Home___primopianoStefano Benaglia: “Il sottopasso eliminato a Rivabella? Un disastro”

Gli artefici di questo disastro sono quelli che hanno votato a favore della delibera di giunta nel 2016 e in consiglio comunale nel 2023.


Stefano Benaglia: “Il sottopasso eliminato a Rivabella? Un disastro”


11 Gennaio 2025 / Stefano Benaglia

Caro Diario, intervengo sul dibattito molto attivo in questi giorni sul passaggio a livello di Rivabella e la viabilità di quella zona. Il dibattito è nato dall’aumento sconsiderato del tempo di attesa al passaggio a livello quando le sbarre sono giù.

Per anni ci hanno indicato il passaggio a livello di via XXV Marzo come il più tecnologicamente avanzato e tessuto le lodi confrontandolo con altri passaggi a livello, come via Pallotta o via Gebel. Oggi ci dicono che la decisione di rendere l’attesa eterna a questo passaggio a livello stata presa in maniera unilaterale e difficilmente sindacabile da parte di RFI. Questo tipico scarica barile dovrebbe in qualche modo attenuare la nostra rabbia o comunque indirizzarla lontano da piazza Cavour. Vorrei proporre un’altra chiave di lettura, dove le colpe risiedono proprio a palazzo Garampi e si devono spartire tra chi siede oggi e chi ci è stato seduto anni fa.

Partiamo dal Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata che ha come numero di scheda 5.7: comparto Rivabella via Coletti. So che ne abbiamo già parlato Caro Diario, ma è meglio rinfrescare la memoria.

La prima versione del piano, approvato nell’agosto del 1999 (si ho scritto bene la data) prevedeva 12.000mq di edificato e tra gli oneri la nuova scuola elementare e il sottopasso carrabile per collegare Rivabella con via Sacramora, scaricando in questo modo una parte del traffico da via XXV Marzo.

Il piano originale è stato modificato con delibera di Giunta 84 del 8/3/2016 la quale ha ridotto i volumi dai 12.000 previsti a 7000, eliminando però le opere di viabilità, quindi niente sottopasso, lasciando la scuola elementare all’interno del progetto. Quindi è presto detto: a chi dobbiamo questa situazione di viabilità? A chi ha votato quella delibera di giunta, tutti favorevoli tranne l’allora sindaco Gnassi che ad onore di cronaca era assente (ma possiamo pensare senza timore di smentita che fosse favorevole). Aggiungo che a presiedere quella riunione di Giunta era l’allora vice sindaca Gloria Lisi.

Dal 2016 facciamo un bel salto in avanti fino al dicembre 2023, quando in consiglio comunale, su richiesta dell’assessorato all’urbanistica, deve essere votato questo progetto poiché il tempo sta scadendo. Tutti i consiglieri di maggioranza votano favorevole. In questo passaggio sparisce l’area destinata alla scuola elementare, che viene sostituita da parcheggi. La Lisi, che oggi è all’opposizione, vota contrario (un po’ in ritardo e con un peso decisamente diverso). Il piano passa e prima o poi verrà realizzato.

Questo è il breve riassunto della vicenda, che è stato anche un argomento molto sentito durante il dibattito del 3 dicembre al Tendone di Viserbella. Vorrei proporre alcune considerazioni.

La prima è che nella città del turismo e dei progetti di destagionalizzazione dell’offerta turistica mi sembra surreale che la comunità debba vivere con ansia l’arrivo della sua fiera più importante, che regala “un altro ferragosto” al comparto turistico. L’ansia è figlia della certezza sui disagi alla mobilità che avremo.

La seconda è che è inutile rimpallarsi le colpe con RFI: le responsabilità politiche di questa situazione sono chiare. Gli artefici di questo disastro sono quelli che hanno votato a favore di quella delibera di giunta nel 2016 e in consiglio comunale nel 2023. Per completezza trovate tutti gli atti qui, con nomi e cognomi e come hanno votato.  www.quartiere5.it/rivabella.

La terza considerazione riguarda il nostro vivere. In questa politica dominata dal servilismo e dalla paura della ritorsione non c’è spazio per il coraggio di opporsi a delle scelte folli. Scelte che condizionano la città per decenni, che ipotecano il futuro e che vengono votata con una semplicità e una non curanza imbarazzanti. Le sezioni di Rivabella e di Viserba dovrebbero chiedere spiegazioni e invocare anche le dimissioni dei suoi consiglieri per aver votato un simile regalo ai privati che danneggia tutta la fascia a mare di Rimini Nord. Invece prevale il silenzio e l’obbedienza, perché sono le basi di questo strano sistema feudale.

A questa città manca la programmazione, manca l’idea sul suo futuro. Solo interventi a spot senza una linea chiara per una città morente dove affari, amici, consulenze e marchette governano il declino. Ha senso parlare di nuovi turismi, nuove strutture che si sviluppano in verticale, nuove funzioni senza prima mettere mano alla viabilità?

Sl’è nota us’ farà dè.

Stefano Benaglia

Il piano approvato in Consiglio Comunale