HomeEconomia e LavoroSospeso tra relax e produttività: mantenere l’equilibrio emotivo dopo le ferie estive

Può risultare difficile staccare la spina e tracciare un confine tra vita privata e professionale


Sospeso tra relax e produttività: mantenere l’equilibrio emotivo dopo le ferie estive


12 Settembre 2023 / Redazione

Le ferie estive sono il periodo da dedicare a una disconnessione dal lavoro per la propria salute mentale e fisica. Tuttavia può risultare difficile staccare la spina e tracciare un confine tra vita privata e professionale, soprattutto in tempi di “smart working”. A volte non c’è un reale distacco che è fondamentale per recuperare con il riposo, e continua invece l’impegno in attività legate al lavoro come rispondere alle e-mail, alle telefonate, ecc. e non c’è distensione a livello mentale. La sensazione di relax viene stimolata da situazioni poco laboriose, sia fisicamente sia intellettualmente. Ad esempio leggere un libro, nuotare, camminare e altre attività divertenti non rappresentano una sfida e non sottopongono a una pressione per la prestazione. Una disconnessione totale, ad alcune persone, potrebbe causare stress oppure il tempo libero a disposizione potrebbe lasciare spazio nella mente, per rimuginare senza sosta sulle questioni lasciate in sospeso prima della partenza. Il ritorno dalle ferie, se non si è riposati, mette di fronte alla sindrome da rientro. Come spiega Focus, in un articolo, la sindrome da rientro colpisce puntualmente un italiano su due, per lo più fra i 25 e i 45 anni di età. E per gli americani, stando ai risultati di un’indagine Usa, il disagio di adattamento è talmente pesante che, per il 43% di loro, solo l’idea di tornare alla routine è sufficiente a rovinare le ferie o a far addirittura venire voglia di rinunciarci del tutto.

 

Come riuscire a disconnettersi dal lavoro

Il fatto di avere delle responsabilità lavorative per cui è difficile essere distanti fisicamente e virtualmente dall’ufficio per concedersi le meritate ferie, non deve compromettere l’opportunità di prendersi cura di se stessi. È necessario avere una certa autodisciplina, per limitare il tempo dedicato al lavoro. Innanzitutto stabilire le ore in cui utilizzare il computer e il telefono, per evitare di continuare a controllare le email e le chiamate ricevute. Prediligere attività all’aperto, concentrandosi sul momento presente per lasciare libera la mente da pensieri. La durata del periodo di ferie non ha alcun valore se non c’è qualità nel distacco dal lavoro. Pochi giorni trascorsi in una sorta di detox da qualsiasi collegamento virtuale o telefonico possono essere un toccasana, più di un mese di vacanza.

Bisogna anche domandarsi se c’è una ragione emotiva che impedisce il distacco dalla sfera lavorativa. Potrebbe essere una mancanza di fiducia negli altri per cui risulta complicato delegare. È fondamentale invece delegare in modo efficace, dando tutte le informazioni sulle attività in corso per continuare nell’operatività senza avere il bisogno di dover contattare per chiedere delucidazioni. Se l’impossibilità di fare il proprio lavoro determina una condizione di ansia, è importante capirne i motivi. Rivolgersi a uno psicologo è la soluzione migliore per raggiungere il benessere mentale e l’equilibrio emotivo indispensabili per non trovarsi a rientrare nella quotidianità in burnout. Il centro medico Serenis propone un servizio di terapia online su questo sito in cui sono presenti psicologi specializzati in psicoterapia. La modalità di utilizzo della piattaforma è semplice; occorre una connessione internet e uno smartphone per le sedute in videochiamata.

 

Ritorno alla realtà: consigli per una transizione serena

Come detto il rientro al lavoro dopo un periodo di ferie può essere un momento delicato, e la sindrome da rientro è un fenomeno che non va sottovalutato. Per affrontare al meglio questa fase, è utile prepararsi psicologicamente già qualche giorno prima del ritorno in ufficio. Iniziate a regolare i vostri ritmi sonno-veglia per adattarvi all’orario lavorativo e fate una lista delle priorità per la prima settimana di lavoro, così da avere un piano d’azione chiaro e meno stressante. Un altro suggerimento è di non pianificare riunioni o impegni importanti nel primo giorno di rientro, per concedervi il tempo di “atterrare” dolcemente nella routine. Utilizzate la prima giornata per rispondere alle email accumulate, aggiornarvi sui progetti in corso e pianificare i prossimi passi. Infine, non dimenticate di mantenere alcune delle buone abitudini acquisite durante le ferie, come dedicare del tempo a voi stessi e praticare attività rilassanti o sportive. Questo vi aiuterà a mantenere un equilibrio emotivo e a prevenire il burnout. Ricordate, la qualità della vita lavorativa non dipende solo dal contesto professionale, ma anche dal vostro benessere personale