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Venerdì 11 agosto nel piccolo anfiteatro del chiostro del Museo Civico Archeologico


“Suor Angelica” di Puccini a Verucchio


4 Agosto 2023 / Redazione

Il piccolo anfiteatro del chiostro del Museo Civico Archeologico incastonato sotto il roccione, le note dei grandi maestri della musica, paesaggi da togliere il fiato: venerdì 11 agosto alle 21.15 Verucchio torna ad abbracciare i grandi classici della musica d’autore con Suor Angelica, opera in un atto di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano.

E’ un’ottava edizione speciale quella di Verucchio all’Opera, appuntamento che il Comune realizza con la collaborazione di N.O.T.A. Music e grazie anche al contributo di Nuova Ricerca Clinica che la sostiene fin dalla prima edizione, e di RivieraBanca.

L’evento avrà infatti per protagoniste ben tredici cantanti liriche accompagnate al pianoforte dal musicista Francesco Triossi e all’organo e alle campane tubolari da Pia Zanca che cura anche la direzione: per la regia di Monica Boschetti e Della Del Cherico, saranno in scena la stessa Monica Boschetti nei panni di Suor Angelica,  Elisa Gentili sarà la zia principessa, Katalin Pribelszki la badessa, Della Del Chierico la suor zelatrice, Camilla Pacchierini la maestra delle novizie, Giorgia Paci suor Genovieffa, Vera Della Scala suor Osmina, Giada Bastoni suor Dolcina, Margherita Pieri suor infermiera, Silvia Tiraferri e Vera della Scala le cercatrici e novizie, Giada Bastoni e Margherita Pieri le converse.

Con Verucchio all’Opera, dal 2016 abbiamo voluto completare con la lirica la proposta di una città già vocata alla musica e abbiamo pensato di farlo all’aperto in occasione della notte delle stelle. L’idea è proporre opere brevi, da ambientarsi in uno scenario tanto straordinario quanto circoscritto negli spazi, che in questa occasione ospiterà un allestimento e una formazione importanti. Ringrazio a nome dell’intera amministrazione chi sostiene questa iniziativa facendo sì che la lirica completi la nostra promozione culturale e ne diventi un volano” commenta la sindaca Stefania Sabba.

Il biglietto d’ingresso costa 10 euro (gratuito fino ai 12 anni). I posti sono seduti ma non numerati. L’ingresso all’opera comprende anche la visita serale al Museo, aperto nell’occasione dalle 20.

Per info e prevendita: 0541-670280 o archeologicoverucchio@atlantide.net

LA TRAMA

L’azione si svolge in un monastero nei pressi di Siena, la Pieve di Santa Maria Assunta a Cellole, vicino San Gimignano, verso la fine del XVII secolo

Suor Angelica proveniente da una famiglia aristocratica, ha da sette anni abbracciato forzatamente la vita monastica per espiare un peccato d’amore. Durante questo lungo periodo non ha saputo nulla del bambino nato da quell’amore, che le era stato portato via subito dopo la nascita.

L’attesa sembra finalmente terminata: nel parlatorio del monastero quando Angelica è attesa a colloquio dalla zia principessa che non è venuta a concederle il bramato perdono, bensì a chiederle di rinunciare alla sua quota del patrimonio familiare, alla fine di costituire la dote per la sorella minore Anna Viola, prossima al matrimonio. Angelica chiede insistentemente notizie del bambino ma la zia le annuncia che il bambino è morto da oltre due anni, consumato da una grave malattia.

Nell’animo di Suor Angelica si fa strada l’idea folle e disperata di raggiungere il bambino nella morte per unirsi a lui per sempre. 

D’improvviso, dopo aver bevuto pochi sorsi del distillato, Angelica è assalita da un angoscioso terrore: conscia di essere caduta in peccato mortale, si rivolge alla Vergine chiedendole un segno di grazia. La Madonna le appare sulla soglia della chiesetta e, con gesto materno, sospinge il bambino fra le braccia protese della morente. Suor Angelica cade riversa dolcemente ed esala l’ultimo respiro.