L’Antiquarium Malatestiano domenica 13 ottobre riapre le sue porte al pubblico per le Giornate FAI d’Autunno. Un’apertura eccezionale in cui scoprire il complesso di reperti rinvenuti a Coriano nel corso degli scavi effettuati tra il 1999 e il 2000. Si tratta di ceramiche smaltate o da cucina, maioliche rinascimentali, provenienti dalle fosse di scarico del castello, oggetti in vetro o metallo. Nei rinvenimenti corianesi compaiono reperti tipicamente legati all’area malatestiana che rimandano al territorio riminese e marchigiano. L’apertura dell’Antiquarium, adiacente al castello, rientra nella giornata Fai di domenica 13 ottobre “I tesori nascosti di Coriano” in cui sono previste visite guidate ad accesso libero o esclusive e riservate per soci Fai. Per le visite guidate con i volontari il punto di ritrovo è sotto i portici del teatro CorTe in via Garibaldi, 127. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 partirà la camminata in centro storico con un excursus sulle origini dell’abitato di Coriano, del teatro CorTe, del monumento dei Caduti di tutte le guerre e della Chiesa di Santa Maria Assunta fino ad arrivare al clou del percorso con la visita del castello Malatestiano. Oltre al castello e all’Antiquarium, per i soci Fai muniti di tessera, ci sarà la possibilità di visitare anche il museo
Gli Eccellentissimi Capitani Reggenti di San Marino hanno accolto in udienza Alba Montanari in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Dalla via Nuova alla via Nazionale. Serravalle 1940 – 1944. La Guerra”. Un lavoro che suscita grande interesse per la capacità dell’autrice di scrivere la storia attraverso gli episodi di vita quotidiana ed in questo modo riuscire a trasmettere non solo la notizia dei fatti accaduti, ma anche le emozioni e i sentimenti con cui i cittadini li hanno vissuti. [caption id="attachment_488412" align="aligncenter" width="664"] Alba Montanari (foto Studio MW San Marino)[/caption] Introdotta da una toccante relazione del Segretario di Stato, Teodoro Lonfernini, l’autrice ha ripercorso le fasi cruciali che hanno coinvolto tanti serravallesi in un primo momento costretti a vivere nell’indigenza e col rischio continuo di essere sanzionati a causa delle pesanti restrizioni imposte dal governo fascista, quindi nella paura generata dalla presenza costante delle truppe tedesche e dei continui conflitti con l’esercito alleato. Una situazione che ha generato nella popolazione civile, numerosi morti e feriti, e ha dato vita al grande fenomeno dei rifugiati provenienti in particolare da Rimini. In occasione dell’ottantesimo anniversario del passaggio della guerra a Serravalle, il libro di Alba Montanari viene presentato al pubblico domenica 29
Tutto pronto in città per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione dall’occupazione nazi-fascista dell’odierna Bellaria Igea Marina: per l’occasione, diverse le iniziative programmate dall’Amministrazione tra domani, giovedì 26 settembre, e dopodomani. Era il 25 settembre 1944, infatti, quando le forze neozelandesi approcciarono il territorio, giungendo alle porte di quella che oggi è la zona Sud della città, Igea Marina. Ne nacquero aspri combattimenti con le forze tedesche, che indietreggiano, anche sotto la pressione dei bombardamenti aeronavali. Il mattino del giorno successivo, gli Alleati completarono la presa del territorio bordonchiese e igeano, per poi superare di slancio Bellaria e giungere alla Cagnona. Nel frattempo, le truppe tedesche si ritirarono e l’indomani, il 27 settembre 1944, tutto il territorio dell’odierna Bellaria Igea Marina potè dirsi definitivamente liberato; fu allora che ai soldati neozelandesi subentrarono quelli greci, che occuperanno il territorio per circa venti giorni. “Intendiamo celebrare questo importante anniversario per la nostra comunità commemorando la memoria di chi si è battuto, arrivando a sacrificare anche la propria vita, per quegli ideali di libertà e democrazia che, ogni giorno, siamo chiamati a difendere a alimentare. Due gli aspetti principali che questo anniversario porta con sé. Da un lato, appunto, il ricordo e la riconoscenza immutata
Visitare l’antica Porta “Vercellese” di Cattolica grazie alla tecnologia più innovativa. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, sabato 28 settembre alle ore 17 saranno presentati al Museo della Regina i risultati del progetto di ricostruzione digitale della porta “Vercellese” di Cattolica. La ricostruzione digitale dell’antica porta urbica è parte di un percorso di digitalizzazione del patrimonio culturale avviato dal Museo della Regina nel 2022. È stato realizzato insieme a FrameLAB: Multimedia & Digital Storytelling del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna nel quadro di un accordo di collaborazione per la sperimentazione di tecnologie innovative applicate ai beni culturali. L’ipotesi ricostruttiva 3D si basa su un confronto fra i dati archeologici, le fonti iconografiche e d’archivio, e l’importante lavoro di ricerca storica portato avanti dalla Professoressa Maria Lucia De Nicolò fin dagli anni ‘70. Seppur frammentarie, le evidenze emerse durante i lavori di rinnovamento di Via Pascoli-Cattaneo tra il 2021 e il 2022 hanno riportato alla luce la fondazione della porta urbica di accesso al borgo verso Rimini costruita nel 1583-84 come parte di un più ampio progetto di fortificazione dell’abitato. Il progetto, finanziato nell’ambito del bando Direzione Generale Musei “Fondo per il funzionamento dei Piccoli Musei” (DM 145 del 30 marzo 2023),