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Il tentativo dei balneari è dimostrare che vi sono in Italia tante spiagge libere da mettere a bando

Spiaggia con ombrelloni

Spiagge. Il governo approva il decreto per la mappatura


17 Luglio 2023 / Redazione

Il Governo ha approvato oggi, lunedì 17 luglio il decreto legislativo in attuazione della delega legge 5 agosto 2022, n. 118, per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici. Lì si indicava di adottare, entro undici mesi, un “decreto legislativo per la costituzione e il coordinamento di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori, tenendo conto delle esigenze di difesa e sicurezza”.

Il decreto secondo il quotidiano Repubblica che ha visionato il testo, istituisce al Mef il SICONBEP, il sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici “al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi alle concessioni di beni pubblici”. E autorizza una spesa di 2 milioni l’anno per aprirlo e gestirlo. Le amministrazioni pubbliche proprietarie dei beni in concessione (i beni in questione sono tutti i “pubblici” secondo il codice civile, che significa non solo il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; ma anche i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia; le opere destinate alla difesa nazionale. Strade, aeroporti, siti di interesse storico e via dicendo)  sono tenute alla comunicazione dei dati, per via telematica.

I dati da trasferire saranno la natura del bene, l’ente proprietario e gestore, la modalità di assegnazione della concessione con la durata e i rinnovi, e l’entità del canone e ogni altro dato “utile a verificare la proficuità dell’utilizzo del bene in una prospettiva di tutela e valorizzazione del bene stesso nell’interesse pubblico”. Un decreto del Mef definirà le linee guida tecniche.

Sembra un decreto solo di natura tecnica in realtà serve per affrontare il tema delle concessioni delle spiagge. Il tentativo, da parte del Governo e delle associazioni dei balneari è di dimostrare che le spiagge libere da concessioni non sono scarse e pertanto non è necessario applicare le norme italiane ed europee che prevedono bandi di evidenza pubblica per le attuali concessioni turistiche sulle spiagge italiane.

Difficile pensare che le spiagge non siano una risorsa limitata. Solo per stare in Emilia Romagna oltre l’80% delle spiagge fruibili sono date in concessione ai bagnini. Non viene neanche rispettato il vincolo della regione di avere almeno il 20% di spiagge libere. A Rimini ci si ferma al 7%.

Inutile dire che il rischio del caos nei prossimi mesi è sempre più concreto. Come è noto il Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha cancellato la proroga al 2033 limitando la validità delle concessioni  al 1 gennaio 2024 oppure motivando una ulteriore proroga di un anno fino al 1 gennaio 2025