Spacciatori preparano dosi sulla spiaggia di Rimini, cane Pablo blocca la fuga
9 Gennaio 2023 / Redazione
Avevano circa 20 grammi di cocaina addosso e altra sostanza stupefacente custodita nella stanza dove alloggiavano i due uomini fermati e tratti in arresto domenica dal nucleo di sicurezza urbana della Polizia Locale di Rimini nell’ambito di un servizio di presidio e prevenzione condotto in diverse zone della città. Il fermo è avvenuto intorno alle 17.30 di ieri al mare, in zona Marebello, dove il nucleo – ieri composto da otto agenti in divisa con il supporto di due unità cinofile – si era recato per un controllo, a seguito di segnalazioni e di informazioni rispetto ad attività di spaccio di droga.
Colti in flagranza di reato, i due uomini hanno tentato di darsi alla fuga subito bloccata dal personale della polizia locale e grazie anche all’intervento del cane Pablo, che ha bloccato la strada ad uno dei due spacciatori. I due uomini, cittadini stranieri irregolari sul territorio italiano, sono stati identificati e sono stati trovati in possesso di circa 20 grammi di cocaina suddivisa in 14 dosi, oltre a marijuana e hashish, anch’esse già pronte per essere vendute.
Gli agenti si sono poi recati nell’alloggio dei due uomini dove hanno trovato altra sostanza stupefacente di tipo cocaina, 60 grammi di hashish. Droga sottoposta a sequestro insieme al materiale per il confezionamento rinvenuto e a circa 6mila euro in contanti che si presume possano essere frutto dell’attività di spaccio. I due uomini sono stati processati oggi per direttissima: il giudice ha convalidato gli arresti disponendo inoltre il divieto di dimora nella provincia di Rimini.
L’arresto è arrivato nell’ambito del vasto servizio condotto nella giornata di domenica che ha visto il nucleo di polizia urbana impegnato in attività di presidio con la predisposizione di alcuni posti fissi di controllo distribuiti in alcune zone ritenute più sensibili, come i parchi, il centro storico, Borgo Marina e la zona mare. Un servizio che il personale del nucleo conduce frequentemente nell’ottica, prima ancora che della repressione, della prevenzione dei fenomeni di degrado e insicurezza. In questa direzione va ad esempio l’impegno per il contrasto allo spaccio di droga nei parchi o nelle aree vicine a luoghi sensibili come le scuole.