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Liste elettorali all’ultima giostra, ma sul mercato coperto di Rimini bisogna pensarci bene


7 Agosto 2021 / Maurizio Melucci

Elezioni amministrative del 3-4 ottobre
Adempimenti

La data è stata decisa dal Governo. Si vota la prima settimana di ottobre con eventuale ballottaggio il 17-18 ottobre. I Consigli comunali (art. 38 comma 5 del Tuel) durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali ad adottare atti urgenti e improrogabili. La pubblicazione avviene 45 giorni prima, cioè il 19 agosto. Da quella data il consiglio si riunisce solo per atti non rinviabili e che potrebbero arrecare un danno all’ente. Sostanzialmente l’attività ordinaria si conclude martedì prossimo 10 agosto.

L’adempimento più importante è la presentazione delle candidature a sindaco e le liste a sostegno. In questo caso, i tempi sono dalle ore 8 del 30º giorno alle ore 12 del 29º giorno antecedenti la data della votazione. Significa entro il 4 settembre alle ore 12.

Centrodestra

Le candidature a sindaco vanno presentate tra meno di un mese. Nel centrodestra tutto tace. Per i suoi dirigenti sembra quasi che le elezioni debbano avvenire nel 2022. I candidati si sono ristretti: Ceccarelli ex sindaco di Bellaria sostenuto da Jacopo Morrone, Ravaglioli ingegnere con un passato da consigliere comunale sostenuto da parte della Lega riminese ed altre forze. E poi il Senatore Barboni che ha già rifiutato le richieste del nazionale di Forza Italia. Prima o poi decideranno.

Jacopo Morrone della Lega

Centrosinistra

Le iniziative della campagna elettorale si stanno organizzando dal 20 di agosto in poi. Nel frattempo le attività dell’amministrazione comunale sono oggettivamente anche un traino per la candidatura di Jamil Sadegholvaad.

Ho letto che al momento le liste a sostegno del candidato del centrosinistra sono 5. Pd, Coraggiosa, Verdi, Rimini Futura e il listone dei civici (il nome non è noto).

Mi ha sorpreso, al momento, l’assenza della lista di Italia Viva (Renzi) e Azione (Calenda). Queste due forze politiche sono state molte attive al tavolo della coalizione di centrosinistra nei mesi scorsi. Hanno fatto pesare il ruolo di due forze politiche nazionali. Ora, queste due stesse forze politiche rinunciano alla presentazione delle liste per unirsi nel listone dei civici. Lo ritengo un errore. Una forza politica nazionale, che ha ambizioni di ruoli importanti (giustamente) nello scenario nazionale come abbiamo visto in questi mesi, non può confondersi in un civismo locale. Vero che neanche a Bologna vi sarà la lista di Italia Viva (non so di Azione) ma in quel caso la situazione è completamente diversa. Isabella Conti ha deciso di fare una sua lista civica per raccogliere i voti di chi l’ha sostenuta alle primarie. Una nuova forza politica deve avere come ambizione e come dovere quello di confrontarsi con l’elettorato. A tutti i livelli.

Giorgia Bellucci – Italia Viva

5Stelle

E’ di venerdì l’elezione di Giuseppe Conte a leader del Movimento 5 Stelle. Sarà lui, molto probabilmente, che dovrà dire l’ultima parola sui 5 Stelle a Rimini. Allo stato attuale vi sarebbe un orientamento da parte dei parlamentari locali, Sarti e Croatti, a sostenere la candidatura di Gloria Lisi. Dal mio punto di vista una scelta abbastanza incomprensibile. Il Movimento 5Stelle ha sempre rifiutato un sostegno al centrosinistra se il candidato era in continuità con la giunta Gnassi. Atteggiamento coerente, dal loro punto di vista, essendo sempre stati all’opposizione del sindaco di Rimini. Più difficile spiegare il sostegno a Gloria Lisi che di Gnassi è stata la vicesindaca per 10 anni. Poco importa che Lisi abbia rotto con Gnassi e il centrosinistra. Forse vale il famoso detto “Il nemico del mio nemico è mio amico”. Si tratta di capire se anche Conte la pensa nello stesso modo. La portavoce dei 5 Stelle in consiglio regionale  Silvia Piccinini ha già detto che la pensa all’opposto.

Il senatore Croatti e la deputata Sarti dei 5 Stelle

 

Project Financing

Iniziamo con il dire di cosa si tratta. E’ una forma di finanziamento delle opere pubbliche o di pubblica utilità, fondata sull’utilizzo di risorse alternative a quelle statali e sul coinvolgimento di soggetti privati. Soluzione interessante per le amministrazioni comunali. Ebbene il Comune di Rimini aveva all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì scorso due di questi progetti. Il primo riguardava il rifacimento del Mercato Coperto, il secondo per la concessione del servizio di illuminazione pubblica per 25 anni. Due interventi importanti. Le delibere sono state ritirate per mancanza del parere dei Revisori dei Conti. Se ne riparlerà con il nuovo sindaco dopo le elezioni. Penso che il Comune abbia fatto bene a ritirare le due delibere al di là della mancanza di un parere.  E’ necessario un confronto oltre le istituzioni.

In particolare sul Mercato Coperto.

Spendo alcune considerazioni.

L’uso della finanza di progetto può essere uno strumento adeguato, ma dal mio punto di vista con alcune correzioni per superare alcuni criticità rispetto alla proposta presentata dal promotore.

  • La realizzazione del nuovo Mercato Coperto prevede la demolizione totale con contestuale spostamento provvisorio del mercato in altra area per il tempo necessario. Non è specificata l’area. Sarebbe ottimo se l’area fosse nelle vicinanza come, ad esempio, una parte del parcheggio Piazzale Gramsci.
  • L’organizzazione del nuovo mercato non deve penalizzare gli attuali esercenti dell’orto frutta e della pescheria in particolare. Stiamo parlando di una delle pescherie più importanti d’Italia. Snaturare la funzione pubblica del mercato sarebbe un errore gravissimo.
  • Non si comprende per quale ragione vengono previsti 1200 mq di uffici comunali al secondo piano quando si sta discutendo della sede unica degli uffici comunali all’area della stazione (o altro posto a seconda dei giorni). Uffici pagati al realizzatore per 2,5 milioni di euro
  • Quale sarà l’incremento dei canoni degli attuali concessionari? Nel quadro economico finanziario ci sono degli incrementi tra un minimo e un massimo molto importanti. In questo caso inevitabile che i canoni del nuovo mercato costerebbe di più agli esercenti con conseguente rincaro dei prodotti venduti.
  • Il Mercato coperto di Rimini è di forte interesse pubblico. Per quale ragione non si riprende la proposta del presidente Bonaccini che in campagna elettorale (gennaio 2020) aveva parlato di fondi europei disponibili per la riqualificazione del mercato? Lo strumento del project rimarrebbe e contemporaneamente il comune di Rimini potrebbe fare parte attiva della costruzione e gestione. Non solo, in questo modo si ridurrebbero i costi di costruzione del privato e di conseguenza i canoni da fare pagare agli esercenti.

In conclusione un progetto interessante e da portare avanti ma condividendolo con un confronto ampio con gli operati del Mercato Coperto e spiegato alla città.

Maurizio Melucci