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Il locale riminese è stato nominato Ristorante dell'anno in Emilia Romagna. I due titolari: "Un premio che ci riempie d'orgoglio"

Il Gatto sull’Albicocco, ristorante di Rimini, ha conquistato il  prestigioso premio internazionale Travel & Hospitality Award 2024 - Ristorante dell’anno in Emilia-Romagna. Il riconoscimento, inserito nel programma Food & Restaurant Award 2024, arriva dopo una scrupolosa selezione dei locali ottenuta grazie all’esame delle tantissime recensioni provenienti da più fonti esterne. Elemento fondamentale, il feedback dei clienti e il confronto tra le varie strutture concorrenti. “I vincitori - spiegano dall’organizzazione del premio - sono coloro che riescono a dimostrare la propria unicità sotto il profilo della qualità dei servizi. E ciò in tandem con l'eccellente livello d’accoglienza e assistenza al cliente sulla base di più categorie predeterminate (Menù, Design & Style, Customer Service, Location, Online Ratings, Marketing & Branding). Abbiamo lavorato su un panel composto da oltre 300 nomination e lo standard delle candidature si è da subito connotato come incredibilmente alto. La giuria ha incontrato non poche difficoltà nel restringere il ventaglio dei virtuosi e dei meritevoli, ma alla fine i premiati - tra i quali il Gatto sull’Albicocco di Rimini - riflettono il meglio del meglio e sposano in pieno i criteri d’assegnazione dei Travel & Hospitality Awards. L’augurio è che questa guida internazionale rappresenti uno strumento utile per quanti, molto esigenti,

“PerBacco” in onore dell'antica divinità del vino e della vendemmia

In arrivo la terza edizione di PerBacco, nel meraviglioso centro storico del borgo di Pennabilli, sabato 1 giugno, a partire dalle 16, una giornata di degustazione di vini e prodotti locali. L’evento è organizzato da Prometeo-bike APS, un’associazione di giovani di Pennabilli nata nel 2021 intorno alla passione per la mountainbike e il territorio della Valmarecchia e del Montefeltro che porta avanti progetti che ne promuovano le eccellenze, nasce così “PerBacco” in onore dell'antica divinità del vino e della vendemmia, nonché del piacere dei sensi e del divertimento. La manifestazione coinvolge sei cantine del territorio, con una filosofia basata sulla artigianalità e la qualità. Dal cuore della Romagna, Mercato Saraceno, si potranno gustare i vini della Tenuta Santa Lucia. Attraverso l’agricoltura Biologica e Biodinamica l’azienda vuole valorizzare le diverse espressioni del territorio, anche attraverso l’uso rispettoso dell’ambiente e del prodotto, utilizza preparati naturali e composti organici e vegetali. Tra le novità di quest’anno, dalle colline del Monte Conero, la cantina Moroder. La storia della tenuta Moroder si perde nello scorrere dei secoli. Il tempo che scandisce la natura stessa del vivere è il segreto dietro ai suoi vini. Dal Settecento a oggi custodisce i segreti dell'eccellenza del territorio marchigiano: il Rosso

Ha iniziato il suo percorso la Cantina della Cultura della Tenuta Santini

  Doveva venire un illuminato rurale dell’agro riminese, per mettere attorno a un tavolo che non c’era, nella splendida ed iconica sala del Fulgor, quattro intellettuali del calibro di Alessandro Giovanardi, Davide Pioggia, Giuseppe Chicchi, Piero Meldini e l’istrionico e talentuoso Sandro Santini, per parlare, finalmente, della riminesità. Lo spettacolo ha appassionato e divertito i fortunati e selezionati spettatori, che per due ore hanno riempito il cinema caro a Fellini. Il pretesto era legato alla presentazione di “Ariminum”, il taglio bordolese identitario di un rosso riminese, che sente il respiro del mare e gode della protezione del Titano. E così ha iniziato il suo percorso la Cantina della Cultura della Tenuta Santini pronta ad ospitare e promuovere nuovi eventi, dove i relatori alzeranno il livello della asticella con sommo gaudio di chi verrà partecipare, perché  il corpo e la mente non dovranno patire mai. Rurali sempre, Enrico Santini

Giuseppe Biuso è lo chef stellato che lo guida

E’ Talea il nuovo ristorante vegetariano e vegano di San Patrignano guidato dallo chef stellato Giuseppe Biuso. Una cucina fatta basata su prodotti freschi e di stagione provenienti direttamente dall’orto della comunità e completamente gluten free per valorizzare i sapori della terra e non solo. Dare nuovo valore ai frutti della terra, proporre abbinamenti originali, sorprendere i commensali attraverso sapori classici rivisitati e allo stesso tempo fare alta formazione ai ragazzi della comunità. È questa la scommessa di San Patrignano e dello chef Giuseppe Biuso con il nuovo ristorante, Talea. Lo chef classe ’88, già stellato con il ristorante Il Cappero del Therasia Resort sull’isola di Vulcano, dopo aver preso in carico la conduzione del ristorante Vite, al quale ora si affiancherà questa nuova realtà (si trova al piano superiore del ristorante Vite, in via Montepirolo).ù   «Passione ed esperienza, ma anche il desiderio di mettersi alla prova», racconta Biuso in merito alla decisione di aprire un secondo locale. E la scelta del nome non è stata un caso. “La talea è il frammento tagliato di una pianta dal quale poi cresce un nuovo esemplare. Il ristorante, infatti, condividerà con Vite la struttura, ma sarà in tutto il resto completamente autonomo”. Circondato dalla bellissima campagna

Stand gastronomici, attività in natura, mercatino dell’artigianato, musica, laboratori e spettacoli per adulti e bambini

L’Associazione NOVA COMUNITAS MIRATORII annuncia il programma della XXVII° edizione della tradizionale Sagra del Fungo Prugnolo che anche quest’anno è organizzata per la sera di sabato 25 maggio e l’intera giornata di domenica 26 maggio. La partecipazione attiva di tutti gli abitanti della piccola frazione di Pennabilli e le professionalità messe in campo, hanno reso la manifestazione un appuntamento imperdibile, non solo per gli avventori della Valmarecchia, ma anche per gli abitanti delle regioni limitrofe (Toscana e Marche): la sagra è un volano per lo sviluppo turistico-culturale e la valorizzazione delle bellezze naturali, paesaggistiche e tradizionali della piccola comunità che la ospita, situata alle porte del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello.   IL FUNGO PRUGNOLO: RARITÀ E PRELIBATEZZA Il fungo Tricholoma georgii, detto comunemente “Prugnolo o Spignolo” è un fungo raro e molto prelibato che si trova nelle zone di alta collina-montagna dell’Italia centrale nei mesi di aprile-maggio. Un manuale scientifico della seconda metà del ‘500, parla del “Prugnolo” come di un “cibo per principi”, riservato in genere “per le mense dei signori e dei nobili, ai quali non si può fare un regalo più gradito”. E’ nota, infatti, l’innata abitudine di questo fungo di nascere e scomparire in brevissimo tempo. Raro

Il vino presentato al Cinema Fulgor con Piero Meldini, Giuseppe Chicchi,cDavide Pioggia e Alessandro Giovanardi

Presentato a Rimini il nuovo vino della cantina della Tenuta Santini dal nome “Ariminum”. Confagricoltura: “Un’ottima idea di legame tra viticoltura e storia della città”. Promuovere una nuova bottiglia di rosso della propria celebre cantina con un nome evocativo per il territorio, cercando così di unire l’aspetto enologico a quello culturale e turistico. È stata questa l’idea di Sandro Santini, titolare della Tenuta Santini di Passano di Coriano, che nei giorni scorsi ha presentato, presso il teatro Fulgor di Rimini, la nuova bottiglia di vino rosso dal nome “Ariminum” di fronte ad una platea curiosa ma nello stesso tempo entusiasta.  “La decisione di lanciare ‘Ariminum’ in un contesto come il teatro Fulgor di Rimini non nasce per caso ma è una chiara volontà da parte della nostra azienda di legare l’ambito vitivinicolo alla cultura e alla storia della nostra città - spiega Santini -. Il vino è infatti un rosso Rimini con una componente spiccata di Sangiovese pari a circa il 40% e l’aggiunta di due vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon e il Petit Verdot. Un vino territoriale sì, ma anche cosmopolita come la città di cui porta il nome latino. Proprio per questo abbiamo deciso di chiamarlo ‘Ariminum' per poterlo

Luca Racis, Chef: “Conoscere meglio il mondo del vino desiderando mettersi alla prova in prima persona”

Riapre il Salotto del Vino de Il Gatto sull’Albicocco: domani, venerdì 24 maggio, a Rimini, un nuovo menù degustazione con cinque etichette dedicate al Riesling. Ma saranno davvero tutti vini con le stesse caratteristiche?  Chef Luca Racis e Simona Saragoni, giovani e intraprendenti proprietari de Il Gatto sull’Albicocco, riaprono il loro esclusivo Salotto del Vino. Pronti a sorprendere, ancora una volta, quanti siederanno, domani, venerdì 24 maggio, attorno a un magnifico tavolo imperiale per scoprire, quali protagonisti della serata, cinque etichette tutte dedicate al Riesling. Accanto ai 10 cultori della buona cucina e del buon bere, nelle vesti di “Cicerone di Bacco”, torna Riccardo Agostini, già Patron dell’Enoteca del Teatro di Rimini e oggi direttore commerciale di Flaminia Bevande.  “In quest’occasione - dice Chef Racis - proponiamo cinque Riesling (ma lo saranno tutti sul serio?) che provengono dalla cantina biodinamica di Giuliano Micheletti, in Trentino (Metodo classico fuori schema del 2019); dall’azienda tedesca Scholtes (produzione del 2022); dalla tenuta di Peter Zemmer (Alto Adige, 2023) e, infine, dalla Weingut Sepp Moser (Austria). Un appuntamento dal tocco davvero internazionale - compreso l’intruso portato in tavola rigorosamente anonimo - al quale abbineremo un Coniglio al luppolo e misticanza. Il menù degustazione prevede - sotto

Il piazzaiolo del Melanina, premiato come uno tra i migliori pizzaioli del 2023, vuole arrivare a sfornare 20mila pizze

A Rimini è senza dubbio l'anno della pizza. Da Berberè a Pizzium, passando per Giulietta e No

Venerdì 24 maggio, un nuovo menù degustazione con cinque etichette dedicate al Riesling  

Chef Luca Racis e Simona Saragoni, i due giovani proprietari de "Il Gatto sull’Albicocco", riaprono il loro esclusivo "Salotto del Vino". Pronti a sorprendere, ancora una volta, quanti siederanno, venerdì 24 maggio, attorno a un magnifico tavolo imperiale per scoprire, quali protagonisti della serata, cinque etichette tutte dedicate al Riesling. Accanto ai 10 cultori della buona cucina e del buon bere, nelle vesti di “Cicerone di Bacco”, torna Riccardo Agostini, già patron dell’Enoteca del Teatro di Rimini e oggi direttore commerciale di Flaminia Bevande.    “In quest’occasione - spiega chef Racis - proponiamo cinque Riesling (ma lo saranno tutti sul serio?) che provengono dalla cantina biodinamica di Giuliano Micheletti, in Trentino (Metodo classico fuori schema del 2019); dall’azienda tedesca Scholtes (produzione del 2022); dalla tenuta di Peter Zemmer (Alto Adige, 2023) e, infine, dalla Weingut Sepp Moser (Austria). Un evento dal tocco davvero internazionale - compreso l’intruso portato in tavola rigorosamente anonimo - al quale abbineremo un Coniglio al luppolo e misticanza. Il menù degustazione prevede - sotto l’occhio sempre vigile di Simona Saragoni di Noi di Sala - un Benvenuto della cucina, Gamberi rosa in temperatura, Linguina Mancini alle vongole e gelato d’erbe spontanee, Coniglio al luppolo e misticanza e per

Sono 63 i produttori con le loro migliori etichette che partecipano all’evento dedicato alle eccellenze vitivinicole e al buon cibo della reg

Inaugurata ieri l’ottava edizione del Wein Tour Cattolica - “Romagna mia… un canto diVino lungo 70 anni” dalla sindaca Franca Foronchi, dal vice, Alessandro Belluzzi e dagli organizzatori del comitato Cuore di Cattolica. Attesa per domani per il talk show con protagonista Mirko Casadei dedicato all’inno del buon umore e dell'accoglienza. La canzone “Romagna mia” scritta da Secondo Casadei ha ottenuto l’immediato successo nel 1954. Sono passati 70 anni da allora ed è divenuta a pieno titolo la canzone simbolo del liscio, l’inno dei romagnoli per antonomasia, ed ancora oggi è una delle canzoni italiane più ballate e cantate nel mondo.  Sul palco dell’Arena del Wein Tour, al centro di viale Bovio dalle 18, ci sarà Casadei accompagnato da Stefano Giugliarelli (voce e chitarra) e Marco Lazzarini (sax e clarinetto), e ancora Andrea Barbi, conduttore e autore televisivo che presenterà il talk show, e il cantautore emiliano Marco Ligabue, fratello di Luciano, ambasciatori ufficiali dei prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna. A raccontare i vini di Romagna sarà il critico enologo Luca Gardini. Sarà un momento di allegria e di condivisione, si parlerà di musica e si canterà con i musicisti dell'Orchestra Casadei. Il pubblico sarà trasportato nel racconto del meraviglioso territorio dell’Emilia Romagna. Sarà il momento e il luogo

In occasione della Giornata della Ristorazione per la Cultura della ospitalità Italiana. “Portiamo in alto la Ristorazione italiana”

Economia e ospitalità. Sono questi i temi al centro della seconda edizione della Giornata della Ristorazione per la Cultura della Ospitalità Italiana, l’appuntamento promosso da FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, con il patrocinio di numerosi Ministeri italiani, tra cui quelli delle Imprese e del Turismo. Dopo il successo dello scorso anno, sono 10.000 le attività in Italia e all’estero, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie che hanno aderito alla Giornata che si celebra a livello nazionale il 18 maggio, con l’obiettivo di ricordare che la ristorazione italiana, con 54 miliardi di valore aggiunto e 1,4 milioni di occupati, non solo è essenziale per l’agroalimentare e il turismo, ma è anche uno snodo fondamentale di storia, tradizioni e identità che esprime lo stile di vita italiano. Oggi a Rimini, territorio in cui la ristorazione è protagonista dell’ospitalità e fiore all’occhiello dell’offerta turistica, Fipe-Confcommercio della provincia di Rimini ha organizzato il lancio della Giornata della Ristorazione affiancando l’iniziativa istituzionale di FIPE alla Camera dei Deputati per valorizzare e rafforzare il valore della ristorazione italiana attraverso un DDL. Al motto di “Portiamo in alto la Ristorazione italiana”, la Grande Ruota Panoramica sul porto di Rimini è stata scelta per una particolare degustazione

Sabato protagonista "Rimini Rebola: tra le colline e l'Adriatico", un viaggio tra i sapori con tre produttori storici

Il Wein Tour brinda alla sua ottava edizione e ai 70 anni di Romagna Mia. Tutto è pronto per l’evento dedicato alle eccellenze vitivinicole e al buon cibo della regione, e come un inno si intitola “Romagna mia… un canto diVino lungo 70 anni”. Il Wein Tour, che si terrà da domani a domenica maggio lungo viale Bovio, unisce con un fil rouge del gusto il territorio emiliano-romagnolo da Piacenza a Cattolica e nel tempo ha conquistato un ruolo di riferimento nella promozione della cultura del vino regionale, consolidandosi come un momento di aggregazione e di divulgazione del bere consapevole e di qualità. Gli appassionati del buon vino e della gastronomia troveranno quest’anno 63 produttori con le loro migliori etichette, street food d’autore in collaborazione con l’associazione Chef to Chef, inoltre seminari con i più noti sommelier e wine maker, e lo show con la partecipazione speciale di Mirko Casadei, ospitati nel nuovo contenitore e cuore pulsante dell’evento, l’Arena del Wein Tour. Le cantine e le masterclass. Il Wein Tour è un punto di riferimento sia per i wine lovers, sia per i migliori produttori, e le 63 cantine dell’ottava edizione rappresentano le eccellenze dell’Emilia-Romagna. Da segnalare, fra gli altri, la partecipazione sempre più vasta di associazioni e consorzi per la valorizzazione dei vitigni e delle produzioni autoctone, come RiminiRebola, Terre