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Siamo "il partito di riferimento a sinistra assieme agli alleati di coalizione di Libera"


San Marino, Gerardo Giovagnoli (PSD)rivendica la vittoria elettorale: “Siamo cresciuti più di tutti”


15 Giugno 2024 / Redazione

Abbiamo chiesto a Gerardo Giovagnoli, Segretario del Partito dei socialisti e dei democratici (PSD), una sua riflessione sull’esito elettorale sammarinese e sull’avvio delle consultazioni che il PDCS ha avviato dopo il conferimento dell’incarico da parte dei Capitani Reggenti

“Intanto permettetemi di ringraziare i 273 elettori che da fuori San Marino, e presumibilmente molti di loro nel riminese, hanno scelto di votare il Partito dei socialisti e dei democratici. Per la prima volta abbiamo agito in collaborazione con il Partito Democratico e le liste che si sono presentate nelle zone limitrofe, stante la contemporanea andata alle urne sia a San Marino che in diversi comuni italiani.

Grazie a questo siamo la seconda forza del paese nell’elettorato estero.

Questa scelta è del tutto connaturata al PSD che si è da sempre distinto come il partito con i maggiori rapporti esterni sia a livello italiano che europeo, e queste elezioni hanno sancito per noi un successo oltre ogni aspettativa. Senza dubbio questo è avvenuto perché abbiamo mantenuto la nostra identità ed ora, dopo il periodo di grazia del movimentismo sia a San Marino che in Italia, questa spinta propulsiva si è esaurita ed è tornato il momento dei partiti tradizionali.

Infatti oltre a noi coloro che sono cresciuti perlopiù sono partiti tradizionali, anzi, europeisti.

Di nuovo per noi questa è una grande vittoria, visto che abbiamo creduto nell’integrazione europea più di tutti gli altri da sempre.

Passare da 3 a 8 consiglieri, venendo da una posizione di governo in un periodo per nulla facile, ci rende orgogliosi per quanto fatto e siamo grati alla cittadinanza che ha voluto premiare il PSD per la qualità dei suoi contenuti e per la qualità della lista presentata

La campagna elettorale che abbiamo portato all’attenzione degli elettori è stata azzeccata anche grazie a suggerimenti dei nostri amici italiani, in primis l’on. Andrea Gnassi, che ha fornito un contributo di idee e soprattutto di approccio, veramente apprezzabili.

Inoltre, l’aver ospitato a San Marino Stefano Bonaccini ha avuto grande efficacia nel dimostrare la capacità del PSD di sviluppare relazioni e siamo veramente contenti del fatto che a Bruxelles troveremo un amico che così tanto ha fatto, e bene, per l’Emilia Romagna, la nostra grande vicina.

Il PSD ora è l’unico partito di San Marino a potersi definire sia socialista sia democratico; le altre sigle che portavano questi importanti messaggi politici non saranno per la prima volta nella storia rappresentate in Consiglio Grande e Generale. Questo ci dà una grande responsabilità, ma anche molta forza per poterci affermare ulteriormente come il partito di riferimento a sinistra assieme agli alleati di coalizione di Libera che hanno mantenuto la penetrazione elettorale del 2019, ma non sono cresciuti.

Il partito di maggioranza relativa di San Marino rimane la Democrazia Cristiana e, vista la legge elettorale, non ci sono altre possibilità per costituire una maggioranza che non quella che passa da un accordo con quel partito.

Le consultazioni sono già iniziate e crediamo, nel tempo concesso di due settimane, di trovare le sintesi più opportune per fare in modo di mantenere la posizione di governo, ma anche di imprimere una maggiore forza riformista al paese, cogliendo tutte le opportunità offerte dall’Accordo di associazione con l’Europa, vera grande novità della legislatura che va ad iniziare.”

 

Gerardo Giovagnoli