Home___primopiano“Schema Ponzi” a San Marino: conti correnti prosciugati, denunciato ex direttore di banca

La presunte vittime sono riminesi, spariti diversi milioni di euro


“Schema Ponzi” a San Marino: conti correnti prosciugati, denunciato ex direttore di banca


3 Agosto 2023 / Redazione

Avevano affidato i loro risparmi a un promotore finanziario che dirigeva una filiale di banca a San Marino. E quei risparmi lui li avrebbe fatti sparire dai conti correnti con movimenti truffaldini.

Le vittime sarebbero venti riminesi difesi dagli avvocati Piero Venturi e Gian Vito Antinori depositando una denuncia nei confronti dell’ex direttore oggi 56enne.

“A tutela delle famiglie ingannate e depredate – hanno spiegato i legali all’ANSA– abbiamo presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Rimini, alla quale seguirà un’altra alle autorità sammarinesi”.

A riportare la notizia è l’Ansa.  La Procura della repubblica ad approfondire e verificare la posizione del promotore finanziario, un 56enne di Rimini ex direttore di filiale a San Marino, che oggi avrebbe cambiato completamente mestiere. Secondo la denuncia dei legali dei correntisti, il promotore finanziario approfittando dei legami di amicizia e della fiducia a lui concessa da chi lo conosceva da anni, a partire dal 2008 si sarebbe fatto consegnare somme di denaro contante, le avrebbe portate oltre confine e depositate su conti accesi presso la banca dove lavorava. Avendo una delega ampia sui conti dei clienti riminesi, avrebbe quindi azzardato operazioni mobiliari con investimenti decisamente in perdita.

Secondo il perito dei querelanti, il commercialista riminese Fabio Fraternali, il promotore riusciva a mantenere in piedi lo schema Ponzi pagando di tanto in tanto alti interessi ai clienti con soldi di altri clienti. Insomma un gioco di scatole comunicanti, in realtà tutte vuote. Inoltre si ipotizza anche che alcuni degli estratti conti mostrati per tranquillizzare i correntisti riportassero cifre non in euro ma bensì di lire turche e quindi estremamente gonfiate.

“Che fine abbia fatto il denaro, stiamo parlando di qualche milione di euro – ha detto l’avvocato Venturi – non è dato sapere perché l’istituto di credito sammarinese si è trincerato dietro un monolitico silenzio”.