Home___aperturaStrage di Bargi: CGIL e UIL estendono ad otto ore lo sciopero generale in tutti i settori

Confermato il presidio davanti alla Prefettura di Rimini, invitati anche i sindaci ed il Presidente della Provincia


Strage di Bargi: CGIL e UIL estendono ad otto ore lo sciopero generale in tutti i settori


10 Aprile 2024 / Redazione

Alla luce della strage avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargi (bacino di Suviana), CGIL e UIL Emilia-Romagna hanno esteso per tutta la regione, per tutti i settori economici (pubblici e privati) e per l’intero turno di lavoro di giovedì 11 aprile lo sciopero generale.

CGIL Rimini e UIL Rimini esprimono il loro cordoglio e si stringono alle famiglie delle vittime di questa
ennesima strage determinata da un modello di fare impresa che è urgentemente da cambiare.

CGIL e UIL Rimini confermano il presidio sindacale davanti alla Prefettura, in via IV Novembre, alle 17:00 di giovedì 11 aprile. Si invitano lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati a partecipare alla mobilitazione ed al presidio. L’invito a partecipare è stato esteso formalmente a tutti i sindaci ed al Presidente della Provincia, per dare un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni al mondo del lavoro.

Strage di Suviana, il punto della situazione
“Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”. Lo ha detto all’ANSA Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell’intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti.

“La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha sottolineato Cari. A entrare è proprio l’acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina. “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro”.

I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti. Le tre vittime identificate hanno fra i 35 e i 73 anni. Si tratta di Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina).