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La Squadra Mobile coglie sul fatto alla Colonnella un 30enne albanese residente a San Marino assieme a un cliente 50enne


Spaccio di coca a Rimini, ordini su Whatsapp e consegne a domicilio


10 Gennaio 2025 / Redazione

La Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto in flagranza di reato, un uomo di 30 anni di nazionalità albanese, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli investigatori della Squadra Mobile avevano notato un’utilitaria condotta da un giovane transitare più volte in zona Colonnella per poi sostare all’interno di un’area condominiale, con il guidatore che rimaneva a bordo dell’auto con motore acceso: un modus operandi sospetto, tipico della cessione di sostanze stupefacenti.

Dopo alcuni minuti, l’uomo è stato raggiunto da un individuo uscito da un palazzo vicino, che è salito a bordo del veicolo. Il personale della Squadra Mobile in appostamento ha visto chiaramente il conducente del mezzo cedere un involucro all’uomo che era da poco salito sulla vettura, che, a sua volta, ha consegnato il corrispettivo una banconota da 50 euro.

I due sono stati immediatamente bloccati ed identificati: il conducente del mezzo, un cittadino albanese residente in provincia di Verona, momentaneamente domiciliato in una struttura ricettiva nella Repubblica di San Marino, all’atto del controllo ha consegnato agli operanti un involucro in cellophane trasparente, occultato nelle parti intime, contenente al suo interno cocaina in 8 involucri termosaldati. L’altro soggetto, un cinquantenne riminese, ha consegnato a sua volta un involucro termosaldato, sempre con cocaina, confermando di averlo appena acquistato.

A seguito degli ulteriori controlli, il cittadino albanese è stato trovato in possesso di circa 700 euro e di un bilancino di precisione.E’ stato pertanto tratto in arresto per il reato di spaccio di sostante stupefacenti e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. in attesa del processo con rito direttissimo.

Nel corso degli accertamenti della Squadra Mobile è emerso che l’albanese  aveva effettuato numerose altre cessioni nelle settimane precedenti, con consegne a domicilio, rispecchiando il modus operandi che ha portato al suo arresto. Ricevuto l’ordine tramite WhatsApp, provvedeva a recapitare le dosi richieste direttamente all’indirizzo indicato dall’acquirente.

Inoltre, a seguito delle verifiche effettuate dalla Squadra Mobile in collaborazione con le Autorità di Polizia di San Marino, è stato accertato che l’albanese fosse temporaneamente domiciliato in un albergo a San Marino, dove, in accordo con l’Autorità Giudiziaria italiana, si è proceduto ad uno specifico controllo, che ha permesso di rinvenire ulteriore materiale per il confezionamento e circa 3000 euro in contanti.