Home___primopianoTapis roulant aeroporto di Rimini-Metromare: 13,7 milioni per farlo, 228mila euro all’anno per l’esercizio

Reso pubblico lo studio di fattibilità: il paragone con altre ipotesi e le motivazioni della scelta


Tapis roulant aeroporto di Rimini-Metromare: 13,7 milioni per farlo, 228mila euro all’anno per l’esercizio


7 Settembre 2023 / Redazione

Un percorso coperto e soprelevato, lungo meno di 600 metri, che in tutto costerà 13,7 milioni di europer la realizzazione e 228mila euro all’anno per il suo esercizio. E’ il progetto di tapis roulant per collgare l’aeroporto di Rimini alla fermata Metromare “Airport” presso la ex-colonia Novarese, così come descritto nella documentazione pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune di Rimini.

“La soluzione progettuale oggetto del presente documento – si legge nella relazione – consiste in una passerella pedonale meccanizzata sopraelevata (d’ora in poi PM) che parte già in quota dal parcheggio multipiano, costeggia su due lati il futuro Centro Servizi, per poi dirigersi verso la fermata “Miramare Airport” del TRC; le caratteristiche salienti del PM sono pertanto le seguenti:
– è coperto e protetto (dal sole, dalle intemperie);
– è sopraelevato al fine di eliminare le interferenze con la viabilità;
– è attrezzato con tappeti mobili, al fine di ridurre i tempi ed il disagio dello spostamento
pedonale;
– costituisce una piattaforma intermodale, mettendo in relazione l’Aerostazione, i parcheggi, il
terminal bus/taxi, il TRC”.

Il tracciato

L’infrastruttura “presenta una lunghezza (dal parcheggio multipiano alla fermata TRC “Miramare Airport”) poco meno di 57
Il PM prevede la presenza di tappeti mobili lungo il suo sviluppo che coprono circa 240 metri pari a oltre il 40% del percorso totale. La struttura, realizzata in carpenteria metallica reticolare poggiante su pile per consentire lo scavalco della viabilità ordinaria esistente (viale Losanna e via Cavalieri di Vittorio Veneto), costituirà un corridoio con un lato chiuso/opaco per proteggere gli utenti ed evitare intrusioni visive, ed un lato aperto/trasparente sul territorio circostante per consentire agli utenti di guardare all’’esterno e di evitare l’”effetto tunnel”. Gli affacci aperti/trasparenti si alterneranno sui due lati per valorizzare le viste più gradevoli e allo stesso tempo proteggere dall’intrusione visiva gli edifici di civile abitazione esistenti all’intorno”.

I punti di snodo

E ancora: “L’andamento del PM segue il percorso delle strade, ed è pertanto relativamente sinuoso; nei punti di snodo, opportunamente  distanziati, sono previste delle strutture circolari di raccordo, dalle quali si accede alle uscite/scale di sicurezza; tali strutture potranno anche fungere da punti di ingresso/uscita verso attrezzature particolari quali i parcheggi e le aree verdi, ovvero verso eventuali terrazze/belvederi situati sulla copertura. Dal punto di vista delle scelte estetiche l’involucro sul lato aperto/trasparente sarà caratterizzato da lamelle frangisole con funzione protettiva anche dagli eventi atmosferici piovosi. Le parti chiuse/opache dell’involucro saranno invece realizzate con tonalità neutre e rimarrà la possibilità di utilizzarle per ospitare messaggi promozionali e comunicazioni inerenti la città di Rimini o l’aeroporto stesso”.

L’interno

Proposta anche una precisa colorazione: “Per quanto riguarda i colori delle parti in vista su tutti prevale il rosso, colore scelto per caratterizzare l’immagine dell’aeroporto di Rimini che diventa anche il colore degli ambienti interni e della segnaletica ben visibile nei messaggi di benvenuto e nelle indicazioni presenti nel nuovo percorso. Naturalmente le caratteristiche sopra riportate, in particolare quelle estetiche, costituiscono indicazione di carattere generale che dovranno poi essere compiutamente sviluppate nelle successive fasi di progettazione; in sede di PFTE sono state comunque approfondite al livello necessario per definire i costi di realizzazione dell’opera”.

Ma come si è giunti all’idea del tapis roulant? Si parte dall’analisi della possibile utenza, considerando che “il traffico aeroportuale attuale (2019) ammonta a circa 400.000 passeggeri/anno, in grandissima parte (95%) in arrivo “da casa” o in partenza “verso casa”; questa particolarità, tipica degli aeroporti con traffico prevalentemente turistico, è molto importante per la valutazione della domanda sul collegamento in esame, in quanto determina la condizione che il 95% dei passeggeri in arrivo o in partenza dall’Aeroporto di Rimini non è dotato di un mezzo proprio. Le previsioni del Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) prevedono, al 2033, circa 1 milione di pax/anno; si può pensare che nasca un traffico con origine locale, oggi praticamente inesistente, che resterà comunque molto limitato. Si assume pertanto, come ipotesi di lavoro, il movimento di 1 milione di pax/anno in arrivo/partenza che, non avendo (come sopra detto) un mezzo proprio a disposizione, devono trovare un mezzo per raggiungere la loro destinazione (passeggeri in arrivo) o per raggiungere l’Aeroporto (passeggeri in partenza). Se per tali passeggeri fosse disponibile un sistema di trasporto pubblico facile da utilizzare, comodo (si tratta per lo più di persone con bagagli), competitivo con gli altri mezzi disponibili (taxi, bus degli alberghi, ecc.) è possibile che la percentuale di persone disposta ad utilizzarlo sia considerevolmente più alta di quella a cui si è abituati per il TPL urbano, che difficilmente supera il 15 – 20%. Sempre come ipotesi di lavoro si assume che tale percentuale possa arrivare fino al 30% dei passeggeri in arrivo/partenza. Pertanto, salvo verifiche più puntuali, effettuabili solo tramite indagini dirette (da condursi peraltro in periodi significativi del traffico aeroportuale), per il sistema di trasporto di collegamento Aeroporto – TRC si può stimare una utenza pari a 300.000 pax/anno. Qualora si verificassero le previsioni di sviluppo del traffico citate nel PSA, che attribuiscono allo scalo di Rimini, all’orizzonte temporale 2048 (fine concessione), una potenzialità di 2,4 milioni di passeggeri, le valutazioni sopra riportate andrebbero corrispondentemente incrementate, ed il valore di passeggeri/anno potrebbe raggiungere la cifra di oltre 700.000″.

Le possibili soluzioni esaminate sono state quattro:
– percorso meccanizzato con Tappeto Mobile (PM)
– Navetta Automatica in sede propria (NA)
– veicoli a guida autonoma in sede promiscua
– prolungamento del TRC in sede promiscua

Rimaste sul tavolo le prime due, si è considerato che, a fronte di tempi di percorrenza pressoche identici, “la potenzialità di PM è più che tripla rispetto a NA”. Inoltre, “PM è un sistema sempre disponibile che viene percepito come un prolungamento dell’aerostazione; non ha tempi di attesa, ma costringe i passeggeri a stare in piedi e a percorrere tratti del percorso camminando e portando i bagagli; NA è un sistema discontinuo, che viene percepito dagli utenti come un ascensore; comporta tempi di attesa, ma consente ai viaggiatori di stare seduti con i bagagli appresso”. “PM si presta a trasformare lo spostamento in una “passeggiata” alla scoperta delle offerte turistiche del territorio; NA è un classico spostamento su un sistema di trasporto pubblico locale”.
Quindi i costi: per il tapis roulant “sono stati stimati costi di costruzione che sono circa la metà” di quelli della navetta automatica. Mentre i “costi di esercizio/manutenzione per PM sono stati stimati costi di esercizio/manutenzione pari a meno della metà di quelli di NA”.

Riguardo le altre opere realizzate o previste nell’area, alla rotatoria sulla via Flaminia appena compltetata, ci sono “il parcheggio di corrispondenza alla fermata Miramare Airport del TRC”, che “rientra tra i progetti in stato avanzato di sviluppo; la Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità per il progetto di riqualificazione della fermata TRC di Miramare Airport, uno dei principali snodi dell’infrastruttura che collega la stazione ferroviaria riminese a Riccione”. “Il progetto prevede la riqualificazione dell’area ricompresa tra Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Novara, Via Pullè e la ferrovia Adriatica attraverso la realizzazione di un ampio parco urbano e di un parcheggio di 200 posti a servizio dell’area verde, della fermata del TRC e del vicino aeroporto”. “Il nuovo parcheggio da 200 posti sarà dunque a servizio del nuovo parco e offrirà anche l’occasione di potenziare l’intermodalità di trasporto e interconnessione, sia per raggiungere la fascia a mare, sia per l’aeroporto Fellini, distante 800 metri”.

Nel dettaglio dei costi per il tapis roulant:
A LAVORI (comprensivi degli oneri per la sicurezza) € 10.934.400
B SOMME A DISPOSIZIONE € 1.400.680
C ONERI E ARROTONDAMENTI € 1.404.920
D TOTALE GENERALE PROGETTO € 13.740.000
3.6.2 COSTI DI ESERCIZIO
Costi del personale 100.000 €/anno
Costi di manutenzione 72.000 €/anno
Altri costi (energia, pulizie, altro) 36.000 + 20.000 = 56.000 €/anno
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TOTALE costo di esercizio 228.000 €/anno RIEPILOGO COSTI
Costo costruzione finale QTE = 13.740.000 €
Costi di esercizio annui = 100.000 + 72.000 = 172.000 e
Costi annui per energia = 36.000 €
Costi annui per pulizie = 20.000 €
Tot. Costi di esercizio annui = 228.000 €