HomeAttualitàStart Romagna e le corse saltate, j’accuse della Cisl: “Stipendi bassi, chieda scusa agli autisti”

Il sindacato: "Risposte urgenti entro il 16 ottobre"


Start Romagna e le corse saltate, j’accuse della Cisl: “Stipendi bassi, chieda scusa agli autisti”


4 Ottobre 2024 / Redazione

In un recente articolo pubblicato su questo giornale si sono indagate le cause all’origine delle criticità che interessano il trasporto pubblico: stipendi bassi, un rapporto sempre più difficile con la clientela che gli autisti sono costretti a sopportare quotidianamente, ma è solo una sintesi. Ora si fa sentire la voce dei sindacati con un comunicato di Fit, Cisl, Ugl.

 

Da troppo, troppo tempo che la Start Romagna prende tempo senza risolvere i problemi che ormai strutturalmente opprimono questi lavoratori sprecando risorse in consulenze ed investimenti inefficaci devolvendo, per becera carità, solo qualche obolo ai dipendenti. Troppo, troppo tempo che la dirigenza accusa gli autisti, di assenteismo, dinnanzi all’opinione pubblica per mascherare i loro fallimenti. Troppo, troppo tempo che accusano le organizzazioni sindacali di non essere in grado di chiudere accordi nascondendo la loro inadeguatezza a condurre trattative aziendali.

Cara Start Romagna ti sei giocata tutto. Hai dissipato il consenso che avevi, hai disgregato i lavoratori mettendoli l’uno contro l’altro attuando politiche sbagliate, fallendo in pieno l’unico vero obiettivo che avevi: la gestione di un’azienda in area vasta oltre ad evidenziare una chiara incapacità a gestire le emergenze come quella della mancanza di personale. Stai conducendo questo autobus a folle velocità, verso un muro di cemento armato, in una strada senza uscite.

Le lavoratrici e i lavoratori di Start Romagna sono giunti, ormai, a quel punto della loro vita lavorativa dove non vogliono più capire, giustificare e tollerare attacchi gratuiti da parte della propria azienda, che al contrario dovrebbe supportare, tutelare, incentivare e anche premiare vista la brusca frenata su salari e contratti integrativi. Inoltre deve assolutamente terminare la speculazione in atto a discapito dei lavoratori assunti dopo il 01/01/2012, a tal proposito le OO.SS. chiedono che venga adeguato il contratto di detto personale, per far sì che il posto di lavoro all’interno dell’azienda Start Romagna possa divenire ancora attrattivo e quindi poter procedere con le necessarie assunzioni e fidelizzazioni, al fine anche di poter erogare un adeguato servizio alla cittadinanza e azzerare il dumping contrattuale che risulta peraltro intollerabile in una azienda che gestisce denaro pubblico e conseguentemente per tutelare i diritti dei consumatori/utenti.

Non vogliono più essere accusati di assenteismo o di essere responsabili del fallimento di politiche scelte da altri. Sono stanchi e stavolta non saranno loro a fare il primo passo rischiando, come sempre, di inciampare. Gli dovete delle scuse, scuse pubbliche a tutte queste donne e questi uomini che ogni giorno danno il massimo per garantire un servizio scadente dovuto no dal menefreghismo e dall’incuria degli autisti bensì dalla gestione miope e scellerata da parte di una dirigenza ormai arrivata al capolinea.

Se questa azienda non vuole più venire incontro alle esigenze del proprio personale basta saperlo perché in tal caso non sarà sprecato neppure un secondo del proprio tempo oltre all’orario ordinario di cui ogni giorno si fanno carico nonostante le difficoltà. Nemmeno un secondo in più!

Se Start Romagna vuole essere parte attiva del processo lavorativo a livello territoriale e regionale lo dichiari subito non con le parole ma con i fatti. Se vuole invece essere, come finora, una comparsa allora, sicuri che al cinema con pochi euro se ne vedano di migliori, sia di comparse che di mezzi attori da avanspettacolo, stia pur certa che faremo di tutto per contrastare questo sistema malato che ormai sembra regnare sovrano negli uffici di dirigenza.

Sia chiaro, il tempo delle chiacchiere e delle attese è terminato, esigiamo risposte concrete da Start Romagna s.p.a. entro il 16 ottobre 2024, data dopo la quale ci riterremo liberi di procedere attivando tutte le azioni necessarie al fine di garantire equità e dignità per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori.
È TEMPO CHE QUESTA AZIENDA VENGA ATTENZIONATA DAI PROPRI SOCI PROPRIETARI CHE FINO AD ORA HANNO LASCIATO CHE QUESTA SOCIETA’ GESTISSE SOLO IL DECLINO“.