attraverso un servizio

L'attacco del sindacato dei medici autonomi: "Non è una struttura di reale emergenza urgenza"

Al Cau di Cattolica (cioè una struttura di assistenza e urgenza a bassa complessità) la notte del 7 agosto gli operatori presenti si sono trovati in un far west quando hanno dovuto soccorrere un ragazzo in arresto cardiaco portato li da amici, dopo essere stato ripetutamente accoltellato a morte. Era Dritan Idrizi, accoltellato a Tavullia. Residente a Riccione, la vittima di quello che divenne poi un omicidio dopo la morte del giovane aggredito  tre le persone, di origine albanese, come lui, poi fermate. Idrizi, gravemente ferito fu portato al Cau di Cattolica. Dal sindacato Snami, il sindacato autonomo dei medici italiani, si apprende che oltre la tragedia avvenne in un contesto di caos e tensione. Al Cau, lamenta il sindacato “tra i tentativi di rianimazione, fa segnalato il soccorso anche ai numerosi familiari che si sono sentiti male per la notizia e la gestione degli altri pazienti che incuranti richiedevano la visita nonostante vi fosse una evidente criticità generale, i due medici, i 2 infermieri e la Oss si sono ritrovati in condizioni di assoluta insicurezza e grave criticità gestionale dovendo attendere l’ automedica 118 che, dopo le chiusure, arrivava da Rimini. Con la chiusura del pronto intervento e il passaggio a Cau i

Mercoledì 14 agosto, la dottoressa Anna Cecconi introdurrà questa tecnica che viene usata anche in oncologia

Nell'ambito delle serate estive dedicate a conferenze su argomenti vari organizzate dal Circolo nautico, mercoledì 14 agosto, a Viserba, si parlerà di bellezza e benessere grazie all'agopuntura. L'appuntamento sarà alle ore 20.30 presso la sede del Circolo nautico (porticciolo Viserba, via Dati 180). Relatrice sarà la dottoressa Agnese Cecconi, nata e cresciuta a Viserba, ma da anni residente a Milano, dove lavora presso l'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), il centro di eccellenza nella cura e nella ricerca sui tumori fondato dal professor Umberto Veronesi. La dottoressa Cecconi, specialista in radioterapia oncologica (dal 2008), si è anche specializzata in agopuntura e medicina tradizionale cinese (2015) e nel ringiovanimento del volto con agopuntura. Presso l'Istituto Europeo di Oncologia, oltre che occuparsi della radioterapia, gestisce il servizio di agopuntura dove, in un anno, vengono seguiti circa 400 pazienti, soprattutto donne, in regime ambulatoriale, oltre a diversi pazienti ricoverati nell’ambito di studi clinici. Nella serata di mercoledì, intervistata dalla giornalista Maria Cristina Muccioli, la dottoressa Cecconi parlerà dell'agopuntura come medicina integrata utile al ringiovanimento del volto, alla bellezza, al benessere psico-fisico in ambito non solo oncologico. Ingresso gratuito. Per info: tel. 320.0434807. Nel seguente video si può ascoltare la dottoressa Cecconi che racconta del suo lavoro presso l'Ieo:   https://www.youtube.com/watch?v=_ufTyXgayGA

Entro fine anno altri 25 Dae negli spazi esterni delle scuole comunali per l’infanzia

Un defibrillatore a proteggere uno dei posti del cuore dei riminesi, la 'palata'. E’ stato installato sulla parete della casina dei matrimoni che si affaccia su largo Boscovich, una delle zone più frequentate dalla città il nuovo dispositivo salvavita, donato all’Amministrazione dal Club Agorà Rimini. L’inaugurazione questa mattina, alla presenza del sindaco Jamil Sadegholvaad e della presidente dell’associazione Cinzia Collevecchio, oltre che del medico cardiologo dott. Andrea Santarelli e dell'ingegnere del Comune di Rimini Chiara Fravisini. Il nuovo defibrillatore va a collocarsi in una posizione strategica a copertura di un’area vasta, di facile accessibilità e quindi agevole da utilizzare in caso di necessità, a tutela sia di chi passeggia lungo la palata del Porto Canale, sia dei tantissimi frequentatori della spiaggia libera. Il dispositivo è posizionato sulla parete verticale laterale della Casa dei Matrimoni, di fianco alla porta di ingresso, in modo che sia visibile ma meno esposto ai venti marini. A questa installazione seguirà l’attivazione di un ulteriore dispositivo in piazzale Kennedy, nelle vicinanze del campo da basket, sempre grazie ad una donazione del Club Agorà Rimini che si aggiunge a quello già presente in piazza Malatesta, quest’ultimo donato alla città dall’associazione "Con le ali di Chiara". Entro fine anno inoltre è prevista