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E sulle spiagge di Rimini sventola bandiera grigia


6 Maggio 2018 / Lia Celi

Abbassare la bandiera bianca, issare la bandiera grigia: questo l’annuncio che risuona sulle spiagge romagnole, dove le nuove leve dei bagnini avranno sul groppone almeno sessanta primavere anagrafiche.

Il grido d’allarme lanciato da Giorgio Mussoni, 81enne decano dei baywatch riminesi(nella foto), rischia di compromettere la stagione turistica ben più delle previsioni del tempo catastrofiche o della cronaca nera.

E’ l’ennesima variazione sul tema «il lavoro per i giovani c’è, manca la voglia»: nessun diciottenne nostrano trova più attraente lo sgobbo sotto il sole fra lettini e ombrelloni. Dalla borsetta di mammà arriva già senza fatica una paghetta mensile più o meno equivalente al salario medio di un bagnino, e mammà, da parte sua, è ben contenta di risparmiare al suo bambinone, già reduce dalle fatiche della scuola, ore di sudate e scottature sette giorni su sette, per quattro lunghi mesi.

E se è una madre riminese doc, cresciuta e svezzata sulle nostre spiagge negli anni ’80, quando le coppiette indigene si scioglievano da maggio a settembre perché lui voleva sentirsi libero di scorrazzare nell’abbondante pastura femminile che sciamava in Riviera, sa anche troppo bene a quali tour-de-force è esposto un giovane lavoratore delle vacanze, fra giovani turiste e mature villeggianti temporaneamente single.

E così l’iconica figura del bagnino giovane, muscoloso e infaticabile, così manzo da essere celebrato anche nello spot della carne in scatola, finirà definitivamente in soffitta, accanto a quella del birro alla Zanza. A quanto dice Mussoni, i nuovi bagnini avranno in comune con Zanza solo l’età attuale: saranno pensionati «che hanno voglia sia di impegnarsi che di apprendere, spesso hanno bisogno e sono capaci».

Il profilo dovrebbe corrispondere più al classico ventenne che a un over-65, ma così va il mondo: certi mestieri possono essere presi in considerazione solo a chi non appartiene a una generazione allevata a suon di aspettative e con il mantra del «tu sei speciale».

Una volta era difficile perfino chiamare mestiere starsene in spiaggia dal mattino alla sera, con un impegno fisico limitato all’apertura e chiusura dei lettini al mattino e alla sera. Mussoni invece ci racconta di giovani che considerano fatica alienante il semplice fatto di dover rispettare un orario e di non poter fare quello che vogliono quando vogliono.

Bisogna dire che i sessanta sono i nuovi quaranta, e i bagnini senior possiedono le abilità sociali di chi per la maggior parte della sua vita si è relazionato con i suoi simili direttamente, faccia a faccia, e non su una chat o un social; quanto ad altre abilità, il Viagra compensa eventuali deficit dovuti al tempo che passa. Le turiste non hanno nulla da temere.

Lia Celi www.liaceli.it