Rimini è il Comune che, in proporzione al numero di residenti, ha ospitato, dall’inizio del conflitto, il numero di profughi più alto della Regione e forse del Paese, infatti, sono state quasi 5 mila le registrazioni di profughi ucraini.
Nell’ambito distrettuale socio-sanitario di Rimini, i minori ucraini presenti nel periodo dell’emergenza (età 3-17 anni) sono stati 743. Da marzo, l’ufficio Diritto allo Studio del Comune di Rimini si è dedicato alla gestione delle informazioni utili all’orientamento del cittadino ucraino nel Comune, in particolare, in riferimento all’accoglienza scolastica dei piccoli profughi ucraini. L’attività si è svolta grazie all’attivazione di un indirizzo mail dedicato e di un numero di telefono per l’accompagnamento all’iscrizione a scuola e ai servizi educativi. Durante il periodo dell’emergenza sono pervenute circa 250 telefonate.
L’ufficio si è occupato delle seguenti attività: fornire informazioni circa i posti disponibili nelle scuole del territorio e indirizzare i richiedenti alle scuole più vicine alla propria abitazione; assegnare i minori nei posti disponibili dei Nidi e delle Scuole d’Infanzia comunali; coordinare e promuovere una serie di gruppi educativi per la fascia di età 6-13 anni, realizzati ad opera delle diverse realtà del terzo settore presenti sul territorio; promuovere corsi in lingua italiana promossi dalle realtà del terzo settore.
In particolare, l’ufficio ha coordinato in modo diretto il Gruppo educativo del Centro storico (GET), composto da 20 minori (età 6-13 anni), presso il CEIS-Centro Educativo Italo Svizzero di Rimini, realizzato grazie all’impegno di insegnanti in pensione e volontari dei Gruppi Ci.Vi.Vo che hanno stipulato un Patto di Collaborazione con il Comune.
Da una stima fatta dagli uffici dei servizi educativi, si evince che, a inizio giugno, la distribuzione maggiore di iscritti si è avuta nelle scuole primarie e nelle secondarie di secondo grado (tra le 200 e le 250 circa in entrambi i casi) e un numero minore (orientativamente intorno ai 170/180) nelle scuole secondarie di primo grado. Le stime, in calo da giungo in avanti, risentono ovviamente degli spostamenti di alcune famiglie in Ucraina.
Ad agosto 2022, tramite i referenti della comunità ucraina e le realtà associative del territorio, sono state circa 130 le famiglie che hanno manifestato l’intenzione di iscrivere a settembre 2022 i propri minori a scuola (infanzia e primaria). Pochi mesi dopo, a dicembre, erano 43, a ulteriore conferma del rientro di molte famiglie nel proprio Paese natale. Nel corso dell’anno scolastico si è registrata poi una nuova flessione, con circa 33 iscritti a completare l’anno fino a giugno 2023.
Di fatto, da settembre a dicembre. il Comune di Rimini, grazie alla partecipazione ad un apposito bando regionale con il progetto “SMAK! Il gusto dell’accoglienza”, ha garantito l’abbattimento del costo delle rette a tutti i minori iscritti nelle scuole d’infanzia e primaria di Rimini e la promozione di specifiche attività culturali, socializzanti ed educative legate al momento del pasto con inserimento di menù di piatti ispirati alla tradizione ucraina una volta a settimana per agevolare l’integrazione, così come momenti di illustrazione dei piatti del menù, sia della tradizione ucraina che romagnola.