A Sinistra Italiana le moto non piacciono e inoltre preferirebbero che andassero a scorazzare in Senegal: “Rimini non è Dakar”, si intitola il comunicato di protesta contro la manifestazione, che non viene nominata, Malle Mutòr.
“Questo fine settimana – si legge – la spiaggia di Rimini è stata trasformata in un percorso off-road per moto… come Dakar… peccato che sia l’ennesimo evento organizzato sfruttando il nostro litorale. Un evento che pensiamo proprio in tantissimi non avrebbero rimpianto se non ci fosse stato, anzi, ci viene proprio da dire che si dovrebbe iniziare a ripensare e rallentare lo sfruttamento e la mercificazione della spiaggia, partendo proprio dall’evitare di organizzare eventi spot che hanno un impatto negativo sul bene comune”.
“La spiaggia di Rimini non sarà mai un deserto, e piuttosto dovrebbe essere tutelata, come tutelato dovrebbe essere il diritto di usufruire della piccola parte libera che ancora una volta viene sottratta ai tanti che avrebbero preferito godersela in un fine settimana ancora estivo, così come non crediamo sia un granché per i cittadini e i turisti che riescono ancora a godersi qualche giorno di sole, vedersi sfrecciare centinaio di moto davanti. Sarebbe ora che iniziassimo a ragionare sul serio come potenziale capitale della cultura, visto e considerato che mercificare allo stremo il bene comune stride non poco con il concetto di cultura”, è la conclusione.
