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Presentazione del Progetto Comunità Educanti con i Carcerati al Teatro Rosaspina

La Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con l' Accademia Distretto della Musica APS organizza una serata dedicata alla presentazione del progetto CEC ( Comunità Educante con i Carcerati ), rivolto all'accoglienza e al reinserimento sociale delle persone che espiano pene alternative alla detenzione. L'appuntamento è domani venerdì 23 febbraio 2024 alle ore 21, all'interno del Teatro Rosaspina di Montescudo Monte Colombo, con prenotazione obbligatoria. Il progetto CEC nasce circa vent'anni fa da, in una prima casa a Montescudo Monte Colombo (RN); oggi conta dieci strutture in tutta Italia che danno accoglienza a quasi duecento persone. La serata vedrà la partecipazione di: Wilma Vernocchi, soprano internazionale ; Giovanni Cricca, cantante di Amici; Maurizio Ferrini; Swingeneris; Antonio Junior . La direzione artistica è di Gianluca Zaccaria. La musica è uno strumento potente per veicolare valori positivi tra i giovani. Giorgio Pieri, coordinatore del progetto CEC, spiega: « Sembra un ritorno nel passato, quando don Oreste saliva sui palchi delle discoteche o dei concerti di vari musicisti e cantanti per portare una voce di speranza attraverso i più poveri, rivolta soprattutto ai giovani. Insieme a lui le persone più emarginate della società, raccontando i propri drammi, annunciavano che non c'è nessuna situazione nella

La fascia d’età 40-64 anni è la più numerosa con 56.826 residenti

Dei veri e propri pilastri di sostegno e inclusione sociale per la popolazione anziani, al netto anche di una crescita demografica delle persone più in là con l’età. Una consapevolezza che sta alla base delle nuove linee di indirizzo approvate nell’ultima seduta di Giunta per la valorizzazione dei Centri anziani del territorio, delle realtà preziose che, a livello comunale, contano una base di oltre 4.700 iscritti tra le 10 strutture diffuse. Un potenziamento e un rafforzamento di questi luoghi mediante un generale consolidamento della rete e un sostegno finanziario da parte dell’amministrazione comunale per il pagamento delle utenze, oggetto, nell’ultimo periodo, di un aumento dei costi legato al caro energia nazionale. All’interno del quadro di azioni di promozione dei centri si colloca quindi un insieme di misure funzionali a favorire la partecipazione attiva dei centri alla vita del territorio, attraverso un loro coinvolgimento nella programmazione e progettazione degli interventi sociosanitari comunali e distrettuali e la continuità dei rapporti convenzionali in essere. Inoltre, i centri anziani autonomamente organizzatisi ad iniziativa di associazioni di volontariato o di associazioni di promozione sociale sono chiamati ad assicurare una frequenza di attività di almeno quattro giorni a settimana, un numero di iscritti e frequentanti non inferiore a 50 e una dotazione di regole di funzionamento che garantiscano la libera adesione dei nuovi associati e l’elettività delle cariche. “In un contesto demografico

Il progetto prevede degli appuntamenti formativi e informativi periodici rivolti ai volontari che decidono di rendersi disponibili all’affiancamento. 

Ogni giorno diverse famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili, si trovano ad affrontare sfide complesse: dalla conciliare tra lavoro e vita familiare al bisogno di sostegno nell’assistenza ai figli nelle attività scolastiche o sportive. Inoltre, alcuni genitori possono sentirsi soli ed emarginate, senza avere contatti con i luoghi di aggregazione e di socialità del territorio. È qui che entra in gioco ‘Vicinanza solidale – Tante famiglie, una città’, un’iniziativa promossa dal Comune di Rimini, nell’ambito del PNRR, con la collaborazione del Centro per le Famiglie, della cooperativa Il Millepiedi e dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII allo scopo di offrire un supporto alle famiglie in difficoltà nella gestione della propria quotidianità e dei rapporti sociali. Il progetto, partendo dalla consapevolezza del valore delle relazioni umane, mette in contatto dei nuclei familiari in condizioni di fragilità con delle cosiddette ‘famiglie affiancanti’, le quali mettono a disposizione il loro tempo per dare una mano e un aiuto a chi attraversa dei momenti non semplici legati a problemi economici, organizzativi, sanitari o altro. I volontari possono essere coppie con o senza figli, single, nonni: insomma, chiunque desideri portare il proprio contributo per lavorare per un tessuto sociale più unito e coeso, favorendo le relazioni di vicinato e

Una parte degli introiti dell’addizionale Irpef destinata agli aiuti per i meno abbienti

Un fondo di centomila euro a disposizione delle famiglie riccionesi in difficoltà con il pagamento di bollette, affitti, spesa o rette degli asili. L’amministrazione comunale di Riccione ha deciso di riservare una parte degli introiti che verranno garantiti dal gettito dell'addizionale sull’Irpef per il sostegno alle persone meno abbienti. I riccionesi in condizione di disagio economico (certificazione Isee pari o inferiore a 8.500 euro) non dovranno presentare alcuna domanda per ottenere il contributo: sarà infatti sufficiente presentarsi nella sede municipale in viale Flaminia 41 a Riccione (settore Servizi alla persona) e richiedere di potere accedere al sostegno. Un assistente sociale prenderà in carico la persona in condizione di bisogno al fine di garantire un contributo personalizzato in ragione delle reali esigenze. La commissione tecnica per la valutazione degli interventi sociali “Abbiamo scelto di semplificare le procedure, che spesso rappresentavano un ostacolo, in maniera conforme al Regolamento comunale - spiega l’assessora alla Famiglia Marina Zoffoli -. Gli assistenti sociali valuteranno ogni situazione personale e familiare per pianificare un progetto di sostegno adeguato e, se necessario, prolungato nel tempo”.  Le persone in difficoltà potranno essere aiutate nel pagamento dell’affitto o delle bollette, così come le rette per l’accesso ai servizi. “Gli assistenti sociali valuteranno la situazione

Il Comune lavora in team con le scuole, i servizi educativi e l’Ausl a favore dei minori e nuclei più in difficoltà  

Un accordo volto al sostegno delle capacità genitoriali e alla prevenzione delle vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. Nella seduta di giunta di ieri è stato approvato il protocollo d’intesa denominato Patto territoriale interistituzionale nell’ambito dell’attuazione del programma PIPPI – PNRR. Questo patto rappresenta un importante lavoro di collaborazione tra il comune di Rimini, gli enti del distretto, l’azienda sanitaria Usl, le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi, finalizzato a lavorare in modo integrato a favore dei minori e delle famiglie del territorio in difficoltà e a rischio emarginazione sociale. Attraverso un lavoro di squadra, i firmatari si impegnano infatti a definire buone pratiche e procedure stabili di collaborazione interistituzionale, al fine di usare al meglio le risorse a disposizione nel settore e a fornire un aiuto concreto ed efficace alle famiglie del territorio. Il comune di Rimini, in particolare, si impegna a presidiare il sistema di governance integrata, collaborare con i partner per garantire un monitoraggio costante e un aggiornamento del Patto, condurre un'analisi dei bisogni del territorio, favorire la condivisione tra gli attori coinvolti e creare le condizioni organizzative per l'operatività del Patto. Il comune, inoltre, si impegna a cooperare nelle attività di progettazione dei servizi e

Bellini: "Un momento educativo a tutti gli effetti improntato a parametri di qualità e accessibilità"

In vista della prossima estate l’Amministrazione di Rimini ha stabilito le linee guida per la concessione degli edifici e delle attrezzature scolastiche delle scuole primarie – di proprietà comunale - per l’organizzazione dei centri estivi 2024. Si tratta della cornice di riferimento generale all’interno della quale strutturare i singoli servizi. Il concetto alla base è quello di sviluppare le modalità attraverso cui soddisfare l’esigenza da parte dei cittadini - e dunque dell’Amministrazione - di poter usufruire di servizi educativi di qualità anche nel periodo estivo, attraverso lo sviluppo di alcuni principi base, tra cui: a) sviluppo dell’identità ed alla socializzazione b) accoglienza e integrazione delle diversità c) favorire la conoscenza del territorio d) prevenzione del disagio giovanile Per la realizzazione dei centri estivi 2024 l’Amministrazione comunale coinvolgerà, mediante lo strumento dell’ istruttoria pubblica, i soggetti del terzo settore. La delibera riguarda ogni anno un numero variabile di scuole riminesi (In media circa quindici); sono attualmente in corso le verifiche con gli Istituti scolastici circa la disponibilità degli immobili destinati ad accogliere i centri estivi non comunali e la compatibilità tra gli stessi ed eventuali interventi manutentivi più invasivi, abitualmente concentrati  nel periodo estivo, in concomitanza con la fine del calendario scolastico. Grazie ad una convenzione già stipulata dall’Amministrazione con le istituzioni

Cooperativa sociale Fratelli è Possibile e Cooperativa sociale Sole danno avvio al progetto di autonomia femminile  

Si è svolta questa mattina martedì 13 febbraio l’inaugurazione dell’edificio che ospiterà le attività del progetto di abitare collaborativo dedicato a donne e minori “Borgo Maestro”, alla presenza dei rappresentanti delle cooperative sociali Fratelli è Possibile, Sole e San Maurizio, nonché della sindaca Alice Parma, dell’assessore ai Servizi sociali e Welfare, Danilo Rinaldi, insieme a tanti rappresentanti del settore dei servizi sociali del territorio. Ad aprire il momento di inaugurazione, la sindaca Parma e l’assessore Rinaldi hanno ringraziato le cooperative sociali promotrici e tutti i soggetti che hanno sostenuto un progetto importante, che da un lato dà risposte nuove a esigenze e problematiche nuove e dall’altro rappresenta un ottimo punto di partenza anche per la costruzione di proposte innovative da parte dei Servizi sociali. “Le cooperative Fratelli è Possibile e Sole sono state capaci di leggere i bisogni e i disagi sociali – hanno affermato sindaca Parma e assessore Rinaldi – offrendo una risposta innovativa e strutturata che deriva a un importante lavoro di collaborazione e coprogettazione. Il risultato è un sistema di welfare di comunità che la città di Santarcangelo dovrà essere capace di includere nella sua rete socio-economica”. Dopo i saluti di Marco Toni, presidente della Cooperativa sociale Fratelli è Possibile,

L’obiettivo è agevolare i turisti con bisogni particolari dovuti a disabilità nello scegliere la propria vacanza

Comincia domani, mercoledì 14 febbraio, l’attività di rilevazione delle informazioni relative alle caratteristiche delle strutture e dei servizi turistici, nell’ambito del progetto regionale per il turismo accessibile In Emilia-Romagna c’è una vacanza per me, al quale il comune di Rimini partecipa con il progetto ‘SpiaggiaLiberaTutti’. Tale rilevazione, effettuata tramite la compilazione di un apposito questionario da parte degli operatori turistici, ha il duplice obiettivo di semplificare il reperimento delle informazioni necessarie ai turisti con bisogni particolari per poter scegliere la propria vacanza e di promuovere l’offerta turistica già esistente sul territorio in grado di soddisfare tutte le tipologie di clientela. Le informazioni raccolte tramite il questionario confluiranno infatti automaticamente su una sezione dedicata del portale EmiliaRomagnaTurismo e saranno poi valorizzate sul portale della destinazione riminese, fungendo al contempo da vetrina per gli operatori e da motore di ricerca per i turisti con disabilità o altre condizioni che richiedono attenzioni particolari (allergie alimentari, avanzato stato di gravidanza, neonati). Il questionario rileva informazioni riguardanti le caratteristiche di strutture ricettive e di altre strutture di interesse, dei servizi sanitari/sociali, del tempo libero e altri servizi utili disponibili sul territorio (ad esempio guide/accompagnatori speciali, officine per la riparazione di veicoli, esperienze e attività, noleggio bici adattate, trasporti etc.). In

Gianfreda: “Una chiamata alla solidarietà a favore dei bambini e famiglie in difficoltà”

Adozione, affidi e nuovo approccio ai servizi sociali: tra un rafforzamento delle equipe e iniziative che mettono al centro i minori e i nuclei familiari. L'assessore alla protezione sociale, Kristian Adozioni, affidi e un nuovo approccio ai servizi sociali per i minori mediante un potenziamento dei servizi e un maggiore protagonismo del territorio intorno ai temi della famiglia. È intorno a questi pilastri che il comune di Rimini, insieme alle realtà del distretto sociosanitario, ha messo in campo una riorganizzazione del settore della tutela minori finalizzata a un potenziamento delle attività rivolte alle famiglie e a un rilancio degli affidi e delle adozioni. A fare da filo rosso e da bussola alle iniziative e agli investimenti, in particolare, un nuovo modo di concepire il settore della tutela minori, inteso non più solo come un compito istituzionale, ma come una responsabilità condivisa da tutte le componenti cittadine; una sorta di chiamata alle armi delle famiglie per le famiglie. Un rinnovamento generale che si articola in un insieme di misure con la quale l’amministrazione comunale si impegna dunque a promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra i mondi che ruotano attorno alla crescita e al benessere dei ragazzi, con l’obiettivo di lavorare per una città sempre

Ndll'ultima seduta del consiglio comunale di Rimini, Gloria Lisi aveva interrogato sula situazione dei senza tetto, mentre all'esterno della sala era in crso un presidio sullo stesso tema organizzato da Casa Madiba Network e ADL Cobas Emilia Romagna. Ha chiesto Lisi: "L’Assessore era consapevole dei decessi di queste 6 persone? Conosceva le loro storie? Si erano rivolte ai servizi Sociali? Erano conosciute e monitorate dagli operatori dell’unità di Strada? Inoltre chiedo di predisporre risposte abitative nuove e strutturali adeguate a rispondere alla precarietà abitativa che colpisce sempre più persone; di ampliare il numero di appartamenti di emergenza abitativa; di aumentare gli appartamenti messi a disposizione del progetto HF; di promuovere e coordinare la rete fra chi si occupa dei senza fissa dimora fissando gli incontri periodici con cadenza mensile, riuscendo a superare l’attuale frammentazione degli operatori sociali che lavorano o prestano volontariato nei vari enti del Terzo Settore riminese; di chiedere ai privati, che continuano a costruire nei loro interessi, di destinare una quota di cubatura per appartamenti da dedicare ai progetti di HF e all’ERP, ovviamente per rendere attuabile questa proposta, si deve sensibilizzare anche il settore dell’urbanistica che spero non si limiti soltanto a definire con termini come “indecorosa”

Inaugurato a ottobre 2022, nel 2023 l’emporio solidale “U i è da magné” ha concluso il suo primo anno pieno di attività: il bilancio dei dodici mesi conclusi di recente evidenzia l’importanza del lavoro svolto dal nuovo servizio attivato dai Servizi sociali dell’Unione di Comuni Valmarecchia per il Comune di Santarcangelo. Sono infatti 75 le famiglie sostenute nel corso del 2023, con un’azione che ha coinvolto un totale di 200 persone. Ampia e variegata la fornitura di alimenti, in totale quasi 1.100 kg tra pasta (250 kg), passata e polpa di pomodoro (240 kg), confetture e macedonia (220 kg), farina (100 kg), tonno in scatola (100 kg), legumi (85 kg) oltre a minestrone, biscotti e cacao, cui si aggiungono più di 200 litri di latte e altri prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa. L’impegno economico sostenuto dall’Amministrazione comunale per il funzionamento dell’emporio solidale è pari a circa 26mila euro tra affitto della struttura di via Costa, utenze, acquisto di attrezzature, piccole manutenzioni e buoni spesa per integrare le offerte di cittadini e attività economiche. “In meno di un anno e mezzo, l’emporio solidale è diventato un punto di riferimento per tutta Santarcangelo, dalle famiglie che usufruiscono del servizio ai tanti

A Rimini riguarda oltre 1.200 famiglie, "preoccupazione per la grave carenza di finanziamenti nazionali"

Se c'è soddisfazione per l'accordo con la Regione sulla questione delle rette delle Cra, che a Rimini riguarda oltre 1.200 famiglie, i sindacati proseguono il confronto per la gestione dell'intesa e per il miglioramento dei servizi. E resta la "preoccupazione per la grave carenza di finanziamenti nazionali". Lo dicono Cgil Rimini, Cisl Romagna e Uil Rimini che, revocate le iniziative di protesta, "si sono subito mobilitati anche a livello territoriale, scrivendo ai sindaci, ai capigruppo dei Consigli comunali e chiedendo incontri urgenti con il Distretto sanitario Rimini e di Riccione". In quegli incontri, dicono, "si è condiviso l'impegno a proseguire il confronto per la gestione dell'intesa raggiunta in Regione: l'accordo prevede infatti che, con il trasferimento delle risorse dal Fondo sociale regionale ai Comuni, avverrà la riduzione del costo della retta giornaliera a partire da gennaio 2024". L'obiettivo ora è "ridurre ulteriormente l'impatto dell'aumento giornaliero delle rette per tutto l'anno, in particolare per le famiglie meno abbienti e per un miglioramento della qualità dei servizi per le persone anziane o con disabilità". Intanto, con la decisione di adottare per il futuro l'Isee applicato in maniera lineare per la definizione delle rette regionali, "si fa un altro passo in avanti nel contrasto alle