Home___primopianoSpiagge, ora FIBA Confesercenti e SIBE-FIPE Confcommercio implorano intervento della Meloni

Lettera aperta di Rustignoli e Capacchione: "Non è assolutamente rinviabile un intervento normativo, l’inerzia del Governo rischia di distruggere il settore"


Spiagge, ora FIBA Confesercenti e SIBE-FIPE Confcommercio implorano intervento della Meloni


23 Gennaio 2024 / Redazione

“Urge intervento normativo per evitare una gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative. 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti sono in fibrillazione”: ora anche Maurizio Rustignoli di FIBA Confesercenti e Antonio Capacchione di SIBE-FIPE Confcommercio iniziano a preoccuparsi sul serio.

“Le scriventi Organizzazioni maggiormente rappresentative dei balneari italiani, nell’apprezzare la lettera di risposta alla Commissione Europea dello scorso 16 gennaio, ribadiscono lo stato di profonda preoccupazione del settore per la mancata emanazione di un atto normativo o amministrativo chiarificatore sulla durata delle concessioni demaniali marittime”, inizia con queste parole la missiva scritta da Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA – Confesercenti, indirizzata a Giorgia Meloni.

“Siamo costretti, infatti, ad evidenziare che quanto paventato nelle nostre precedenti lettere sta diventato realtà con gli Enti concedenti (Comuni e Autorità di sistema portuale) che stanno ponendo in essere le procedure amministrative per la messa a gara delle aziende attualmente operanti – continua la nota congiunta. Non è assolutamente rinviabile un intervento normativo o, comunque, l’emanazione di provvedimenti amministrativi che evitino la gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia. L’inerzia del Governo in tal senso rischia di danneggiare o distruggere un importante settore economico perfettamente efficiente e di successo. Le rinnoviamo la richiesta di un incontro per meglio rappresentare e illustrare la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento normativo risolutivo”, implorano Rustignoli e Capacchione.