HomePoliticaUnione Donne Sammarinesi: l’Arabia Saudita viola i diritti umani, sbagliati i finanziamenti

"San Marino accetta soldi da uno Stato che cerca di ripulire la propria immagine"


Unione Donne Sammarinesi: l’Arabia Saudita viola i diritti umani, sbagliati i finanziamenti


5 Gennaio 2024 / Redazione

L’Unione Donne Sammarinesi interviene criticando i finanziamenti che arriveranno da parte dell’Arabia Saudita: “Senza entrare nel merito della bontà dei progetti, riteniamo non si siano valutate le conseguenze di questa scelta che espone il Paese ad una teocrazia in cui vengono sistematicamente violati i diritti umani.

L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta in cui la legge religiosa, in una declinazione particolarmente ristretta e retriva, è legge dello Stato. Nel codice penale saudita troviamo la pena di morte per apostasia (la conversione dall’islam ad un’altra religione) e per le adultere. L’ultimo rapporto di Amnesty International ci dice che nel 2022 vi sono state esecuzioni di massa che hanno riguardato anche chi è stato ritenuto colpevole di “partecipazione e incitamento alla partecipazione a sit-in di protesta”.

È recente per le donne la conquista della possibilità di avere la patente e di guidare l’automobile, ma sono ancora in carcere le attiviste che si sono battute per questa possibilità in un Paese in cui vige la segregazione di genere e le donne sono sottoposte ad un tutore maschile a cui chiedere il permesso per lavorare, sposarsi o viaggiare. Donne la cui parola nei tribunali vale la metà di quella di un uomo e questo rende oltremodo difficile perseguire i reati di violenza sulle donne; lo stupro del marito verso la moglie non è neppure contemplato tra i possibili reati.

Questi finanziamenti arrivano perché, su ammissione dello stesso governo, l’Arabia Saudita cerca di farsi una immagine internazionale positiva, vuole accreditarsi come luogo di eventi centrali per lo sport e il commercio, cerca di normalizzare un’immagine che la lega all’estremismo islamico e al finanziamento di moschee frequentate da attentatori (come in Belgio e Francia).

Forse la contropartita non sarà la nascita di un centro religioso integralista, ma l’appoggio nelle sedi internazionali su votazioni che riguardano l’Arabia Saudita e la quiescenza verso la sua quotidiana violazione dei diritti umani. È in gioco la credibilità internazionale di San Marino, disposto a giocarsela per un finanziamento a tasso agevolato.”