In questo agosto che ricorda in peggio quello del 1989 delle mucillagini io penso al traffico che avremo in autunno e mi ricollego alla mia riflessione che cortesemente la redazione ha pubblicato qualche settimana fa: come affrontare il lavoro nei cantieri in presenza di temperature insopportabili: sembra non vi sia attinenza, ma la si può trovare nella necessità (per la Società) di adeguare gli orari di lavori al contesto “ambientale“ in ogni senso.
Mi aspettavo repliche e di lì un dibattito, ma niente, salvo leggere che con lo smartworking si risolve tutto. Sì, vallo a dire a chi asfalta strade o raccoglie pomodori. In questi giorni la temperatura è calda ma non disturba la mente e questo induce a pensare con sufficiente lucidità.
Il mio scritto era dedicato alla cantieristica, visto il mio vissuto professionale e applicabile al cantiere eterno delle SS 16 e SS72, dicasi l’incrocio fra SS per San Marino e la Nuova Circonvallazione, con la appendice del cantiere Euterpe aperto il 20 luglio e previsto durare un anno.
Il progetto di abbassamento di via Euterpe è noto agli addetti e studiato negli Uffici del Comune in accordo con Anas da oltre 15 anni. Di questo ho certezza: il progetto di collettore di acquedotto che ho preparato per Hera oltre 10 anni fa e poi realizzato nell’attraversamento di Euterpe è realizzato abbassando di oltre quattro metri la quota rispetto alla normale altezza in attraversamento.
La prima domanda che mi sono posto: era necessaria la contemporaneità con il cantiere del nodo per San Marino?
La seconda riporta alla premessa sui tempi di lavoro nel cantiere: come ridurre la durata del cantiere in strade di grande importanza;
Nel frattempo come cercare di ridurre l’impatto ed in casa mia ho dato indicazione di non interrompere la assicurazione degli scooter che sarà bene impiegare per tutto l’anno.
Escludo l’impiego di bicicletta più o meno assistita se si deve superare il nostro GRA *** quando l’età dell’utilizzatore supera il 60 anni.
Come ci può aiutare il Comune di Rimini: incrementando il servizio di trasporto collettivo.
Suggerisco di mantenere per tutto l’anno il servizio “shuttle“ che in questo periodo porta al mare i riminesi .
Collegare la Stazione Ferroviaria con Grotta Rossa (che è la zona più penalizzata dalla chiusura stradale) può agevolare. Lo so che c’è la linea 7 che fa lo stesso tracciato, ma con frequenza non adeguata.
La questione fondamentale che ritengo ci si debba porre è quale sia il costo per la Collettività di questi “fuori servizio“ stradali; per provare a rispondere mi sono azzardato a fare una simulazione, che – come tale – va presa con le molle: 2.000 auto in una giornata generica impiegano mezz’ora in più ad attraversare Rimini e quindi un monte ore al giorno pari a 1.000. Naturalmente non sono 2.000 auto (ma molto più ) e mezz’ora è analogamente una ipotesi schematica.
Il costo orario (un uomo + auto media) è 30 €, quindi il costo al giorno è 30.000 €.
Un anno in questa situazione comporta costi fuori controllo .
Interventi per attenuare il costo:
1- Ridurre la durata del cantiere attraverso l’aumento delle ore lavorate al giorno con doppio o triplo turno, senza interruzioni nel weekend.
2- Realizzare by pass provvisori che consentano di collegare via Della Repubblica con l’ex cinema Astoria.
Per ques’ultimo punto ho provato a fare verifiche e la possibilità tecnica di trasformare in strada percorribile gli attuali percorsi mi sembra esista; naturalmente interviene il NIMBY, che poi è lo stesso atteggiamento che ha impedito di risolvere in maniera definitiva la alternativa al Ponte di Tiberio: sto cambiando tema, ma neanche troppo.
Il punto 1 non mi permetto di affrontarlo .
Fabio Agabiti
NOTA *** : GRA è il Grande Raccordo Anulare di Roma e per noi è la Circonvallazione degli anni ’70, mai modificata.
