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Il presidente della Regione sarà capolista nel Nord Est, le destre: "Dimissioni subito"


Schlein candida Bonaccini nelle europee, Emilia Romagna al voto in autunno? – VIDEO


20 Aprile 2024 / Redazione

“Le elezioni dell’8 e il 9 giugno sono una sfida decisiva per il futuro dell’Europa. E dobbiamo schierare tutte le energie migliori di cui disponiamo. Per questa ragione ho chiesto a Stefano Bonaccini di guidare la lista del Nord-Est: la sua esperienza decennale da presidente dell’Emilia-Romagna e il suo ruolo di presidente del Pd ne fanno una proposta molto forte per la battaglia che dobbiamo condurre e l’Europa che vogliamo costruire. Lo ringrazio per aver accettato”: è l’annuncio della segretaria del Pd Elly Schlein.

“Ho accettato la sfida delle elezioni europee perché sono sempre più convinto che il futuro sia l’Europa”. In lungo messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Boanccini, spiega le ragioni della sua decisione di accettare la candidatura alle prossime europee come capolista del Pd nel Nord-Est. “Elly Schlein mi ha chiesto di candidarmi nella circoscrizione del Nord-Est, ringraziandola ho deciso di accettare. E’ stata, credetemi, una riflessione lunga”, spiega il governatore. “L’Italia senza un’Europa forte e unita correrebbe e conterebbe sempre meno. Per l’Emilia-Romagna l’Europa è già il presente”, aggiunge.

Il presidente rassicura sul futuro della Regione che amministra da dieci anni. Se a giugno verrà eletto al parlamento europeo, le elezioni regionali potrebbero svolgersi “ragionevolmente nel prossimo autunno, dieci anni dopo quelle che mi portarono qui”, nel 2014, anticipa Bonaccini. “Sarà una transizione ordinata, tutto è predisposto perchè non ci siano rallentamenti”, nemmeno nella spesa dei fondi europei, garantisce. “Non è un messaggio di addio, non finisce nulla, è un nuovo capitolo”, assicura. “Ho svolto questo incarico con disciplina e onore, come recita la nostra Costituzione. Bene o male, non sta a me dirlo, ma vi garantisco che ho dato tutto ciò che potevo. Ho sempre voluto essere il presidente di tutti”, rivendica. “Io non me vado dall’Emilia-Romagna, da qui non me ne andrò mai, ricoprirò a tempo pieno il mio ruolo, se sarò eletto, fino alla prossima estate, fino all’ultimo giorno. Per me parlano la mia storia, la mia agenda”, conclude.

“Non possiamo consegnare l’Europa a chi pensa di poter isolare l’Italia dal resto del mondo, a chi vuole alzare muri e assiste impotente alle guerre, come se non ci riguardassero”. Nel videomessaggio in cui annuncia la candidatura alle Europee, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, delinea i contorni del suo eventuale impegno futuro a Bruxelles e le linee del suo programma elettorale. “È a Bruxelles che si prendono, e sempre più si dovranno prendere, decisioni importanti. È in Europa che si gioca la nostra capacità di rappresentare i nostri valori e i nostri interessi. Siamo chiamati a un lavoro difficile e importantissimo: realizzare politiche che tengano insieme ambiente e lavoro senza contrapporli, una transizione ecologica che salvaguardi le classi più deboli e le nostre filiere. In Europa si costruiscono le condizioni per la pace o ci si arrende alle guerre. Senza un’Europa più forte e unita resteremmo spettatori impotenti di decisioni prese da altri”, spiega Bonaccini. “Dobbiamo giocare un ruolo da protagonista in Europa, è questa la ragione che mi ha convinto ad accettare questa nuova sfida al servizio dell’Emilia-Romagna e del Nord-Est, più in generale del Paese. La seconda ragione è che non possiamo lasciare l’Europa in mano a chi nega i cambiamenti climatici o a chi protesta senza aver agito senza competenza e capacità nel momento in cui le decisioni venivano prese. Per contare e fare bene, servono conoscenza, competenza e concretezza”, prosegue Bonaccini. “Faccio questa scelta con la stessa responsabilità che mi portò dieci anni ad accettare di candidarmi a presidente della bellissima Emilia-Romagna. Proverò a servire i cittadini con la stessa passione ed energia che ho messo fin qui”, promette.

Il video dell’annuncio di Stefano Bonaccini:

Durissime le reazioni del centrodestra. “La candidatura alle Europee di Bonaccini ha il sapore di una fuga dai problemi che ha contribuito a creare e non ha saputo risolvere. Una fuga che non ha rispetto degli emiliano-romagnoli e utile solo alla sua carriera politica, ai suoi personali interessi. Stiamo affrontando la ricostruzione post-alluvione, la sanità regionale ha enormi problemi, i cittadini hanno bisogno di un governatore impegnato sui temi del territorio. Ha già usato abbastanza la Regione come un trampolino di lancio personale, si dimetta subito e faccia la campagna elettorale da presidente del Pd e non da presidente della Regione. Così i cittadini potranno scegliere una nuova guida che abbia veramente a cuore il futuro dell’Emilia-Romagna”. Lo dichiara Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia.

Bonaccini si candida? Buon viaggio, sarà questa l’occasione per governare la regione e cambiare rotta a cominciare dai guai che ha combinato nella sanità”. Per Matteo Rancan, capogruppo Lega in consiglio regionale e segretario Lega Emilia, viene finalmente svelato così quello che era un segreto di Pulcinella: “Con un gesto altamente irresponsabile – aggiunge Rancan – il presidente della Regione Stefano Bonaccini scappa in Europa dove sarà candidato per il Pd. Un gesto che antepone il suo futuro politico personale al bene della nostra regione che lui abbandona a se stessa. Anche per questo, come Lega, siamo pronti a governare la Regione”. Rancan aggiunge: ” In caso di vittoria Bonaccini dovrebbe lasciare la presidenza della regione ponendo così fine alla legislatura e facendo decadere la giunta regionale. Si tratta di un gesto che guarda più alla poltrona personale di Bonaccini che alla nostra regione. Per il posizionamento politico Bonaccini al bene della nostra regione “scappando in Europa” dato il suo futuro incerto in Italia. Ora tocca a noi, siamo pronti a governare la regione, uniti, guardando davvero il bene dei cittadini e degli emiliani romagnoli stante le tante carenze che questa giunta ha avuto, in primis sulla gestione della sanità territoriale” ha concluso Rancan.

La deputata modenese di Fratelli d’Italia Daniela Dondi è sulla stessa linea: “Basta prese in giro, Bonaccini deve dimettersi. La gente è stanca della sua superficialità. Con Bonaccini alla guida della Regione solo ritardi, buchi nella sanità e mala gestione. Ha deciso di andare in Europa, in barba a tutta le persone che sta per abbandonare, per giunta lasciando solo disastri? Bene, che vada, ma non tollereremo più nessuna menzogna o perdita di tempo: la nostra terra ha bisogno di risposte concrete e di buon governo, che vanno oltre gli egoismi personali della politica. Si dimetta subito e lasci spazio a chi effettivamente ha a cuore l’Emilia Romagna”.

E la deputata di Fratelli d’Italia Gaetana Russo: “Ora possiamo considerarlo ufficiale: Stefano Bonaccini ha annunciato la propria candidatura alle prossime elezioni europee di giugno. La notizia in verità non c’ha colto impreparati, eravamo sicuri che capitan Bonaccini avrebbe lasciato la nave per tempo, non essendo stato supportato dal proprio partito nella richiesta di aprire al terzo mandato in Regione. Ma così come il Pd non ha ritenuto di cedere alle pressioni della millantata ‘buona amministrazione’ del proprio governatore più illustre, caratterizzata da un buco di oltre 400 milioni nella sanità regionale e dalle responsabilità legate all’alluvione del maggio scorso, allo stesso modo anche noi oggi gli chiediamo di toglierci dall’imbarazzo di dover attendere i risultati elettorali, piegando il futuro dell’Emilia Romagna ai comodi del Presidente Bonaccini, e gli chiediamo di rassegnare dimissioni immediate. Serve una nuova guida per l’Emilia Romagna che possa scrivere una nuova pagina di storia per la nostra regione”.

Di tutt’altro avviso ovvimemente gli esponenti del Partito Democrativo. “Caro Stefano grazie di quel che hai fatto in e per l’Emilia Romagna insieme. Hai ragione: oggi non finisce niente, è un nuovo inizio. La tua battaglia per la nostra Regione e per il nostro Paese continuerà al Parlamento Europeo. Mai come oggi quell’impegno é importante, mai come oggi l’Europa conta tanto per la vita di ciascuno di noi. Grazie per quel che hai fatto, in momenti tremendamente difficili: dal terremoto all’alluvione. La tua competenza si rivelerà preziosa e siamo certi che produrrà buoni risultati”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa.

E la senatrice Enza Rando, della segreteria nazionale del Partito Democratico: “La candidatura del Presidente Stefano Bonaccini alle prossime elezioni europee come capolista del collegio Nord-Est è una bella notizia per la comunità del Partito Democratico e per questi territori. La sfida europea rappresenta il punto più avanzato per arrestare il vento sovranista e affermare i principi del dialogo e dell’inclusione. Gli stessi principi che Stefano Bonaccini per dieci anni ha messo al centro del suo lavoro da Governatore dell’Emilia Romagna. Con Stefano il Pd mette al centro competenza, esperienza e passione”.

“La proposta della segretaria Elly Schlein di candidare alle elezioni europee Stefano Bonaccini come capolista nella circoscrizione Nord-Est è un fatto positivo – dichiara Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico, intervenendo ad un’assemblea dei quadri romani – Il Partito Democratico dà un segnale di forza, dimostra di esser forte, unito e combattivo per un appuntamento elettorale fondamentale per le prospettive dell’Italia e dell’Europa”.

Con l’ufficializzazione della candidatura alle europee del governatore Stefano Bonaccini, per il centrosinistra si aprono le grandi manovre che dovranno portare all’individuazione del nome da schierare per la sua successione alla guida della Regione Emilia-Romagna. Con tempi di qualche mese più stretti rispetto alla normale scadenza del secondo mandato di Bonaccini, visto che in caso di sua elezione a Bruxelles le urne regionali si dovranno aprire in autunno.

Bisogna ancora definire le alleanze e decidere se optare o meno per le primarie, ma intanto di nomi in campo ce ne sono molti e da parecchio tempo. Ad esempio quello di Vincenzo Colla, attuale assessore regionale allo Sviluppo economico ed ex segretario della Cgil emiliano-romagnola, ma restando in viale Aldo Moro ci sono anche i profili della vicepresidente Irene Priolo e dell’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini. Poi c’è il sindaco di Ravenna ed ex presidente regionale dell’Anci, Michele De Pascale, senza dimenticare che nel campo dei primi cittadini c’è chi ha messo in giro anche il nome del bolognese Matteo Lepore. A lungo è poi circolata l’ipotesi dell’europarlamentare Elisabetta Gualmini, mentre è più recente la strada che porterebbe all’ex sindaco di Reggio Emilia ed ex ministro Graziano Delrio.

(Agenzia DIRE)