Un uomo di 37 anni cittadino albanese, è stato ucciso a coltellate dopo una lite a Tavullia, in provincia di Pesaro-Urbino al confine con la Romagna. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno lavorando per ricostruire la dinamica e i motivi dell’accaduto. I militari stanno ascoltando altri connazionali che erano presenti al momento dell’omicidio. La vittima è stata trasportata all’ospedale di Cattolica, dove è morta poco dopo verso le 22.30.
La vittima è stata colpita più volte e anche al cuore con un un’arma da taglio al termine di un violenta discussione tra famiglie di origine albanese in cui sono rimaste ferite almeno altre tre persone.
Forse all’origine della tragedia c’è stata una disputa per un lavoro non pagato. Si sarebbe trattato di una vera spedzione a Tavullia da parte di un gruppo partito dalla Romagna per farsi saldare il debito che i residenti nel paese marchigiano non avevano intenzione di onorare.
La vittima era residente a Riccione. Si chiamava Dritan Idrizi, nato in Albania il 14 novembre del 1986; era disoccupato e aveva qualche piccolo precedente. I feriri sono strati ricoverati all’ospedale di Pesaro.
Come riferisce l’agenzia ANSA, dopo l’aggressione sono tre le persone, di origine albanese, fermate come indiziate di delitto: per due uomini provenienti da Riccione l’accusa è di lesioni gravi, mentre per un altro, residente a Tavullia, l’ipotesi di reato è di omicidio. Ad eseguire queste misure sono stati i carabinieri delle Compagnie di Pesaro e Riccione, unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo presso il Comando Provinciale di Pesaro Urbino.
Le indagini dei carabinieri hanno accertato che il 38enne accoltellato era stato trasportato da due suoi connazionali in auto al pronto soccorso di Cattolica e vi è giunto già morto.
L’uomo aveva avuto una accesa discussione con i componenti di un nucleo familiare residente a Tavullia, anch’esso composto da albanesi.
Il capo famiglia di questi ultimi, vistosi aggredire dai tre con un bastone metallico e con un martello da cantiere, tanto da dover ricorrere insieme a propri famigliari alle cure di Pronto soccorso di Pesaro, avrebbe dunque estratto un coltello e colpito più volte Idrizi al costato, causandone la morte.
I motivi a base dell’aggressione sono tuttora al vaglio degli investigatori. I tre fermati, su disposizione della Procura di Pesaro, sono stati associati al carcere di Pesaro, in attesa dell’udienza di convalida