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Al bowling sulla strada per San Marino. Fino a lunedì tacos e burritos messicani, sushi giapponese, piatti di origine coreana e argentina

Sabato 30, domenica 31 Marzo e lunedì 1° Aprile, presso l’Area Bowling, sulla stale  Rimini-San Marino, il 2° Festival internazionale del cibo di strada, organizzato da Eventi 3000. In quei giorni Rimini diventerà, quindi, la capitale dello street food, offrendo ai fortunati visitatori la possibilità di gustare delle ottime birre artigianali e i migliori cibi di strada del mondo e delle Regioni italiane I più originali e selezionati Food Truck daranno la possibilità di assaporare le cucine più variegate: dai tacos e burritos messicani al tradizionale sushi giapponese, passando per piatti di origine coreana, argentina. Il cibo di strada, preparato e poi servito per essere consumato “al volo”, è un’usanza radicata nel tempo e diffusa in tutte ad ogni latitudine, rappresentando una vera e propria espressione di cultura. Mangiare in strada significa sperimentare gusti nuovi e genuinamente aderenti alle tradizioni dei popoli che hanno, nel tempo, elaborato i prodotti delle proprie terre; significa anche dialogare con gli altri ospiti e con i ristoratori, portavoce ciascuno della propria cultura.   Info: 327 5775500 eventi3000.com    

“Da Nanninella” arriva a Cattolica. Il ristorante e pizzeria napoletana, che conta già tre locali nel centro storico di Napoli, sbarca nella Regina e aprirà in via Fiume, 61 (dove si trovava la Pizzeria Amarcord), nel centro della movida cattolichina. L’apertura è prevista per venerdì 15 marzo. Dalle 17,30/18 fino alle 20 si svolgerà una piccola inaugurazione con un brindisi e poi il locale sarà aperto al pubblico. Michele Colicchio, 44 anni, uno dei soci titolari che hanno avviato questa catena di ristoranti e pizzerie, spiega il perché hanno voluto iniziare questa nuova avventura proprio nella Regina: “Sono nella ristorazione ormai da dieci anni, è un settore che mi è sempre piaciuto, prima facevo l'orefice, tutta un'altra cosa. Ho aperto il primo “Nanninella” nel 2019 e di questo locale sono l’unico proprietario. Poi, insieme a Cristian Moscato, abbiamo deciso di aprire, nel 2021, “Nanninella a Toledo”. E, infine, sempre nel 2021, con Giovanni Rainone, un famoso pizzaiolo, abbiamo dato vita a “7 passi a Chiaia”. Lavorando tantissimo con i turisti, ogni giorno, ci chiedevano quando ne avremmo aperto uno al nord, così io e Rainone ci siamo lanciati in questa nuova avventura. Questo è solo uno dei tanti progetti che abbiamo in

Proseguono le cene “a quattro mani” in 'salotto', il nuovo format ideato e promosso dal Victor Lounge di viale Ceccarini e rivolto ad un target amante delle esperienze luxury. Dopo il grande successo della serata inaugurale in compagnia dello chef Francesco Sposito, un'altra stella della ristorazione farà tappa a Riccione. Giovedì 14 marzo sarà la volta dello chef Domenico Iavarone dello Zest Restaurant del Grand Hotel La Favorita di Sorrento, pronto a conquistare il palato degli appassionati di fine dining in tandem con lo chef 'padrone di casa', Fernando Squitieri. Il tutto accompagnato, come sempre, dalla ricca e selezionatissima proposta di beverage targata Victor Lounge. Domenico Iavarone, originario di Casavatore in provincia di Napoli, ha iniziato il suo percorso professionale all'età di 15 anni. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di lavorare al fianco di Gennaro Esposito e Oliver Glowig, mettendo a punto una proposta fortemente ispirata alla valorizzazione in chiave creativa delle materie prime 'povere', con una cucina territoriale e tradizionale nella quale trovano però grande spazio originalità e creatività. E' stato al timone del ristorante "Maxi" (una stella Michelin) dell'hotel Capo la Gala di Vico Equense. Insieme alla sua brigata, è stato il primo chef a portare l’ambita stella Michelin a Torre del Greco. Quella formata

Era stato aperto nel 1962 dal padre Narciso: "La salute non mi permette di andare avanti, se qualcuno ha voglia di lavorare il locale è pronto"

"Ebbene sì a distanza di 6 mesi devo sottopormi ad un nuovo intervento dopo cuore, l'emorroidi.. ora la spalla che mi terrà fermo per 3 mesi. Dopo 2 anni d'inferno prima con problemi di Ernie discali presi calmati e fatto infiltrazioni per arrivare fino alla fine dell'estate scorsa, è arrivato il momento di prendersi del riposo. Abbiamo deciso dopo un periodo di molte riflessioni di chiudere l'attività". E' l'annuncio sui social di Paolo Pacini, che assieme alla moglie Marinella conduceva il ristoramte Pacini nel borgo medievale di Montebello. Uno dei templi della cucina tradizionale romagnola, piatti fatti in casa e prezzi modici oltre a un'impareggiabile vista sulla Valmarecchia che si può godere dalle finestre e dal terrazzo. [caption id="attachment_457317" align="alignleft" width="1440"] La Valmarecchia vista dal ristorante[/caption] "Alla morte improvvisa di mio padre nel novembre 1980 - racconta ancora Paolo Pacini - sono passato in prima persona, avevo 22 anni, con i miei fratelli mia moglie e mia madre a capo del Ristorante realizzato nel lontano 1962 dai miei impavidi genitori lungimiranti nel vedere potenzialità su Montebello, all'epoca non vi erano servizi e strade agiate per arrivare. Direi che se fosse riuscito a vedere dove è arrivato il locale ne sarebbe stato molto orgoglioso.

Dove si trova la felicità? Nei posti belli, nei vini buoni, nelle persone gentili

“Ai funerali vorrebbe essere il morto, ai matrimoni, lo sposo”. Il mio amico, The Doctor, ha ragione, sono così. Mi sono dovuto conquistare lo spazio perché nessuno ti regala niente, nulla è scontato. Ma il mio amico lungimirante dal pelo bianco si è superato. Fuori dalla pazza folla, fuori dalla scontata e violentata Valle, fuori dai luoghi comuni e banali, là dove osano le aquile e con Piero, l’unica certezza ai fornelli, dove si trova la felicità?   Nei posti belli, nei vini buoni (No Santini, no party), nelle persone gentili. Ai fortunati e non pochi commensali, il pranzo, ed è riduttivo, è stato fotonico. Poca roba, ma tanta sostanza. Poca roba significa che non siamo usciti con la fame, come è d’abitudine nelle cucine stellate, ma il livello, la qualità, il gusto restano nella memoria, come le poesie che ho liberamente interpretato. Insomma uno spettacolo. I lumachini con il finocchietto (si può ancora dire finocchietto?) erano sublimi, come la seppia con i piselli, il cefalo dorato e gli spaghetti con le poveracce di dimenticata memoria. Il resto è il piacere della Valle, senza cellulari, bambini che rompono i coglioni, un cane bastardo più umano degli umani. Grazie, Doctor, alla prossima. Rurali sempre,

E' da ormai tre anni ai fornelli de “Losteria del Pesce”

Un altro riconoscimento di prestigio per il Masterchef Cosimo Milanese del ristorante “Losteria del Pesce” di viale Ceccarini a Riccione. L’Associazione Italiana Cuochi, infatti, gli ha conferito il Premio “5 Stelle d’oro della cucina”, un riconoscimento che Milanese si era già aggiudicato nel 2022 e che ritirerà martedi prossimo nel corso di una sfarzosa cerimonia in programma al Best Western Plus di Lecce. Un premio  molto importante perché - come spiega il presidente nazionale Aic Simone Falcini - “rappresenta il coronamento della fatica quotidiana che ogni professionista mette ogni giorno per regalare momenti di convivialità ed emozione sulle tavole dei propri clienti. E il premio vuole essere una spinta per continuare quotidianamente con lo stesso impegno a diffondere la buona cucina nel mondo”. [caption id="attachment_457114" align="alignleft" width="935"] Cosimo MIlanese[/caption] Cosimo Milanese - che lo scorso mese di dicembre trascino’ l’Emilia Romagna al successo ai Campionati Italiani AIC di Firenze - ha conquistato l’ambito premio con un piatto di alta cucina: un Tataki di ricciola affumicata, erbe di campo, tartufo (bianchetto) con crumble di pistacchio e frutti rossi. Due anni fa, invece, aveva vinto il premio con un’ostrica in tempura gluten-free con la chutney di mango piccante al profumo di Campari: “Non é la

Focus sulla filiera di Cedior, produttore di mandarini, in una puntata di 7Gold

Più programmazione per limitare gli sprechi e garantire la freschezza di quanto arriva sulle tavole. È la filosofia emersa nella trasmissione “La Natura dal campo alla tavola” andata in onda nei giorni scorsi sul circuito nazionale 7Gold. Durante la puntata sono stati accesi i riflettori sulle filiere dell’azienda Cedior, in particolare su quella degli agrumi, con servizi anche all’interno dello stabilimento e sulle certificazioni ottenute dalla ditta.   “Quest’anno la qualità dei mandarini è ottima, grazie a un elevato grado zuccherino - ha esordito il produttore Andrea Tesauro, alla guida di un’azienda agricola in provincia di Palermo -. Confezioniamo per Cedior i mandarini in casse da 7 kg e, in 24 ore, il prodotto passa dal campo allo stabilimento in Lombardia”.   Dalla Sicilia alla Calabria: il produttore Salvatore Longo, in provincia di Reggio Calabria, ha prodotto clementine da novembre a metà gennaio, per poi proseguire con altre varietà più tardive. “Da oltre 20 anni facciamo programmazione con Cedior, e siamo soddisfatti del rapporto in essere”.   Programmazione pare essere la parola chiave, come sottolinea Maria Angela Cugini responsabile commerciale di Cedior. “I nostri clienti chiedono continuità di forniture e questo è possibile solo grazie a una precisa programmazione che, grazie a produttori

Un locale i cui arredi nella quasi totalità sono rimasti quelli dell'apertura

Conserva ancora tutte le caratteristiche della vecchia osteria di una volta, l'ultima attività che da venerdì scorso è entrata a far parte del prestigioso Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini. Si tratta dell'Osteria "Le Logge", che a Marina Centro, in viale Trieste 5, svolge da decenni la sua ambita attività di ristorazione e pizzeria. Un locale i cui arredi, nella quasi totalità, sono rimasti quelli dell'apertura, e che conserva attrezzature d'epoca pienamente in uso, come la macchina del caffè del 1964 che ancora svolge degnamente il proprio servizio. Custode del tempo e delle tradizioni culinarie e testimone della storia, la famiglia di ristoratori Giacomozzi, che da decenni fa questo mestiere (anche se in gestione alle Logge "solo" dal 1998). Segreto e punto di riferimento della cucina, l'ex titolare Maria, che ancora oggi è dietro i fornelli, con i suoi 88 anni, per la soddisfazione di una clientela affezionata. Un locale che esercita da oltre 50 anni e che ha avuto varie gestioni, fino all’aprile del 1998, quando è subentrata la famiglia Giacomozzi, papà Mario, mamma Maria e i figli Carlo e Sandra che lo hanno trasformato in osteria pizzeria. Ancora oggi nel locale sono custoditi tanti ‘cimeli’, che si possono

La premiazione durante l'evento Olio Officina presso la Fabbrica del Vapore di Milano

Valentina Pecci insieme al babbo Ezio e alla mamma Antonietta sono stati al concorso di packaging e visual design "Le forme dell'olio" durante l'evento Olio Officina presso la Fabbrica del Vapore di Milano, lo scorso venerdì 1 marzo, per ritirare un prestigioso riconoscimento.   La famiglia Pecci di Morciano di Romagna ha conquistato l'oro in tre categorie distintive: Linea Commerciale Oli Gourmet, Condimenti Aromatizzati e Oli Gourmet. Un trionfo che sottolinea la straordinaria fusione tra l'arte dell'olio extra vergine d'oliva e il design geometrico innovativo proposto dal designer Francesco Capocci.   Il designer ha ispirato la creazione di una collezione unica, che unisce forme pulite, colori audaci e un'estetica moderna, offrendo un'esperienza sensoriale senza precedenti.   La grafica delle etichette trasmette la purezza e l'equilibrio dell'olio extra vergine d'oliva attraverso sfumature eteree di verde, giallo e blu, tipiche del movimento Bauhaus. Linee precise, cerchi e quadrati avvolgono le bottiglie, narrando la storia di un processo di produzione accuratamente elaborato, enfatizzando la qualità superiore del prodotto. La sperimentazione e il connubio tra la tradizione dell'olio evo e l'avanguardia del design Bauhaus danno vita a un'esclusiva collezione di opere da gustare. Ogni bottiglia diventa così un connubio tra il gusto autentico dell'olio e la

Terra, Territorio, Tradizione

Sul Corriere della Sera, il giornale più letto in Italia, di sabato 2 marzo A.D. 2024, è uscita una pagina dedicata ad Edoardo. Raspelli, giornalista, scrittore, gastronomo, conduttore televisivo, il migliore a mio personale giudizio, di coloro che dissertano di cucina, Maestro del mio concittadino Paolo Massobrio. Tutta sta menata per affermare che l’illustre milanese. Raspelli, dice esattamente quello che sostengo da sempre: l’importanza delle tre T. Terra, Territorio, Tradizione. Bisogna guardarsi indietro per andare avanti. Pindaro non abita in cucina. Cerco di essere sintetico, il che per me è estremamente difficile. La sintesi raspelliana è che non c’è più competenza, non c’è più il cuoco con la C di cuore. Si sceglie per comodità. Arriva già tutto imbustato. Si punta troppo sulla fantasia. Accostamenti orribili. Non si conosce la tradizione, non si ama il territorio, la terra è dura e fitta e il mare impetuoso. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia abbiamo piatti incredibili. Masterchef: inorridisco per il trattamento di questi sventurati vanitosi. La Guida Michelin: una cavolata! Non ho altro da aggiungere, e chi vuol capire a Rimini e dintorni…, capisca. Oggi è il compleanno di Piero Meldini, auguri Maestro. Rurali sempre, Enrico Santini

Sul palco due ospiti d’eccezione: Carlo Cracco e Paolo Cevoli

Circa 300 operatori del mondo della ristorazione, pasticceria, panetterie e gelateria si sono dati appuntamento, oggi martedì 27 febbraio, a San Patrignano, in occasione dell’evento di apertura di Ho.Re.Ca. Show, la rassegna di quattro giornate promosse Mo.Ca.   Al centro del convegno una tavola rotonda con alcune delle eccellenze italiane del settore Ho.Re.Ca, a confronto su un tema di rilevanza strategica: la comunicazione del valore nel mondo del food. Ospiti d’eccezione dell’iniziativa lo chef Carlo Cracco e Paolo Cevoli, che ha ‘ispirato’ la platea di operatori del food con la sua profonda conoscenza della cultura gastronomica e del marketing romagnolo.   Il confronto è stato arricchito dai contributi di Carlo Meo (ceo e founder di M&T), Marcello Guglielmetti (founder Bagai Cioccolato) Luca Lacalamita (pastry chef Lula), Marco Meloni (head bartender Viajantebar), Massimo Grosso (mastro gelatiere Terra), Gianfranco Siano (managing director Langosteria), Fabio Ubaldi (founder Pastrocchio e Birrodromo). Modera il giornalista Ernesto Brambilla.   Da domani, mercoledì 28 febbraio, e fino a venerdì 1° marzo, presso la sede di Mo.Ca. in via Modena, a Coriano, si terrano delle giornate dedicate all’assaggio e all’esposizione delle ultime innovazioni per la prima colazione, la merenda e l’aperitivo. Gli ospiti avranno la possibilità di interagire con i tecnici delle

Il locale di via Sigismondo era stato visitato in incognito dagli ispettori di Identità Golose

Il locale di via Sigismondo Malatesta, nel centro storico di Rimini, riconosciuto tra le pizzerie d’autore d’Italia. Un ispettore ha visitato in incognito il locale e ha deciso che il Cortile entrasse ufficialmente nel progetto ideato da Claudio Ceroni, Claudia Orlandi e Carlo Passera, sotto la direzione di Paolo Marchi. I titolari de Il Cortile in Centro, Thomas Agostini e Ivan Signoretti: “Siamo orgogliosi e felici che i nostri sforzi, la nostra costanza, la continua ricerca di novità, siano premiati da un'istituzione importante come Identità Golose”. Il Cortile in Centro di Rimini riceve il riconoscimento nazionale di Identità Golose 2024, una delle più importanti guide per pizzerie e cocktail d’autore d’Italia. Un inserimento importante per il locale di via Sigismondo Malatesta a Rimini, che negli ultimi mesi ha voluto investire sulla profonda trasformazione del brand e di tutto il locale, con un rinnovamento anche degli arredi, una ricerca costante di prodotti utilizzati, di nuove pizze e piatti proposti.   Il gruppo editoriale di Identità Golose ha lanciato questa nuova guida, staccando pizza e cocktail bar dal grande mare della Guida ai Ristoranti dove erano collocati fino al 2023. Per l’Emilia Romagna, ha catalogato tra le pizzerie d’autore anche il Cortile in Centro. Un