Quando l’inverno rispettava la stagione canonica, le irruzioni fredde erano piuttosto frequenti nello scenario meteorologico italiano e interagivano alla perfezione con le perturbazioni atlantiche nel costruire intense ondate di maltempo a carattere nevoso su gran parte della Pianura Padana.
Queste condizioni erano dettate da un clima molto rigido definito da temperature eccezionalmente negative che talvolta perduravano per intere giornate e che trova ben poche similitudini con quello attuale. Ora questi raffreddamenti provenienti dall’estremità orientale del continente europeo risultano il più delle volte fugaci e molto secchi, incapaci di apportare dei peggioramenti degni di nota se non in maniera rapida e circoscritta, che talvolta faticano a superare le 6/8 ore.
La fase invernale molto fredda di questa settimana che si conclude con l’evento nevoso su Rimini non ha nulla di straordinario se non il fatto che è durata veramente poco. Il vortice ciclonico in quota associato al fronte nuvoloso proveniente dai Balcani, che nella mattinata di giovedì 9 febbraio ha visto interessare la Bassa Romagna, ben presto abbandonerà la nostra regione proseguendo la sua corsa verso sud. Il suo posto verrà rimpiazzato da una graduale rimonta del campo di alta pressione che fin da subito contribuirà a portare un deciso miglioramento con un tempo asciutto e di certo ben più soleggiato, ma, di contro, sarà particolarmente freddo tra la notte e il mattino: dove in questo caso le temperature minime potranno scendere diffusamente ma anche significativamente al di sotto dello zero in diverse aree della regione ed essere accompagnate da intense gelate.
Venerdì: cielo sereno e ben soleggiato ovunque per l’intera giornata ad esclusione di innocue velature in transito attese in serata lungo i crinali. Residui addensamenti saranno possibili tra la notte e il primo mattino nell’entroterra romagnolo ma in rapido dissolvimento.
Sabato: cielo sereno o al più velato nel pomeriggio, per nubi alte e sottili che a tratti potranno risultare temporaneamente più spesse.
Domenica: cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi sull’intero territorio regionale con sterili annuvolamenti in arrivo a fine giornata.
Temperature: minime inizialmente in flessione comprese tra -4/-5 gradi delle pianure e -1/-3 gradi della costa. Gelate notturne e mattutine diffuse. Massime in aumento fino 9 e 11 gradi a fine periodo. Venti: deboli nord-occidentali lungo le coste con alcuni rinforzi. Deboli variabili altrove. Mare: da poco mosso a mosso, ma con moto ondoso in attenuazione.
L’anticiclone che andrà a consolidarsi sull’Emilia-Romagna nel corso di questo secondo weekend di febbraio determinerà un deciso cambio di scenario. Il rinforzo del promontorio atlantico metterà la parola fine al freddo intenso di questi giorni, smorzando l’afflusso di aria artica proveniente da est: le temperature subiranno un generale rialzo termico, in maniera più decisa da domenica 12 febbraio, quando anche le albe più fredde dell’anno lasceranno pian piano spazio ad un clima sempre più mite. Qualche incertezza nel corso di sabato e a cavallo tra domenica e lunedì la potremo ottenere dal passaggio di temporanei e parziali annuvolamenti che si limiteranno a determinare un’innocua variabilità, in un contesto prevalentemente di bel tempo.
Questa fase stabile e asciutta molto probabilmente sarà destinata a durare piuttosto a lungo, con temperature che nella settimana di San Valentino si riporteranno su valori particolarmente alti per la stagione: specie in Appennino, dove l’arrivo di aria temperata in quota avrà una maggiore influenza, mentre l’aumento sulle pianure potrebbe risultare più contenuto e parzialmente inibito da inversioni termiche e quindi dalla formazione di foschie.
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