Home___primopianoSnami Rimini: “Ausl Romagna viola contratto medici di continuità assistenziale”

Il sindacato: "Risulterebbero utilizzati in ambulatori di Ps che valutano anche codici diversi dal bianco: gravissimo"


Snami Rimini: “Ausl Romagna viola contratto medici di continuità assistenziale”


19 Febbraio 2024 / Redazione

Medici di continuità assistenziale usati come “utili tuttofare” in Pronto soccorso. Lo Snami denucia in Romagna “gravissime violazioni” nel loro profilo contrattuale di inquadramento, rispondendo punto per punto alla nota inviata dall’Ausl Romagna in merito il 13 febbraio scorso. Dove si conferma innanzitutto, spiega il sindacato, che l’Azienda “sta utilizzando medici di assistenza primaria a ciclo orario nell’ambito dei servizi ospedalieri di Pronto soccorso”, dichiarandone “l’utilizzo unicamente per i cosiddetti codici bianchi”.

Ma così non è per lo Snami, “tali dichiarazioni risultano non corrette” dato che “risulterebbero utilizzati in ambulatori di Ps che valutano anche codici diversi dal bianco, oltre che in Obi filtro”, come provano “i numerosi referti trasmessi con firma alla dimissione, e talvolta nei ricoveri, attraverso il sistema Sole”. Senza tralasciare che “in alcun documento è previsto l’uso di medici di continuità assistenziale o assistenza primaria a ciclo orario all’interno del Pronto soccorso”, nemmeno nelle recenti delibere di giunta istitutive dei Cau. Per quanto riguarda il Met, il Medical emergency team, prosegue lo Snami, l’Ausl Romagna continua a pubblicare posti nelle zone carenti “senza tuttavia procedere alla pubblicazione e organizzazione dei relativi corsi di idoneità”. E così “risulta assolutamente futile pubblicare posti per medici che non si sono formati per i titoli necessari a reclamare tali posti”.

Ecco perchè, tira le somme il sindacato sulla base della documentazione e segnalazioni ricevute dai medici non solo convenzionati, ma anche ospedalieri, e “preso atto della indisponibilità all’apertura di un tavolo sul tema”, si avanza la richiesta agli Ispettorati del Lavoro di “urgenti tavoli di confronto e conciliazione con l’ Azienda”, essendo “assolutamente irregolare che questi professionisti siano oggi utilizzati in compiti e funzioni estranee alle previsioni contrattuali, in netta disparità di trattamento economico retributivo e contributivo e non di meno in assenza delle coperture Inail previste.

(Agenzia DIRE)