HomeCulturaSan Giovanni in Marignano ha celebrato il bicentenario della nascita di Alessandro Serpieri

Alessandro Serpieri fu uno scienziato, filosofo ed educatore dell’Ottocento


San Giovanni in Marignano ha celebrato il bicentenario della nascita di Alessandro Serpieri


31 Ottobre 2023 / Redazione

Nella mattinata di oggi, 31 ottobre, si è celebrato il Bicentenario dalla nascita di Alessandro Serpieri, alla presenza degli studenti, degli insegnanti e della Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale, del presidente Pro Loco, della dott.ssa Bizzocchi, responsabile della Biblioteca Gambalunga di Rimini, della Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna Emma Petitti e di alcuni referenti dell’Università di Urbino, in particolare il prof. Paolucci, segretario del Comitato, insieme al prof. Balsamini, che hanno coordinato tutti gli eventi del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della nascita.

 

Siamo davvero orgogliosi di essere all’interno di questo prestigioso gruppo composto da Comuni, Università e realtà davvero importanti a livello culturale e scientifico che si sono impegnati a celebrare e raccontare Alessandro Serpieri”.

 

Da un punto di vista storiografico, Serpieri può essere inquadrato nella categoria di studiosi dell’800 che parteciparono al mutamento in atto delle discipline scientifiche.

In quel periodo infatti le discipline non venivano affrontate in maniera disgiunta, ma con continuità, per cui ogni studioso si occupava nella sua vita di varie tematiche ed ambiti del sapere.

Alessandro Serpieri fu uno scienziato, filosofo ed educatore dell’Ottocento fu educato in famiglia da due sacerdoti, i fratelli Speranza.

In seguito la sua istruzione fu affidata agli Scolopi del Collegio dei Nobili di Urbino. Qui nasce la vocazione al sacerdozio, approvata dalla famiglia. A lungo insegnante presso il Collegio d’Urbino e presso l’Università di Urbino, ebbe tra i suoi studenti anche il poeta Giovanni Pascoli.

Padre Serpieri si prodigò nella didattica e nella ricerca scientifica con un eclettismo veramente notevole, interessandosi di fisica, astronomia, meteorologia, sismologia, botanica e fenologia.

Serpieri fu anche un grande educatore – scrive l’Amministrazione comunale – per questo abbiamo tenuto particolarmente ad avere con noi oggi una delegazione di studenti dell’Istituto Comprensivo Statale che ringraziamo per la partecipazione”.

 

Alessandro Serpieri, scienziato, filosofo ed educatore dell’Ottocento, nasce a San Giovanni in Marignano il 31 ottobre 1823.

Il padre, riminese, si chiamava Daniele, la madre Caterina Riminucci. I genitori di Serpieri avevano a San Giovanni in Marignano una casa che occupavano per gran parte dell’anno ed alcuni terreni. Il padre era daziere.

L’atto di battesimo reca “AS 1823, 1 nov, Serpieri Alessandro Secondo Lodovico, figlio di Daniele fu Giov. Battista e di Caterina Ranucci di Pietro da Rimini – nato lì 31 ottobre 1823 ore 9 antimeridiane – Padrino: Costantini Giovanni, madrina: Squadrini Scolastica”.

L’edificio che ospita la targa fin dal 1415 viene citato come domus communis e ancora nel 1817 nella mappa delle fosse ipogee viene citato come palazzo comunale. Solo successivamente il Palazzo comunale si sposta in Piazza Silvagni, oggi Casa della Cultura, e poi in via Roma, dove si trova attualmente, presso le ex scuole elementari.

 

Afferma ancora l’Amministrazione comunale: “San Giovanni nel panorama delle innumerevoli iniziative del Comitato Scientifico ha l’onore di essere il luogo natio di una personalità così prestigiosa i cui contributi sono stati riconosciuti a livello internazionale.

Ringraziamo profondamente tutti gli intervenuti ed i partecipanti: è stata una bella giornata nel ricordo di Alessandro Serpieri. La presenza dei ragazzi delle scuole è stata per noi fondamentale: gran parte degli interventi hanno sottolineato il ruolo di Serpieri educatore ci fa piacere poter comunicare e trasmettere questa sua particolare inclinazione. Sarà nostra cura continuare a promuovere e valorizzare questa figura. Ringraziamo l’Università di Urbino per averci coinvolti ed accompagnati, ma anche per averci fatto dono di alcuni testi che saranno a breve inseriti nella Biblioteca comunale come patrimonio importante per tutti i cittadini e coloro che vorranno approfondire lo studio di questa figura”.