Sono 11mila le firme raccolte contro il nuovo allevamento intensivo a Maiolo
15 Marzo 2023 / Redazione
La petizione indirizzata al Presidente della Regione Stefano Bonaccini dal Comitato per la Valmarecchia – STOP Allevamenti intensivi “Salute, Valmarecchia!”, affinché si attivi per fermare i cantieri in corso prima che sia troppo tardi, ha raccolto finora l’adesione di oltre 11mila cittadini, superando la metà degli abitanti della zona pari a circa 18 mila.
A Bonaccini, che ha definito la Valle “una delle più belle della nostra regione”, la petizione offre un elenco delle tante criticità emerse dall’analisi degli atti procedurali, i quali evidenziano come il progetto sia figlio di molteplici forzature, a partire dal fatto che in quella località non era possibile la realizzazione di ciò che prevede il progetto, cioè la costruzione ex novo di 16 capannoni industriali. Inoltre esplicita il mancato coinvolgimento dei cittadini nell’iter autorizzativo, così come prevedono le leggi in materia sempre soprattutto quando si parla di interventi con possibili conseguente ambientali e sanitarie sulla cittadinanza: si tratta infatti di un intervento che andrà a incidere pesantemente sulla qualità dell’aria, per effetto delle pesanti emissioni di ammoniaca e metano.
Ed è risaputo che l’ammoniaca è precursore delle polveri sottili PM2.5, dal 2013 classificate dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro come cancerogene di classe 1, elemento mai richiamato all’interno della Delibera regionale autorizzativa 498 del 04/04/2022. Lo sdegno per questo progetto di mega allevamento intensivo della ditta Fileni, avanzato e approvato sotto silenzio, si sta diffondendo rapidamente interessando anche coloro che amano e vivono la Valle come luogo degli spostamenti domenicali e vacanze estive. Tanti hanno aderito dando vita a eventi e manifestazioni e alle proposte del Comitato che continua la battaglia, coinvolgendo un numero sempre più vasto di abitanti appartenenti a generazioni diverse, tra cui anche i più piccoli (come gli alunni della scuola di Sant’Agata Feltria che proprio per riflettere sull’argomento hanno intervistato la giornalista di Report Giulia Innocenzi). Così associazioni, istituzioni e rappresentati di categorie e lavoratori.
Di contro a queste pacifiche e costruttive manifestazioni di dissenso l’impresa Fileni ha assunto decisioni quanto meno discutibili, che lasciano senza parole e di cui non si capisce il senso: ormai capita sempre più di frequente, e soprattutto di sera e nelle giornate prefestive e festive, che chiunque si incammini lungo la strada della Cavallara e mostri curiosità verso i cantieri venga avvicinato da vigilantes in auto e a piedi e subito invitato con atteggiamento intimidatorio ad andarsene. E ogni qualvolta si faccia presente che la strada è pubblica e di tutti viene ripetuto l’invito con insistenza. E va detto che proprio quella strada di transito porta al Centro ambientale sovra-comunale e alla sede della Comunità terapeutica dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.
Da parte del Comitato c’è attesa in vista del Consiglio comunale di Novafeltria in programma giovedì sera: all’ordine del giorno è prevista una presa di posizione critica sul progetto dell’allevamento intensivo della Fileni.