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Il racconto di chi sta vivendo l’esperienza a Poggio Torriana, Rimini e Santarcangelo


Servizio Civile Ambientale e Digitale: domande online entro il 26 settembre


17 Settembre 2024 / Redazione

Ultimi giorni per candidarsi al Servizio Civile Ambientale e Digitale. Infatti, entro giovedì 26 settembre 2024 alle ore 14:00 i giovani in età compresa tra i 18 e 29 anni non compiuti possono candidarsi per i due progetti di Arci Servizio Civile ASC APS disponibili in provincia di Rimini.

Il Servizio Civile Ambientale è un’iniziativa del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica rivolta a giovani che vogliano contribuire ad affrontare le sfide della rivoluzione verde e della transizione ecologica. Il primo progetto di Servizio Civile Ambientale che si realizzerà in provincia è “Dall’educazione ambientale allo sviluppo sostenibile”, che prevede un posto al Centro Ippogrifo a Rimini, dove si realizzeranno attività educative finalizzate a incrementare le conoscenze in materia di sostenibilità presso comunità e istituzioni.

Il Servizio Civile Digitale è promosso in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione digitale rivolta a giovani che vogliano contribuire allo sviluppo delle competenze digitali nelle comunità. I Comuni di Cattolica, Morciano di Romagna, Poggio Torriana, Rimini, Santarcangelo di Romagna e Verucchio realizzano il progetto “Sportelli digitali, cittadini connessi 2024”, che prevede il potenziamento dei servizi di facilitazione digitale per garantire alla cittadinanza pari opportunità di accesso. Il progetto è alla sua quarta edizione e sono tanti i risultati raggiunti dagli enti e i servizi offerti in questi anni nei territori comunali coinvolti.

Per capire meglio cosa voglia dire essere volontari in Servizio Civile Digitale abbiamo raccolto il parere di Giulia, Lucrezia e Antonio, attualmente in servizio presso il Comune di Poggio Torriana, il Comune di Santarcangelo di Rimini e la Biblioteca Gambalunga di Rimini.

 

Cosa vi ha spinti a partecipare a questo progetto?

Lucrezia: Sono stata attratta da questo progetto per l’opportunità di contribuire a ridurre il divario digitale, aiutando chi ha meno familiarità con la tecnologia poiché ritengo che i servizi digitali rappresentino un’occasione che tutti dovrebbero poter sfruttare.

Antonio: Un pomeriggio, stavo navigando sul sito della mia Università, quando lessi del Servizio Civile Digitale. Abitavo ancora in Veneto allora, ma sapevo mi sarei trasferito in Romagna, di lì a breve: una realtà a me sconosciuta. Quale occasione migliore del Servizio Civile per costruire una nuova rete di relazioni!

Giulia: Dopo essermi laureata, avevo voglia di partire e fare un’esperienza professionale all’estero. A causa di un problema personale, ho dovuto cambiare i miei piani in quattro e quattr’otto. Sapevo ovviamente dell’esistenza del Servizio Civile, ma fino a quel momento era un’ipotesi che non avevo mai preso in considerazione. Fin quando, quasi per caso, non mi sono imbattuta nel Bando del Servizio Civile Digitale. Da quello che pensavo potesse essere una buona possibilità, il Servizio Civile si è rivelato la migliore scelta che potessi fare per me stessa. 

 

Come si è svolta la vostra esperienza fino ad oggi? Quali sono le principali attività che svolgete quotidianamente?

Antonio: La mia avventura nel Servizio Civile è cominciata a metà dello scorso dicembre. Lo Sportello, avviato dapprima on demand, dai primi di marzo ha preso a operare regolarmente. L’attività di facilitazione individuale occupa la gran parte delle mie giornate, in cui non mancano tuttavia momenti dedicati alla formazione e alle campagne di comunicazione.

Lucrezia: Quotidianamente mi occupo di assistere i cittadini nell’utilizzo dei servizi online del Comune, come la prenotazione di appuntamenti o la richiesta di certificati digitali, oltre a fornire supporto per l’utilizzo di SPID e CIE. Oltre al lavoro pratico, uno degli aspetti più arricchenti di questa esperienza è l’opportunità di incontrare tanti altri ragazzi impegnati nel Servizio Civile, con cui partecipo a incontri di formazione su varie tematiche, tra cui digitalizzazione, comunicazione e lavoro di squadra. Questi incontri non solo ci permettono di accrescere le nostre competenze, ma anche di condividere esperienze, creando un forte senso di comunità tra noi volontari.

Giulia: Ad oggi svolgo la mia attività come volontaria nel Comune di Poggio Torriana. Mi sono sentita accolta e ‘accudita’ sin dal primo giorno, e tutti si sono resi disponibili per farmi imparare quante più cose possibili io avessi voglia di esplorare. Tutti, nessuno escluso, sono stati pazienti e gentili; mi hanno formato al meglio e fatto imparare tanto e io di questo ne sarò sempre estremamente grata. 

 

Come credete che il vostro contributo stia aiutando la comunità o i cittadini che avete incontrato? Avete qualche esempio concreto da raccontare?

Antonio: Rappresento, per molti degli utenti con cui lavoro, un’ancora di salvezza, cui rivolgersi ogni qualvolta abbiano una qualche difficoltà col digitale. 

Lucrezia: Un episodio che mi ha particolarmente colpita è stato aiutare una persona anziana a ottenere lo SPID. Inizialmente era molto ansiosa per la necessità di inviare pratiche online con urgenza e temeva di non riuscirci nei tempi previsti. Vedere il suo sollievo e la sua gratitudine una volta completata la procedura mi ha fatto capire quanto sia importante il contributo che offriamo attraverso il nostro servizio.

Giulia: Mi sono affezionata tanto ad una signora che è venuta in Comune per l’attivazione delle credenziali CIE. Nonostante l’attivazione fosse andata a buon fine, la signora è tornata un altro paio di volte perché aveva problemi con l’accesso alla piattaforma, non riuscendo a gestire i svariati passaggi. Così ci siamo messe insieme a farli uno per uno, in modo che lei potesse diventare più autonoma e sicura. Ogni tanto passa ancora, giusto per farmi un saluto e dirmi quanto mi ricordi con affetto. E, ogni singola volta, mi chiede se può offrirmi un caffè per sdebitarsi.

 

Ci sono stati momenti difficili o sfide che avete dovuto affrontare durante il servizio? Qual è stato il momento più gratificante della vostra esperienza?

Giulia: Personalmente la mia sfida maggiore è stata quella di dover comprendere i bisogni della persona che avevo di fronte, e tenerli in considerazione. Mi sono sempre ritenuta una persona abile nel relazionarmi con gli altri, ma quando si lavora e si è a contatto tutti i giorni con delle persone, può non essere così facile ed immediato. Quindi ho dovuto imparare a tenere in considerazione che non tutti siamo uguali, non tutti abbiamo lo stesso carattere e non tutti reagiamo alla stessa maniera. Sicuramente non è stato facile, ma anche grazie all’aiuto delle mie colleghe e della mia OLP ho imparato a gestire questi momenti, la frustrazione che a volte può derivare e a cercare di esporre con gentilezza e fermezza quello che sento di dover dire.

Lucrezia: Una delle sfide più grandi che ho affrontato è stata spiegare procedure digitali a persone che non avevano mai usato un computer. A volte, la frustrazione iniziale dei cittadini rende difficile la comunicazione, ma è fondamentale mantenere la calma e trovare il modo giusto per spiegare i concetti. Il momento più gratificante è stato assistere una cittadina nell’attivazione delle credenziali CIE, permettendole di avviare la procedura online per richiedere la cittadinanza italiana.

Antonio: Una mattina, ebbi modo di ricevere un utente, che aveva da poco perso la vista ad un occhio e faticava quindi a leggere. Aveva appreso della disponibilità di diversi audiolibri, fra le risorse digitali del Polo Bibliotecario Romagnolo, e desiderava fruirne. Lo accompagnai nella scoperta della piattaforma MLOL, e lui ne fu particolarmente lieto. Congedandosi, mi disse: «Grazie, grazie. Mi ha cambiato la vita». 

 

Consigliereste ad altri giovani di partecipare al Servizio Civile Digitale? Perché?

Antonio: Senza dubbio. Come ha avuto modo di osservare la Direttrice della Biblioteca Gambalunga, Dott.ssa Bizzocchi, il Servizio Civile, specie quando svolto all’interno di Enti Pubblici, è un’occasione di scambio: da un lato i volontari apportano alle Amministrazioni la loro visione, piena di inventiva; dall’altro, a noi volontari, è offerto invece di confrontarci con la realtà della PA e di coglierne la complessità.

Lucrezia: Consiglierei senza dubbio ad altri giovani di partecipare al Servizio Civile Digitale. L’esperienza è altamente formativa, ti mette a confronto con situazioni reali e ti restituisce un grande senso di realizzazione. A chi è indeciso, direi che oltre all’aspetto formativo c’è una soddisfazione immensa nel vedere che il proprio lavoro ha un impatto effettivo sulla vita delle persone.

Giulia: Credo fermamente che, se qualcuno abbia la possibilità di poter fare il Servizio Civile, la debba cogliere. È stato un anno pieno, che mi ha fatto conoscere delle persone meravigliose e mi ha fatto capire quanto duro lavoro c’è dietro una realtà che noi, ad oggi, diamo quasi per scontata. Mi sento di voler dire, a chiunque stia pensando di provare questo percorso, di buttarsi fino in fondo perché ne vale assolutamente la pena. Ma, soprattutto, perché potrebbe l’inizio di qualcosa di grande.

 

La domanda si potrà presentare per un solo progetto e una sola sede, entro e comunque non oltre le ore 14:00 del 26 settembre 2024. L’avvio al Servizio è previsto a dicembre 2024.

 

Per ulteriori dettagli sui progetti e sui posti a bando:

Arci Servizio Civile Rimini APS

0541/791159 – 379/2389148 rimini@ascmail.it

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13, lunedì e giovedì dalle 15 alle 18 (su appuntamento)

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