HomePoliticaSan Marino, Uds su condanna Simoncini: “Assoluzione violenza privata? Siamo indignate”

Per l'Unione Donne Sammarinesi "troppo debole la pena di 2000 euro di multa"


San Marino, Uds su condanna Simoncini: “Assoluzione violenza privata? Siamo indignate”


5 Ottobre 2023 / Redazione

E’ di ieri la notizia della condanna per atti indecenti e dell’assoluzione dal reato di violenza privata dell’ex Capitano Reggente di San Marino Giacomo Simoncini. Di seguito la reazione di Unione Donne Sammarinesi

“UDS prende atto della condanna dell’ex Reggente Giacomo Simoncini per atti indecenti: l’accertamento del reato che ha confermato la versione della vittima, la condanna al risarcimento delle spese legali e dei danni da determinare in sede civile sono gli unici aspetti soddisfacenti di una sentenza che sta facendo discutere il Paese e oltre confine.

Altamente insoddisfacente è la tenuità della pena consistente in una multa di 2.000 euro: pare non sia stata riconosciuta l’aggravante del ruolo istituzionale ricoperto da Simoncini al momento dei fatti. La pena, così com’è, è poco più di una tirata d’orecchie.

Simoncini, che ha sempre dichiarato di “non aver fatto nulla di male”, è stato smentito dai fatti e dalla sentenza, venendo a meno alla condotta di onestà, onorabilità e responsabilità che ci si aspetta da un politico, soprattutto quando ricopre la più alta carica dello Stato.

Indignazione, invece, per l’assoluzione per violenza privata: ci chiediamo come non possa esserci violenza quando gli atti indecenti sono commessi da una persona in una posizione gerarchicamente superiore verso un’altra che ha impotentemente subito i fatti.

Dispiace leggere il comunicato dell’avvocato difensore, Stefano Pagliai, dove si tenta nuovamente di screditare la vittima, negare i fatti e persino mettere in discussione la validità del procedimento, parlando di “condizionamenti”.

L’unica speranza rimane il Sindacato alla Reggenza presentato da UDS e attualmente sospeso. Crediamo che il Collegio Garante abbia tutti gli elementi per esprimersi sulle responsabilità istituzionali dell’ex Reggente, già ampiamente documentate al momento del rinvio al giudizio”.