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Sono 63 i produttori con le loro migliori etichette che partecipano all’evento dedicato alle eccellenze vitivinicole e al buon cibo della reg

Inaugurata ieri l’ottava edizione del Wein Tour Cattolica - “Romagna mia… un canto diVino lungo 70 anni” dalla sindaca Franca Foronchi, dal vice, Alessandro Belluzzi e dagli organizzatori del comitato Cuore di Cattolica. Attesa per domani per il talk show con protagonista Mirko Casadei dedicato all’inno del buon umore e dell'accoglienza. La canzone “Romagna mia” scritta da Secondo Casadei ha ottenuto l’immediato successo nel 1954. Sono passati 70 anni da allora ed è divenuta a pieno titolo la canzone simbolo del liscio, l’inno dei romagnoli per antonomasia, ed ancora oggi è una delle canzoni italiane più ballate e cantate nel mondo.  Sul palco dell’Arena del Wein Tour, al centro di viale Bovio dalle 18, ci sarà Casadei accompagnato da Stefano Giugliarelli (voce e chitarra) e Marco Lazzarini (sax e clarinetto), e ancora Andrea Barbi, conduttore e autore televisivo che presenterà il talk show, e il cantautore emiliano Marco Ligabue, fratello di Luciano, ambasciatori ufficiali dei prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna. A raccontare i vini di Romagna sarà il critico enologo Luca Gardini. Sarà un momento di allegria e di condivisione, si parlerà di musica e si canterà con i musicisti dell'Orchestra Casadei. Il pubblico sarà trasportato nel racconto del meraviglioso territorio dell’Emilia Romagna. Sarà il momento e il luogo

In occasione della Giornata della Ristorazione per la Cultura della ospitalità Italiana. “Portiamo in alto la Ristorazione italiana”

Economia e ospitalità. Sono questi i temi al centro della seconda edizione della Giornata della Ristorazione per la Cultura della Ospitalità Italiana, l’appuntamento promosso da FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, con il patrocinio di numerosi Ministeri italiani, tra cui quelli delle Imprese e del Turismo. Dopo il successo dello scorso anno, sono 10.000 le attività in Italia e all’estero, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie che hanno aderito alla Giornata che si celebra a livello nazionale il 18 maggio, con l’obiettivo di ricordare che la ristorazione italiana, con 54 miliardi di valore aggiunto e 1,4 milioni di occupati, non solo è essenziale per l’agroalimentare e il turismo, ma è anche uno snodo fondamentale di storia, tradizioni e identità che esprime lo stile di vita italiano. Oggi a Rimini, territorio in cui la ristorazione è protagonista dell’ospitalità e fiore all’occhiello dell’offerta turistica, Fipe-Confcommercio della provincia di Rimini ha organizzato il lancio della Giornata della Ristorazione affiancando l’iniziativa istituzionale di FIPE alla Camera dei Deputati per valorizzare e rafforzare il valore della ristorazione italiana attraverso un DDL. Al motto di “Portiamo in alto la Ristorazione italiana”, la Grande Ruota Panoramica sul porto di Rimini è stata scelta per una particolare degustazione

Sabato protagonista "Rimini Rebola: tra le colline e l'Adriatico", un viaggio tra i sapori con tre produttori storici

Il Wein Tour brinda alla sua ottava edizione e ai 70 anni di Romagna Mia. Tutto è pronto per l’evento dedicato alle eccellenze vitivinicole e al buon cibo della regione, e come un inno si intitola “Romagna mia… un canto diVino lungo 70 anni”. Il Wein Tour, che si terrà da domani a domenica maggio lungo viale Bovio, unisce con un fil rouge del gusto il territorio emiliano-romagnolo da Piacenza a Cattolica e nel tempo ha conquistato un ruolo di riferimento nella promozione della cultura del vino regionale, consolidandosi come un momento di aggregazione e di divulgazione del bere consapevole e di qualità. Gli appassionati del buon vino e della gastronomia troveranno quest’anno 63 produttori con le loro migliori etichette, street food d’autore in collaborazione con l’associazione Chef to Chef, inoltre seminari con i più noti sommelier e wine maker, e lo show con la partecipazione speciale di Mirko Casadei, ospitati nel nuovo contenitore e cuore pulsante dell’evento, l’Arena del Wein Tour. Le cantine e le masterclass. Il Wein Tour è un punto di riferimento sia per i wine lovers, sia per i migliori produttori, e le 63 cantine dell’ottava edizione rappresentano le eccellenze dell’Emilia-Romagna. Da segnalare, fra gli altri, la partecipazione sempre più vasta di associazioni e consorzi per la valorizzazione dei vitigni e delle produzioni autoctone, come RiminiRebola, Terre

I sapori della tradizione romana, reinterpretati in chiave moderna

I sapori della tradizione romana, reinterpretati in chiave moderna grazie alla creatività di un grande chef come Daniele Lippi.   Continua a stupire gli appassionati di fine dining il nuovo format delle “cene a quattro mani” lanciato da Luciano Colono, patron del Victor Lounge di viale Ceccarini a Riccione. Ieri, lunedì 13 maggio, un altro evento di successo con un’eccellenza della ristorazione italiana.   I commensali hanno potuto gustare un esclusivo menù curato dallo Lippi, alla guida del ristorante Acquolina di Roma (due stelle Michelin), realizzato in tandem con lo chef ‘padrone di casa’, Fernando Squitieri.   “Dopo aver esplorato, nel corso delle precedenti cene, il mondo culinario campano, questa volta ci siamo immersi nel repertorio gastronomico della mia terra d’origine, Roma – spiega Luciano Colono –. Un ringraziamento agli chef Lippi e Squitieri per una selezione di grandi piatti e per aver offerto al pubblico un’esperienza indimenticabile. Il Victor Lounge si prepara in questo modo a dare il benvenuto alla stagione estiva ormai in dirittura di arrivo”.  

Sabato 18 maggio alle 15,30 "I Vini dell'Emilia" a cura di Bruno Piccioni e Roberto Gardini; alle 17 "Rimini Rebola: tra le colline e l'Adriatico" Il Wein Tour brinda alla sua ottava edizione e ai 70 anni di Romagna Mia. Tutto è pronto per l’evento dedicato alle eccellenze vitivinicole e al buon cibo della regione, e come un inno si intitola “Romagna mia… un canto diVino lungo 70 anni”. L’evento è stato presentato questa mattina al Palazzo del Turismo di Cattolica dall’Assessore al Turismo, Alessandro Belluzzi, dalla Dirigente del settore Turismo, Claudia Rufer, dall’erede dell’Orchestra Casadei, Mirko Casadei, dall’organizzatrice dell’evento, Veronica Pontis e i responsabili del comitato Cuore di Cattolica. Il Wein Tour, che si terrà dal 17 al 19 maggio lungo viale Bovio, unisce con un fil rouge del gusto il territorio emiliano-romagnolo da Piacenza a Cattolica e nel tempo ha conquistato un ruolo di riferimento nella promozione della cultura del vino regionale, consolidandosi come un momento di aggregazione e di divulgazione del bere consapevole e di qualità. Gli appassionati del buon vino e della gastronomia troveranno quest’anno 63 produttori con le loro migliori etichette, street food d’autore in collaborazione con l’associazione Chef to Chef, inoltre seminari con i più noti sommelier e wine maker, e lo

Non è cibo borghese, aristocratico e tantomeno dei marinai

I dottori della mente dicono che è necessario programmare la giornata, calandosi in contesti e situazioni diverse, lasciando libero spazio alla fantasia. Insomma tornare bambini e giocare, interpretando personaggi e ruoli che non ci sono abituali, e poi leggere, parlare con amici che da troppo tempo non sentivamo, dilettarsi in cucina confrontandosi con piatti e ricette della nostra tradizione. Ho voglia di Piada, a modo mio, senza orpelli e pregiudizi, voglio mettere le mani in pasta, meglio ancora nell’impasto, e sporcarmi con la farina. Ho sempre sostenuto che la Piada sia nata a Coriano. La forzatura è evidente, ma serve a ricordare che Lei nasce dove la povertà era più forte e sicuramente in ambito rurale. Non è cibo borghese, aristocratico e tantomeno dei marinai. Alimento povero, da morti di fame. Nel rapporto sulla condizione dell’agricoltura dopo l’unità d’Italia (1861), il mandamento del mio paese è uno dei più malandati in assoluto. La mia tesi, sostenuta da dati incontrovertibili, è che la Piada ha nella Valconca e nel Montefeltro, la sua primogenitura. Parlo di Piada, non di piadina. Piadina è un vezzeggiativo, piadina è da fighetti di sinistra. Piadina è da Nutella, da dopoguerra, da giovani pecoroni cresciuti nella bambagia.

Convegno a cura di Enoteca Regionale Emilia-Romagna, Fondazione Dozza Città d’Arte e Comune di Dozza

Venerdì 10 maggio alle 17 nella prestigiosa cornice della restaurata Sala Grande della Rocca di Dozza (Bo) si svolgerà il convegno dal titolo “Il ruolo del vino come driver turistico”. Tra le motivazioni principali che spingono il turista, anche internazionale, a scoprire l’Italia il vino si è ormai affermato come attrattore strategico e sempre più destinazioni turistiche stanno costruendo progetti di destination marketing che hanno il vino tra gli elementi di riferimento. Se ne parlerà con protagonisti di primo piano del settore vitivinicolo regionale: Fabio Benassi, Wine Monitor Nomisma; Sandro Santini, Presidente Strada dei Vini dei Colli di Rimini; Filiberto Mazzanti, direttore Consorzio Vini di Romagna e presidente della Strada del Sangiovese, e Davide Frascari, presidente Enoteca Regionale Emilia-Romagna.   Con 6,6 milioni di ettolitri, grazie a 16.452 aziende vitivinicole presenti sul territorio emiliano-romagnolo (il 6,4% del totale nazionale), l’Emilia-Romagna vale il 17,3% di tutta la produzione italiana di vino. Ma il vino non è più solo un prodotto agricolo, da diversi anni è diventato anche un attrattore turistico e ha un ruolo di primo piano nel generare quei 2,9 miliardi di euro, che rappresentano il valore totale del fatturato da enoturismo in Italia secondo i dati dell’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma.

A rivisitare i piatti delle tradizione anche la Stella Michelin, Giuseppe Gasperoni

Il Wein Tour si lega sempre più al territorio e quest’anno coinvolge l’associazione Chef to chef per portare al centro dell’evento la cultura enogastronomica dell’Emilia Romagna. Per l’ottava edizione dal 17 al 19 maggio l’evento propone street food d’autore con gli chef che, nelle osterie del Wein Tour lungo viale Bovio, prepareranno piatti tipici rivisitati a base di prodotti a km 0, da accompagnare alle degustazioni di vini delle migliori cantine regionali. Tra gli chef partecipanti Omar Casali del ristornate Maré di Cesenatico e Giuseppe Gasperoni chef consultant, Stella Michelin con il Povero Diavolo di Torriana. L’associazione Chef to chef – emiliaromagnacuochi, spiegano, “nasce per valorizzare i grandi prodotti di una regione ricca di tradizione e di credibilità nel mondo con un’offerta gastronomica che tenga conto del progresso delle tecniche di elaborazione e di analisi sensoriale in cucina. Affrontiamo in modo sistematico il tema di una alimentazione moderna, sostenibile e sana”. Il Wein Tour è un appuntamento atteso e consolidato nel settore vitivinicolo, punto di riferimento sia per i wine lovers, sia per i migliori produttori. Il format della kermesse, accanto alle degustazioni di vini e prodotti tipici, propone i seminari con relatori del settore vitivinicolo ed esperti di alto livello, che quest’anno saranno ospitati nell’Arena del Wein Tour, allestita al centro

Mi è sempre piaciuto fare la spesa

Mi è sempre piaciuto andare al mercato. Mi è sempre piaciuto fare la spesa. Fin dai tempi della Pigalle, la pensione di famiglia. Platone diceva che il politico deve conoscere il prezzo del grano. Oggi deve soprattutto piacere e Silvio lo aveva capito e usato, in tutti i sensi da subito. Lasciamo stare la politica, ma Gianni Indino con Macron è comunque un gran colpo… Finalmente c’è il sole e abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Siamo decisamente fortunati, ma torniamo al mercato. Se posso preferisco la bottega al Supermercato. Tra i miei preferiti c’è Amedeo con il suo Parmigiano Reggiano. Già con gli assaggi faccio colazione, e poi c’è il racconto. Devi sapere cosa mangi, devi sapere cosa bevi. Fenerbach diceva: noi siamo quello che mangiamo (mangiare bene, significa star bene, anche spiritualmente). Guardare negli occhi chi ti vende il prodotto è una gran cosa, e seguendo il sillogismo aristotelico Amedeo è il migliore. A Rimini lo trovate solo il mercoledì. Poca spesa, molta resa. Rurali sempre, Enrico Santini

Chiara Arcobasso: Con i nostri spettacoli aperti a tutti, cercheremo di promuovere non solo il nostro locale, ma anche l’intera località di Viserba”

Si riaccende una nuova insegna sul lungomare di Viserba. Incastonato al primo piano del Marina Beach Suite Hotel, al civico 57 di viale Giuliano Dati, ha riaperto con una nuova gestione il ristorante “Trattoria A’Mare”, l’unico ristorante di Viserba che, con il suo suggestivo dehors, si affaccia direttamente sulla spiaggia.  Al timone Chiara Arcobasso, giovane imprenditrice di origini siciliane che, in questo spicchio di riviera romagnola, ha deciso di rilanciare una delle storiche strutture del turismo viserbese: “La nostra é una proposta gastronomica avvinta alla tradizione locale, ma aggiornata con rivisitazioni più originali ed elaborate - spiega Chiara, in Romagna ormai da 10 anni - una cucina fedele alla stagionalità ma soprattutto alla qualità delle materie prime. Un ristorante aperto a tutti, dove degustare i sapori del nostro mare respirando la salsedine sulla spiaggia e magari, a lume di candela, ascoltare della buona musica dal vivo”.  Il plus di “A’Mare” sarà la cucina no-stop, ovvero aperta dalle 12 fino a notte fonda ad orario continuato: “Se alle 16, anziché la merenda, ti va un fritto di pesce da noi puoi chiederlo senza problemi. Avere personale fisso in cucina non é facile, ma i format turistici stanno cambiando e, se vuoi lavorare con

Il bianco non esisteva se non ai confini con le Marche; era e “Bianchel”…

L’imperativo era categorico, il nonno “Turèn” della genia dei “Brancon”, non ammetteva replica. Dai da bé era il suo saluto all’ospite, al pellegrino, all’inviato del Signore. Il bé era il bere, il bere era il vino, il vino era rosso, il rosso Sangiovese, Non c’erano timori, non c’erano incertezze, non c’erano discussioni. L’autorità si rifletteva nei gesti quotidiani, nella normalità del tempo, nella penombra della cantina. In Romagna il bere era un rito, il Sangiovese la religione. Il bianco non esisteva se non ai confini con le Marche; era e “Bianchel”, senza forza, senza struttura, senza nerbo, senza colore. Andava bene nella fonda, vicino al rio, e al canneto. Ma Montetauro che dominava la vallata dove lo sguardo si perde da Cervia a Gabicce, avendo alle spalle il Titano e la Carpegna, meritava un vino che sapesse di viola, che rimanesse in gola e si impastasse con il fumo del toscano. Non c’erano nomi, ma solo soprannomi. I cognomi non esistevano. Gli Zangheri i “Brancon”, i Tonelli i Camson”, i Bianchi “Mazaset”, i Matteini i “Biasot”, i Santini “Giron”. Tutti si conoscevano e la conoscevano: la miseria era una grande alleata. Quando pioveva il nonno correva nell’aia per ringraziare il

Un tuffo all’indietro nel mondo delle auto d’epoca e nella cultura del vino

Grazie al Comitato Turistico Borgo Viserba e all'Associazione Italiana Sommelier Romagna le giornate di sabato 27 e domenica, 28 aprile, a Viserba, saranno caratterizzate da diversi eventi che animeranno piazza Pascoli e il lungomare.  Come un viaggio attraverso la storia: un tuffo all’indietro nel mondo delle auto d’epoca e nella cultura del vino, con postazioni food e sottofondo di musica.  Si inizierà sabato alle 18 con diversi stand di degustazione vini e street food e la presenza di tre dj set, bar Turismo di via Dati, Barrio 91 e Biarritz di piazza Pascoli. Domenica si proseguirà la festa col primo appuntamento alle 9 del mattino, quando sul lungomare inizieranno ad arrivare da tutt'Italia le auto d'epoca iscritte all'evento, coordinate dal Rally Driver Team di Santarcangelo. Alle 10.30 la colorata carovana sfilerà fino al Grand Hotel di Rimini, col ritorno previsto per le 11.30.  Alle 11, in piazza Pascoli, apriranno gli stand enogastronomici, con una ricca offerta di vini romagnoli e proposte di street food preparate dai volontari del Comitato turistico in collaborazione con ristoratori e attività viserbesi.  Pomeriggio nel segno della musica, dalle 16, con piazza Pascoli trasformata in una discoteca a cielo aperto grazie alle selezioni musicali dei dj Tamaury e Ljuis.