HomeEventiSantarcangelo, prosegue il ciclo di incontri “Cibo come cultura. Dai sapori ai saperi”

Alberto Capatti parlerà con Antonio Tolo della storia del panino italiano


Santarcangelo, prosegue il ciclo di incontri “Cibo come cultura. Dai sapori ai saperi”


13 Novembre 2024 / Redazione

La 17^ edizione della rassegna “Cibo come cultura. Dai sapori ai saperi” prosegue all’indomani della Fiera di San Martino con gli ultimi due incontri, dedicati alla presentazione di altrettanti volumi con letture e piccole degustazioni a tema nella sala Baldini della biblioteca.

Domani (giovedì 14 novembre) alle ore 21 Alberto Capatti (nell’immagine in apertura) dialogherà con Antonio Tolo sul suo ultimo volume “Storia del panino italiano. Un intramontabile boccone di felicità” (Slow Food Editore, 2024): l’incontro sarà accompagnato dalle letture a cura di Remo Vigorelli.

Nel volume, l’autore affronta la storia del panino in Italia, un’epopea che parte dall’usanza molto popolare del panino come pranzo durante il lavoro sia nei campi sia in fabbrica, prosegue con i tramezzini e tutte le loro fogge in ogni regione, passa per l’avvento del fast food e termina con il panino “gourmet”. Migliaia di panini diversi, migliaia di ingredienti e combinazioni differenti offrono un excursus senza pari, che incrocia la storia d’Italia e dei suoi cibi, esattamente come i piatti tradizionali presenti in ben più “nobili” ricettari.

A chiudere la rassegna, invece, Alberto Grandi in dialogo con Pier Angelo Fontana presenterà il suo libro “Storie delle nostre paure alimentari. Come l’alimentazione ha modellato l’identità culturale”, giovedì 21 novembre, sempre alle ore 21 anche in questo caso con letture a cura di Remo Vigorelli.

Alberto Grandi

Il volume affronta il tema della paura del cibo: l’autore ripercorre le tappe di una storia millenaria attraverso aneddoti e vicende curiose, dalla paura della lebbra suina (una malattia inesistente), a quella del pomodoro velenoso, fino alla stigmatizzazione degli ogm, degli insetti e della carne coltivata, tenendo insieme scienza, superstizione, politica, economia ed ecologia, perché oggi produrre cibo per otto miliardi di persone non è solo una questione sanitaria, è soprattutto un tema che mette in gioco la salvezza dell’intero pianeta.

Le conferenze di “Cibo come cultura” sono ideate e promosse da biblioteca Baldini, fondazione FoCuS, Pro Loco Santarcangelo e Fiera San Martino – Blu Nautilus, con la partecipazione di Banca Malatestiana. Le piccole degustazioni a tema sono curate dallo chef Massimiliano Mussoni dell’Osteria La Sangiovesa, con vino della Tenuta Saiano; dalla Bottega Girometti, con vino della Tenuta I Piccoli Vignaioli; dallo chef Marco Rossi, con vino della Tenuta Sant’Aquilina.