HomeCulturaCarlo Zaghini, il sindaco che ricostruì Coriano


Carlo Zaghini, il sindaco che ricostruì Coriano


1 Novembre 2016 / Paolo Zaghini

Parlando dell’on. Giuseppe Ricci in un recente articolo per Chiamamicitta.it, ho citato un suo infuocato intervento alla Camera in difesa del Sindaco di Coriano Carlo Zaghini.
Ma chi era questo personaggio?

Innanzi tutto e per dovere di cronaca, non era in alcun modo imparentato con chi scrive. Nato il 14 novembre 1913, nel settembre 1944 fu nominato dagli Alleati Commissario prefettizio del Comune di Coriano. Egli aveva partecipato nel corso della Seconda Guerra Mondiale alle campagne di Grecia e di Russia. Al suo ritorno a Coriano, alla fine del 1943, si iscrisse al PCI e partecipò al movimento antifascista clandestino.

Nelle prime libere elezioni amministrative del 6 ottobre 1946 la lista PCI-PSI vinse con il 66,10% dei voti ed elesse 16 consiglieri; la lista DC-indipendenti prese il 19,22% dei voti ed elesse 4 consiglieri; il PRI prese l’8,82% dei voti ma non elesse alcun consigliere. Il nuovo Consiglio Comunale lo elesse Sindaco e tale rimase sino al febbraio 1951 quando, prima con un decreto prefettizio il 26 dicembre 1950 e poi con un decreto del Presidente della Repubblica del 7 febbraio 1951, venne rimosso dalla carica di Sindaco per tre anni per aver promosso la raccolta di firme a favore dell’Appello di Stoccolma contro le armi nucleari redatto dai Partigiani della Pace. Fu questo un episodio “normale” del periodo della guerra fredda e delle contrapposizioni frontali degli schieramenti politici allora in Italia e dell’uso da parte della DC degli strumenti dello Stato per combattere gli oppositori socialisti e comunisti.

Carlo Zaghini fu il primo Sindaco della Liberazione dalle forze nazi-fasciste, il Sindaco della ricostruzione del paese di Coriano. Non dimentichiamoci che la battaglia per lo sfondamento della Linea Gotica tedesca nel settembre 1944 fra opposti eserciti aveva distrutto il paese. I corianesi dovettero allora rimboccarsi le maniche e ricominciare a costruire ex novo tutto il Paese e sconfiggere la fame, le malattie, trovare una occupazione per tutti. Di questo periodo tragico ed epico Carlo Zaghini ne fu il protagonista a pieno titolo.

Dopo la sua rimozione da Sindaco Carlo Zaghini rimase comunque uno dei principali attori della vita politica locale, militando all’interno del PCI e ricoprendo la carica di Assessore sino al novembre 1960. Poi il ritiro per svolgere la propria attività (gestiva una macelleria). Alle elezioni del 15 giugno 1975 il rientro in politica: venne rieletto consigliere comunale, fu nominato dal Sindaco Geminiani Assessore ai Lavori pubblici. Alle elezioni dell’8 giugno 1980 venne rieletto consigliere ed il nuovo Sindaco Pierini lo nominò vice-Sindaco e Assessore alle attività economiche.

Figura assai nota fra la popolazione corianese, amministratore corretto ed attento. Visse la sospensione da Sindaco come un’ offesa personale alla sua integrità morale e capacità di ben amministrare.

E’ questa la figura che l’on. Ricci difese nella sua orazione alla Camera del 18 aprile 1951 contro il Ministro dell’Interno Mario Scelba e il Sottosegretario all’Interno Teodoro Bubbio, entrambi democristiani. L’accusa sostenuta da Bubbio era che Carlo Zaghini era “stato sospeso e poi rimosso per aver tenuto nelle sue funzioni di sindaco atteggiamenti e comportamento di uomo di parte e in particolare per avere, con lettera del 1. Giugno 1950 munita del timbro del comune, e da lui sottoscritta in qualità di Sindaco, indetto una riunione per propagandare l’adesione al cosiddetto proclama di Stoccolma”. Ricci ribatte: “egli ha convocato un gruppo di cittadini del suo comune per esaminare l’appello di Stoccolma (l’appello di Stoccolma – lo sanno tutti – concerne il non impiego della bomba atomica). Orbene, occorre innanzitutto precisare che il Comune di Coriano si trova al centro della linea gotica ed ha avuto oltre il 70 per cento di danni di guerra. Mi dica quindi lei se questa riunione avrebbe potuto generare nella popolazione quel perturbamento a cui allude il decreto di sospensione emesso dal Prefetto”. E’ “il solito sistema” messo in atto contro altri sindaci social-comunisti: quello di Saludecio, quello di Rimini, quello di Santarcangelo. “Penso che non vi siano leggi in Italia che annullino la personalità civica di un individuo per il solo fatto di essere stato eletto Sindaco. Comunque, se esistono, sono leggi fasciste”.

Carlo Zaghini venne comunque rimosso, dopo aver svolto per oltre 6 anni il ruolo di Sindaco. Gli subentrò Renato Muccioli, che poi rimase Sindaco sino alle elezioni del 1975.
Morì a 69 anni, il 19 aprile 1983.

Paolo Zaghini

1942: Carlo Zaghini militare

1942: Carlo Zaghini militare

1946. Comitato promotore di Rimini Provincia. In alto al centro, impermeabile chiaro, Carlo Zaghini

1946. Comitato promotore di Rimini Provincia. In alto al centro, impermeabile chiaro, Carlo Zaghini

1947. Coriano, davanti al Teatro. Da sin. Nicola Pagliarani, ..., Carlo Zaghini, (...,) geom. Valentino Valentinotti, Giuseppe Spada, Osvaldo Spada

1947. Coriano, davanti al Teatro. Da sin. Nicola Pagliarani, …, Carlo Zaghini, (…,) geom. Valentino Valentinotti, Giuseppe Spada, Osvaldo Spada

1978, ott. Teatro comunale: Carlo Zaghini al podio del 4° Congresso Comunale del PCI corianese

1978, ott. Teatro comunale: Carlo Zaghini al podio del 4° Congresso Comunale del PCI corianese

Carlo Zaghini in Consiglio Comunale; Coriano 6 agosto 1980

Carlo Zaghini in Consiglio Comunale; Coriano 6 agosto 1980

La lapide di Carlo Zaghini nel cimitero di Coriano

La lapide di Carlo Zaghini nel cimitero di Coriano