Partiamo dal pane. Per me che sono nato nel forno di via Garibaldi a Coriano, è indispensabile.
Quando hai il pane sei già un pezzo avanti. Il pane di Lorenzo Cagnoli è strampalato.
Un tocco, anzi un gran bel tocco di Parmigiano Reggiano del mio amico Amedeo Reggini (42 mesi provenienza Reggio che è meglio) a colazione, pranzo, cena, merenda il migliore formaggio del mondo a mio insindacabile giudizio, due fette di salame di Fausto Fratti e il gioco è fatto. Se poi arriva Massimo Lorenzi, “L’americano”, mio nipote divino, la tavola diventa un vulcano. Poi il vino, ci siamo “accontentati” di un Orione, Corneliano e Battareo annate 2015/2016 che nulla hanno da invidiare ai blasonati toscani. Dulcis in fundo: l’olio. Tanto olio, mai un filo, dell’olio del Beato di mio nipote Sandro. Eccezionale! Il resto sono gli amici che hanno riempito la nostra parca mensa ed allietato la nostra anima. Perché, credetemi, è sempre meglio godere che patire.
Dal Borgo fortunato è tutto.
Rurali sempre,
Enrico Santini