HomePillole di politicaSolo 6mila bagnini. Maresi rinuncia. A Riccione civici ma politici. Alpini gli ultimi sul lungomare

Quanto guadagnano i bagnini, le opportunità dell'assessore Maresi, i "civici" di Riccione, gli alpini sfilano nell'ultimo pezzo di lungomare


Solo 6mila bagnini. Maresi rinuncia. A Riccione civici ma politici. Alpini gli ultimi sul lungomare


19 Febbraio 2022 / Maurizio Melucci

Concessioni demaniali, i numeri veri e la propaganda

La settimana ha visto l’approvazione da parte del Governo della riforma del demanio turistico. Ne abbiamo già ampiamente parlato su queste pagine. Solo una considerazione. Di quali numeri stiamo parlando? Ebbene in Italia vi sono 6.823 stabilimenti, beneficiari di ben 29.689 concessioni. Vuol dire che gran parte degli stabilimenti sono titolari di più di una concessione. Quindi non ci sono 30mila imprese ma circa 6mila. A confermare questo trend vi sono anche i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che tuttavia nelle statistiche sugli indici di affidabilità parlano di 5.709 esercizi nel 2019. Più della quantità sono interessanti, però, gli indicatori economici che caratterizzano tali stabilimenti. Secondo il Mef due anni fa, prima della pandemia, in media ognuno di essi aveva ricavi di 190.700 euro, per un valore aggiunto di 85.800 euro e un reddito d’impresa di 22.600. Gli stessi numeri del Mef dicono, che la maggioranza degli stabilimenti balneari ha un punteggio Isa (Indice sintetico di affidabilità) inferiore a 8. Si trovano cioè in un’area a rischio fiscale. Questi dati confermano che un gruppo piccolo di imprenditori monopolizza la gestione degli arenili italiani. Una ragione in più per aprire alla concorrenza.

L’avvocato Moreno Maresi rinuncia

E’ cronaca giudiziaria di questi giorni la rinuncia alla difesa di un dirigente comunale da parte dell’avvocato-assessore, Moreno Maresi nel processo che si sta avviando su “Acquarena” e “Tecnopolo”. Anche in questo caso non si trattava di un conflitto d’interessi. Il Comune di Rimini non è costituito parte civile. Vi era un problema di opportunità politica. Infatti, il processo coinvolge dipendenti del Comune di Rimini di cui Maresi è assessore. Inoltre, la Regione Emilia-Romagna è parte civile. Scelta corretta, che evidenzia come l’opportunità politica sia una categoria da tenere in considerazione.

Moreno Maresi

I civici più o meno veri di Riccione

Non manca molto per decidere il candidato a sindaco per Riccione, che  nella prossima primavera va al voto. La Perla Verde è sempre un laboratorio politico di primo piano. Dopo il suicidio del centrosinistra nel 2014 con la candidatura alle primarie di Fabio Ubaldi (allora segretario del Partito Democratico) contro il sindaco uscente, Massimo Pironi sempre del Pd, ora siamo alla ricerca dei civici. Le loro liste crescono come funghi. Di centro, di centrosinistra, a 360 gradi. Ma chi sono questi civici (alcuni)?

  • Fabio Ubaldi, segretario del Partito Democratico nel 2013, candidato a sindaco per il Pd e centrosinistra nel 2014, vinse le primarie contro Pironi ma perse le elezioni. Poi, dopo essere uscito dal Pd e aver fondato Oltre, candidatosi in Patto Civico e aderito a Riccione Civica, ha fondato ora Riccione 2030. Lista che non ha riferimenti culturali. Ubaldi è consigliere comunale da 13 anni.
  • Andrea Delbianco ,candidato a sindaco per i 5 Stelle nel 2017, uscito dal MoVimento, ha costituito Riccione Civica. Ora, pare abbia rotto le trattative con il centrosinistra. Perché “non si può accettare l’ipotesi di una ‘armata’ in cui dentro ci sia di tutto”. In compenso Riccione Civica, come assicura lo stesso Delbianco, non ha nessuna preclusione a discutere con chiunque, compresi Fratelli d’Italia e Forza Italia. Di Riccione Civica fanno parte molti ex di qualcosa, come ad esempio Baldino Gaddi e Maurizio Pruccoli (ex Pd), il secondo assessore con Massimo Pironi fino al 2014. E poi ancora diversi ex 5 Stelle e anche Marisa Grossi, ex Lista Borgonzoni alle regionali, in antitesi al centrosinistra guidato da Bonaccini.
  • Attilio Cenni, ex assessore, con un passato nel Pci, si è candidato a sindaco con due sue liste civiche. Dice di sè: “Non sono né di destra né di sinistra, anche se Fratelli d’Italia e la parte salviniana della Lega non sono compatibili con il mio profilo”.
  • Claudio Cecchetto. È forse l’unico civico senza trascorsi politici. Personaggio di livello nazionale come produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico e fondatore di emittenti, cantante e conduttore televisivo. L’ambizione di essere anche sindaco gli è scattata nel 2019. Si candida a Misano, non ce la fa, e lì si è appena dimesso da consigliere. Ora tocca alla Perla. Riccione Civica potrebbe confluire in appoggio a lui.
  • In cantiere anche una lista capitanata da Lucia Baleani. Da sempre sostenitrice di Renata Tosi è diventata negli ultimi due anni una sua acerrima “nemica” politica. Potrebbe sostenere candidature in contrapposizione al centrodestra e a Renata Tosi.

Tra i candidati civici a sindaco si è parlato del primario di chirurgia Gianluca Garulli, già candidato alle regionali nella lista Bonaccini, e di Monica Angelini, avvocatessa concessionaria di uno stabilimento balneare a Riccione. Garulli non ha accettato la proposta di candidatura preferendo la sua attività medica.  Monica Angelini potrebbe essere incandidabile in base all’art. 63 del decreto legislativo n. 267/2000. I comuni dovranno, infatti, gestire i bandi per gli stabilimenti balneari.

Poi ci sono le liste del centrodestra, che riconfermeranno il sostegno alla coalizione. Il candidato sindaco arriverà su indicazione di Renata Tosi nei prossimi giorni.

Gianluca Garulli

L’ultima sfilata sul lungomare

Dal 5 all’8 maggio 2022 vi sarà l’adunata degli Alpini. Era prevista nel 2020, poi spostata di anno in anno causa pandemia. La giornata clou sarà domenica 8 maggio quando vi sarà la sfilata che conta solitamente circa 80 mila partecipanti e si svolgerà nell’arco di 12 ore. Si svolgerà nella parte di lungomare esistente, non ancora smantellato per far posto al Parco del Mare. Quindi da Bellariva a Piazzale Benedetto Croce (ex Pascoli). Sarà l’ultima adunata di forze militari (ed altre iniziative che prevedono sfilate di queste dimensioni) che potrà ospitare Rimini. Dal 2023 non vi saranno più lungomari. Gli alpini passeranno alla storia anche per questo.