Home___primopianoSocietà unica romagnola dell’acqua, le condizioni di Rimini

Se saranno accettate il 31 marzo potrà partire l'operazione che prenderà un anno di tempo


Società unica romagnola dell’acqua, le condizioni di Rimini


11 Dicembre 2023 / Redazione

Rimini ha dettato le sue condizioni per arrivare alla società unica romagnola per la gestione del ciclo idrico integrato, con conseguente passaggio di tutte le infrastrutture fisiche. E ora attende la risposta dei vicini territori entro la fine di marzo. Il tema viene affrontato questa mattina in commissione consiliare, durante l’analisi del Piano periodico di razionalizzazione delle partecipate e la road map la società unica Romagna acque-Società delle fonti, Rasf, prevede nel 2025 la trasformazione di Amir, l’attuale società riminese, in società patrimoniale detentrice di beni immobili e delle quote in Rasf, che poi venderà estinguendosi e lasciando ai soci i beni residui.

Cinque le condizioni da soddisfare, di cui quattro, appunto, specifiche per Rimini: nessun aumento tariffario, e Atersir l’ha confermato ad agosto; assunzione dei tre dipendenti Amir; in Amir rimane il fondo ricevuto da Hera, ora otto milioni di euro, frutto della fine del precedente affidamento; nessuna socializzazione degli eventuali redditi del ramo riminese; trasferimento dei beni idrici comunali a Rasf, ma solo quelli demaniali, una decina per due milioni di euro. Condizioni ritenute fattibili. Il 22 novembre scorso il coordinamento dei soci di Rasf ha dato il via libera alla costituzione della società unica entro il 15 gennaio con i valori patrimoniali dei cinque rami d’azienda, oltre Amir, per il riminese Sis e poi Unica Reti per Forlì-Cesena, Team per Lugo e Ravenna Holding. Mentre entro il 28 febbraio sarà la volta di passivi, flussi di cassa e redditi. Dunque, previa accettazione delle condizioni da parte degli altri territori entro il 31 marzo, Rimini darà l’ok all’operazione che prenderà un anno di tempo.

(Agenzia DIRE)