HomeEconomia e LavoroUIL e UGL: “Sui bus Start Romagna solo in 10 a controllare i biglietti”

I sindacati: "L’evasione tariffaria rappresenta un problema serio in particolare sulle linee extraurbane nei periodi meno frequentati"


UIL e UGL: “Sui bus Start Romagna solo in 10 a controllare i biglietti”


29 Ottobre 2024 / Redazione

Le segreterie regionali di Uil Trasporti e UGL hanno diffuso una nota in cui sollevano preoccupazioni circa la gestione dei controlli sui titoli di viaggio da parte di Start Romagna e della società in subappalto Holacheck. La nota evidenzia un clima di insoddisfazione e incertezza per la ridotta formazione e le presunte inefficienze nella gestione del servizio, condizioni che penalizzerebbero sia i lavoratori che gli utenti rispettosi delle regole del trasporto pubblico locale (TPL).

Secondo i sindacati, l’evasione tariffaria rappresenta un problema serio, in particolare sulle linee extraurbane nei periodi meno frequentati, come prima delle 7 del mattino e dopo le 19:30, quando molti passeggeri evitano il pagamento. Tuttavia, la società Start Romagna – si legge nel comunicato – non avrebbe assunto un ruolo attivo nella vigilanza, nonostante le norme vigenti le conferiscano tale responsabilità, preferendo affidarsi completamente alla gestione in subappalto della Holacheck.

Licenziamenti e carenza di personale qualificato

I sindacati denunciano inoltre la recente decisione di Holacheck di licenziare quattro dipendenti addetti ai controlli, alcuni dei quali erano stati premiati per la loro performance solo un mese prima. La carenza di personale qualificato è stata parzialmente colmata con l’assegnazione di lavoratori a tempo determinato o occasionali, molti dei quali privi della formazione necessaria per un compito delicato come l’educazione e la verifica dei titoli di viaggio.

“Giusto per rendere l’idea di che cosa stiamo parlando – scrivo i sindacati – vogliamo pubblicare qualche dato sul personale a tempo indeterminato impiegato nei controlli e che ha seguito/terminato l’iter di formazione necessario a svolgere questo compito; su Rimini sono sei dipendenti (di cui tre a tempo indeterminato) più un formatore, su Forlì Cesena due (solo uno indeterminato) e su Ravenna due ragazze a tempo determinato. A questi numeri, in particolare su Forlì Cesena vanno aggiunti, diciamo occasionalmente, dei lavoratori provenienti dall’Emilia (Piacenza per esempio). Numeri che rasentano l’incredibile. Per controllare l’intera Romagna, appena quattro persone a tempo indeterminato e un totale di dieci che sono dedicati in modo esclusivo al territorio”.

Richiesta di incontro e soluzioni condivise

Le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro urgente con Start Romagna, esprimendo insoddisfazione per la mancata risposta e l’apparente mancanza di interesse nell’affrontare le problematiche. L’obiettivo dichiarato è quello di “riportare ordine e responsabilità” all’interno del sistema di controllo, con soluzioni che rispettino sia i lavoratori sia gli utenti paganti, che meritano un servizio efficiente e trasparente.

I sindacati ribadiscono l’impegno a proseguire nelle loro azioni per “trovare il bandolo della matassa” e assicurare che Start Romagna assuma un ruolo più attivo nella gestione di un servizio ritenuto fondamentale.