Nuove droghe si affacciano sul mercato del consumo degli stupefacenti e non siamo pronti a fare fronte perché si è rinunciato alla prevenzione. È la considerazione che è emersa dal dibattito tenutosi ieri sera nel Teatro al Lavatoio di Santarcangelo e che ha visto intervenire Walter Delogu, autore del libro autobiografico “Il Braccio Destro” e William Raffaeli, medico, fondatore della cooperativa sociale Centofiori e candidato alle elezioni regionali. Titolo dell’incontro: “Droga: ieri, oggi e domani”.
Si è partiti dal libro di Delogu per racontare lo “ieri” del fenomeno droga: il consumo sulla piazza milanese (dove Delogu spacciava negli anni ’70) fino alle prime esperienze e metodologie di recupero e alla fondazione della Centofiori da parte di Raffaeli e altri che, in quegli stessi anni, si trovavano dall’altra parte della barricata a Rimini.
Si è poi passati all’oggi, descrivendo le nuove modalità di consumo e le nuove droghe che si sono imposte e s’imporranno sul mercato dopo eroina, cocaina e crack: fentanyl, black mamba, shaboo e altre. I due protagonisti della serata hanno rilevato come questi stupefacenti non siano considerati nell’immaginario collettivo come vere e proprie droghe perché manca la consapevolezza della loro pericolosità. “Finito il rito traumatico del buco in vena, questi nuovi killer sono visti come “pastiglie” che non possono creare assuefazione. Invece è tutto il contrario – hanno detto –. Manca la prevenzione su questi temi e di droga ormai se ne parla poco, quasi la società si sia assuefatta”.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di un pubblico molto interessato, è stato il primo di una serie che sarà proposta alla cittadinanza santarcangiolese dall’associazione culturale “24 Apostoli – Ettore Bontempi”.
In copertina: William Raffaeli