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Un genere superato? Guardate al successo della Mondaino Young Orchestra


Una nuova Swing Era per Rimini


10 Settembre 2023 / Giuliano Bonizzato

Cosa c’è di più gioioso di una band dove si è tutti amici, ci si diverte, si scherza, si improvvisa, ci si capisce al volo senza necessità di un Direttore d’Orchestra? Beh, per noi, intristiti dalla pandemia, dalla crisi energetica, dall’aumento del costo della vita e dallo spettacolo quotidiano di una guerra assurda, quella musica avrebbe ora, ne sono certo, lo stesso effetto ‘terapeutico’ che ebbe negli USA dopo la crisi del ’29, negli anni ruggenti che segnarono la fine del proibizionismo e l’esplodere dei balli frenetici ispirati da un ritmo coinvolgente: lo swing!.

Un genere musicale nato in quegli anni, quando, a New York come a Kansas City, jazzisti come Duke Ellington e Count Basie, iniziarono a valorizzare la sezione ritmica, (chitarra pianoforte contrabbasso e batteria)  base di quelle ‘improvvisazioni’ di trombe, sassofoni, tromboni e clarinetti che trascina irresistibilmente il pubblico facendolo interagire con gli orchestrali.

E’ il ‘nostro’ jazz, quello che negli anni ’35-‘45 ebbe il suo decennio trionfale: la SWING ERA! Il jazz che, come diceva il nostro indimenticabile Vittorio Corcelli… ’fa muovere il piedino’, il jazz, insomma, che dà gioia a chi suona e a chi ascolta. E dunque confido, per la prossima stagione, nel ritorno, assieme a una rinnovata gioia di vivere…. di una altra Swing Era.

Quella del nostro ‘Festival del jazz tradizionale Dixieland e swing’. Il Festival che grazie al contributo pubblico e privato e all’entusiasmo dell’Associazione Amici del Jazz, ospitò per dieci indimenticabili anni (2001-2010) in Piazzale Fellini, dinanzi a migliaia di spettatori entusiasti, le più prestigiose Band del mondo.

Rimini, la New Orleans d’Europa. Ci chiamavano così… ed era davvero un bel biglietto da visita.
Immagino a questo punto che molti di voi scuoteranno la testa. – Caro Gibo la tua passione per questo genere musicale ti impedisce di riconoscere che la musica che ami è ormai un genere superato. Siete rimasti in pochi…E le nuove generazioni hanno gusti ben diversi…

A questo punto lasciate che vi racconti una storia.
In piena estate tre giovanissimi allievi della Scuola di Musica del Corpo bandistico di Mondaino, si fermarono ad ascoltare, in piazzale Fellini, una delle tante band musicali europee di Jazz Tradizionale che si esibivano al nostro Festival. Ne rimasero folgorati, ne parlarono entusiasti col loro Maestro, il polistrumentista Michele Chiaretti (quasi un ragazzo, anche lui!), lo contagiarono al punto di spingerlo verso quel mitico Palco a due passi dal mare e… ecco nascere nel 2011 la Mondaino Young Orchestra: M.Y.O. la Jazz Band più giovane d’Europa, che conta sino a 40 elementi e una età media di 17 anni. Iniziò la sua folgorante ascesa vincendo all’Umbria Jazz su 156 gruppi e sbaragliando nel 2013 i complessi giovanili di 19 paesi al 15° festival Mondiale di Sanremo.

Da allora i successi nei teatri e nei concorsi si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Tra i tanti riconoscimenti e nel solo 2018 la vittoria al Concorso nazionale Giovani e il Premio Riz Ortolani.
Mando da queste colonne un saluto particolare al caro, geniale amico che l’ha plasmata e diretta nel corso di questi ultimi fantastici dodici anni.
A presto Michele… Su quel palco a due passi dal mare!

Giuliano Bonizzato

(nell’immagine in apertura: Cyd Charisse e Fred Astaire)

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