Tre D.A.SPO. a ultras del basket Rimini: banditi per un anno da palazzetti e stadi
9 Novembre 2024 / Redazione
La Questura di Rimini ha notificato, nella giornata di ieri, tre D.A.Spo. cosiddetti “preventivi” nei confronti di altrettanti ultras resisi autori di condotte pericolose per l’ordine pubblico in occasione dell’incontro di basket Rimini con Forlì del 27 ottobre, disputato presso il Palazzetto “Flaminio” e valevole per la serie A2.
Durante la gara un gruppo di tifosi della curva locale si è infiltrato nella tribuna vicino al settore ospiti, iniziando a fare gesti e a lanciare insulti per provocare la tifoseria forlivese, anche con il lancio di bicchieri e bottigliette d’acqua vuoti, tanto da dover essere allontanati dagli operatori di polizia in servizio di ordine pubblico. Inoltre, dopo pochi minuti dal fischio che sanciva la fine dell’incontro, i medesimi tifosi, oggi sottoposti a D.a.spo., “hanno pericolosamente acuito il clima di tensione già esistente tra le tifoserie, per la nota rivalità territoriale tra le curve”, scendendo sul parquet tra i numerosi bambini che abitualmente giocano a fine gara. Nel farlo, hanno ripetutamente tentato di forzare il cordone di polizia che la Questura ha dovuto predisporre per separare i due gruppi all’interno del palazzetto, allo scopo di raggiungere la curva forlivese e di arrivare allo scontro fisico con gli ultras avversari.
Per garantire che il deflusso proseguisse ordinatamente, il dirigente del servizio della Questura di Rimini ha dovuto assicurare un contenimento rigoroso tra le tifoserie, che nel frattempo si erano notevolmente scaldate, mentre gli ultras oggi destinatari del provvedimento disinteressandosi dei ripetuti inviti ad allontanarsi, con gesti inequivocabili invitavano gli avversari ad avvicinarsi.
In effetti, solo la professionalità degli operatori della Polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha impedito che le curve entrassero a contatto, mentre, all’interno del palazzetto, numerosi bambini ancora festeggiavano la vittoria riminese.
Le successive attività infoinvestigative hanno permesso di identificare gli autori dei fatti ed i responsabili, tre riminesi di 18, 19 e 47 anni, sono stati sottoposti al D.a.spo. preventivo, che precluderà loro di accedere agli impianti sportivi del calcio e del basket per un anno.