Sindaco coraggioso sulla guerra. Poca memoria della Lisi. L’Europa vuole i bandi per le spiagge
23 Aprile 2022 / Maurizio Melucci
Il sindaco coraggioso: “Usare la diplomazia per battere Putin”
Jamil Sadegholvaad è intervenuto sabato sulla sua pagina Fb sulla guerra in Ucraina. Lo ha fatto in modo non banale e rituale. Scrive il sindaco: “Sarò impopolare, ma credo che la più grande arma da utilizzare contro gli atti criminali di Putin verso i bambini, le donne, gli uomini del’Ucraina sia costringerlo a sedersi a un tavolo di negoziazione che solo la diplomazia internazionale può mettere in campo. Purtroppo, però ho l’impressione che in questa fase tale opzione non sia contemplata e quindi il massacro dell’Ucraina debba proseguire”. In effetti ha assunto una posizione difficile ma condivisibile. Almeno da parte mia.
Il cemento e le dimenticanze della Lisi
Gloria Lisi ex vicesindaca di Gnassi per 10 anni in una nota di qualche giorno fa si chiedeva “che ne è stato della vocazione anti-cemento intrapresa dall’Amministrazione Gnassi? A Rimini è esplosa la MATTONE -MANIA, chi gira per strada vede solo traffico e palazzine nuove ovunque che stanno nascendo come funghi”. In effetti sono tanti i cantieri che stanno realizzando nuove abitazioni oppure il piano ex Corial ex area Fox. Faccio notare all’ex vicesindaca che le norme con le quali si stanno realizzando palazzine e centri commerciali nuovi derivano dagli strumenti urbanistici approvati dalle giunte Gnassi compresa l’ultima variante generale al Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue) adottata nell’ottobre 2019 ed approvata 25 marzo 2021 dal Consiglio Comunale di Rimini. Evidentemente Gloria Lisi era disattenta quando si decideva in giunta e in consiglio comunale. Aggiungo che l’area di via Giuliani è da tempo pianificata e l’accordo con la Conad prevede, allo stato attuale, solo la realizzazione di un parcheggio temporaneo per la zona turistica. Ma forse la vocazione anti-cemento, a parte le bocciature di alcuni piani, in realtà era molto “racconto”. Il Rue ha recuperato buona parte dei piani non realizzati con Gloria Lisi in giunta.
L’Europa non fa sconti sulle concessioni di spiaggia
In Parlamento sta entrando nel vivo la riforma delle concessioni di spiaggia. Come è noto due sentenze del Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria hanno ridotto la validità delle concessioni in essere al 31 dicembre 2023. Entro quella data occorre procedere con in bandi di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni. La legge nazionale dovrebbe produrre la cornice valida a livello nazionale entro la quale possano operare Regioni e Comuni per quanto di loro competenza. In realtà in Parlamento si continua a giocare un’altra partita. Come evitare i bandi nel 2023 (si propone di spostarli al 2024) e come “addomesticare” i bandi per fare in modo che i concessionari uscenti abbiano dei privilegi ad iniziare dal valore commerciale dello stabilimento balneare.
In Commissione Industria al Senato sono già stati depositati più di mille emendamenti con lo scopo di stralciare dalla liberalizzazione settori come il trasporto, (proteggendo, tra l’altro, i taxi) o di estromettere l’Autorità Antitrust dal suo ruolo di censore delle pratiche degli enti locali che non fanno affidamento al mercato.
È notizia di pochi giorni fa che la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione al Portogallo proprio perché la legge prevede una forma di favoritismo al concessionario uscente (in questo caso diritto di prelazione). Mi auguro che l’iniziativa europea faccia rinsavire le forze politiche ostaggio della lobby dei balneari. Aggiungo che in questi giorni escono anche sentenze italiane di Tar e Cassazione che bocciano le proroghe.
Si proceda con i bandi pubblici privilegiando gli investimenti, i livelli occupazionali, l’ambiente e l’accessibilità libera agli arenili con un canone uguale a livello nazionale tenendo conto delle caratteristiche delle spiagge (alto pregio, normali, basso pregio). Le concessioni debbono essere di una durata adeguata ad ammortizzare l’investimento. I bandi debbono essere fatti limitando il numero di gare a cui può partecipare un singolo operatore proprio per salvaguardare il nostro sistema di piccola impresa. Sarebbe una svolta storica per il turismo balneare italiano, da anni bloccato dalle incertezze della legislazione italiana e dai continui rinvii richiesti dai concessionari uscenti. Non è difficile, ma non succederà.
Uscirà (spero di sbagliarmi), una legge pasticciata, che sarà oggetto di altri contenziosi e sicuramente di un’infrazione europea.
L’Agenzia delle Entrate sconfessa il Comune di Rimini
Avevo già scritto qualche domenica fa sull’interpretazione dell’ufficio tecnico del comune di Rimini sull’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici. Per l’ufficio tecnico del comune se in un edificio privato si vuole realizzare un ascensore esterno, che necessariamente deve andare in deroga alle distanze dai confini, si deve presentare la certificazione di invalidità di uno dei componenti che ci abitano, altrimenti non si può fare.
Interpretazione già sconfessata da numerose sentenze. Ora arriva anche l’Agenzia delle Entrate che chiarisce che l’incentivo pari al 75% del costo dell’intervento inserito nella legge di bilancio 2021 è agevolabile anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65. Più chiaro di così.
Sarebbe alquanto discutibile che in Comune a Rimini si aspettasse un ricorso alla magistratura per ottenere ciò che è già molto chiaro.
Maurizio Melucci